È conto alla rovescia per l’appuntamento con la prima tappa nazionale del Premio Strega che si terrà sabato 20 aprile alle 11,30 nell’auditorium De Carlo del DISUM, all’ex Monastero dei Benedettini a Catania. All’iniziativa gratuita organizzata dal Catania Book Festival, sostenuta dall’Università di Catania, dalla Regione Siciliana e dalla società di consulenza Balena Bianca, parteciperanno […]
Tutto pronto per la prima tappa nazionale del Premio Strega a Catania. «Grande responsabilità»
È conto alla rovescia per l’appuntamento con la prima tappa nazionale del Premio Strega che si terrà sabato 20 aprile alle 11,30 nell’auditorium De Carlo del DISUM, all’ex Monastero dei Benedettini a Catania. All’iniziativa gratuita organizzata dal Catania Book Festival, sostenuta dall’Università di Catania, dalla Regione Siciliana e dalla società di consulenza Balena Bianca, parteciperanno i dodici autori semifinalisti del Premio Strega.
A presentare la prima tappa del tour che nei giorni seguenti toccherà altre città italiane, anche quest’anno saranno due autori catanesi giovani ma già stimati dal pubblico e dalla critica: Mattia Insolia e Lorena Spampinato. «Abbiamo già registrato il sold out dei posti a sedere e si respira aria di grande attesa. Con lo staff non ci siamo mai fermati in questi giorni per organizzare l’evento che immaginiamo come una festa per le storie, per la lettura e per la cultura in generale», dice l’ideatore e direttore del festival, Simone Dei Pieri.
«Portare a Catania per la seconda volta in dodici mesi il più autorevole premio letterario italiano, che racconta le tendenze e i gusti dei lettori e delle lettrici, è per noi una grande responsabilità. Aprire il tour che toccherà poi tutta l’Italia è chiaramente un motivo di orgoglio, e siamo felici di aver creato questa opportunità per amanti dei libri e della lettura. L’Università di Catania e la Fondazione Federico II – Regione Siciliana stanno sostenendo questo appuntamento che riporta la Sicilia al centro del panorama culturale nazionale ed europeo. La Sicilia ha la possibilità di tornare ad essere, come spesso è avvenuto nel corso della storia, – conclude Dei Pieri- un avamposto verso nuove culture e un porto per le storie che si incontrano. Credo che Catania possa a tutti gli effetti essere al centro di questo percorso virtuoso».