Ragusa capitale dell’azzardo, 1.550 euro pro capite La provincia di Enna è la più virtuosa in tutta Italia

È Ragusa il capoluogo dell’azzardo in Sicilia. Ogni abitante della città iblea ha speso 1.551 euro giocando nei circuiti legali. Una cifra quasi raddoppiata rispetto a quella (874 euro) che già lo scorso anno le aveva fatto conquistare il triste primato. Nel comune di 73.638 abitanti con uno dei redditi più bassi tra i capoluoghi (16.368,19 euro), nel corso del 2017, sono stati bruciati 114,29 milioni di euro nell’azzardo. La predilezione dei ragusani, stando ai dati dell’Agenzia dei monopoli e delle dogane (Aams) elaborati sulla piattaforma interattiva L’Italia delle slot realizzata dal visual lab del gruppo Gedi (già L’Espresso), è andata soprattutto alle vlt (le videolottery installate in locali dedicati che accettano anche banconote) dove sono finiti 49,8 milioni. 

Per un centinaio di euro in meno, la città di Siracusa si attesta al secondo posto della classifica regionale. Ognuno dei 121.605 abitanti (con un reddito pro-capite pari a 18.419,96 euro) ha sperperato in azzardo legale 1.455 euro per un totale di 176,96 milioni. Anche per i siracusani il settore più scelto è quello delle videolottery che hanno inghiottito 52,91 milioni. Nel capoluogo aretuseo la cifra che ogni cittadino ha sborsato per l’azzardo è più che raddoppiata rispetto all’anno precedente (654 euro).

Nel capoluogo etneo ogni cittadino ha speso 1.411 euro che fanno raggiungere alla città dell’elefante un totale complessivo di 439,94 milioni. Di questi, quasi 119 milioni sono stati inghiottiti da vlt, oltre 85 milioni da awp (videolottery dette new slot che accettano solo monete e possono essere installate anche in bar e tabaccherie), poco meno di 80 milioni nel lotto e quasi 60 milioni al bingo. Circa 200 euro in meno rispetto ai catanesi hanno speso i cittadini di Caltanissetta: i 62.317 abitanti (con un reddito pro-capite pari a 17.229,82 euro) hanno sborsato 1.237 euro a testa per un totale di 77,10 milioni. Oltre 26 milioni sono stati fagocitati dalle vlt, altri 16 milioni dalle awp e poco meno di 10 milioni sono finiti in lotterie istantanee (i cosiddetti Gratta e Vinci) e nel gioco del lotto.

I palermitani hanno versato nelle casse dell’azzardo 758,15 milioni, la cifra più alta in termini assoluti come è logico essendo la città più popolosa, ma guardando al dato pro capite, ciascuno degli abitanti ha speso 1.134 euro. La fetta più consistente del denaro è stata divisa tra awp (147,63 milioni), vlt (138,35) e lotto (122,37). Significative anche le spese per bingo e scommesse a quota fissa (cioè quelle riferite a eventi sportivi con la vincita già nota che dipende dalla quota fissata dai bookmakers). L’azzardo è costato 1.067 euro a ognuno dei residenti nel comune di Trapani. Una popolazione di 67.923 abitanti (con un reddito pro-capite pari a 16.476,45 euro) che ha dissipato un totale di 72,51 milioni specie in vlt (21,82 milioni) e awp (16,51 milioni).

Più parsimoniosi nell’azzardo – almeno in quello legale – sono stati i cittadini di Messina con una spesa di 1.047 euro pro capite e una cifra complessiva di 245,38 milioni di euro. Qui i 234.293 abitanti (con un reddito di 19.460,13 euro) si sono divisi in modo più o meno equo tra diverse categorie di giochi: poco più di 52 milioni in vlt, 49 milioni al lotto, più di 48 milioni in awp e poi 32 milioni in Gratta e Vinci e 28 milioni al bingo, il gioco che si effettua solo in sale dedicate che è basato sull’estrazione di numeri molto simile alla tradizionale tombola. Gli agrigentini si sono fermati sotto la soglia dei mille euro. Per la precisione, sono 994 gli euro spesi da ogni cittadino di Agrigento (città con 59.329 abitanti con un reddito pari a 18.119,28 euro) per un totale di 59 milioni divisi in slot machine di nuova generazione, lotto e Gratta e Vinci

Il capoluogo siciliano più virtuoso è Enna. I 27.243 ennesi (con un reddito di 17.767,42 euro) hanno speso solo 586 euro nel 2017 per un totale di 15,98 milioni. Di questi circa la metà è finita in awp, poi circa tre milioni sia in lotto che in lotterie istantanee. La provincia di Enna, con una spesa di appena 548 euro pro capite, inoltre è risultata la più virtuosa d’Italia nella classifica nazionale che ha visto il primato del territorio di Prato (in Toscana) dove, nel corso del 2017, si è giocata la cifra record di 2.948 euro. 

Nella mappatura a livello provinciale, nel podio siciliano dei virtuosi ci sono anche Agrigento e Trapani dove i cittadini hanno speso a testa una cifra che non supera gli 800 euro (rispettivamente, 706 e 792 euro). Un po’ più alta la somma azzardata da ognuno dei cittadini del Nisseno (872 euro), del Catanese (890 euro), del Palermitano (930 euro) e del Siracusano (985 euro). Fanalini di coda regionali sono le province di Ragusa e Messina dove ogni abitante ha versato nell’azzardo legale rispettivamente 1.007 e 1.026 euro.


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