Tutto pronto per la votazione, stasera, del nuovo Piano regolatore generale. Anzi no: poche ore fa l'assemblea cittadina ha ricevuto una comunicazione dall'assessorato regionale Territorio e Ambiente, che di fatto rinvia l'approvazione del nuovo strumento urbanistico - che manca da oltre quarant'anni - alle decisioni della nuova giunta, che verrà eletta a giugno. A mancare è un adempimento burocratico relativo a delle consultazioni, obbligatorie, che la Regione avrebbe dovuto effettuare dopo il rilascio della Valutazione ambientale strategica
Prg, niente voto in Consiglio comunale C’è la Vas, ma mancano le consultazioni
«Ad oggi risulta che il servizio 1 Via – Vas non ha avviato la procedura di consultazione di cui all’art. 14 del D.Lgs 152/2006». Poche parole e qualche riferimento di legge, per dire che il voto sul nuovo Piano regolatore, questa sera, non sarà più nell’ordine del giorno del Consiglio comunale. E a mettere la parola fine sull’adozione del nuovo strumento urbanistico è proprio una nota tecnica dell’assessorato regionale del Territorio e Ambiente, chi rimanda a una inadempienza di un altro ufficio della Regione Sicilia. La responsabilità di adottarne uno nuovo, in sostituzione di quello ormai storico redatto dall’architetto Luigi Piccinato, approvato nel 1968 e scaduto dal 1992, passerà quindi alla prossima giunta e Consiglio comunale, da eleggere dopo le consultazioni di giorno 8 giugno. Del resto, «il decreto di convocazione dei comizi elettorali deve essere convocato entro il 15 aprile» è scritto su un’altra nota, questa volta dell’avvocatura comunale, che chiarisce come in periodo di elezioni a palazzo degli elefanti non si possa assumere nessuna decisione che non sia di «ordinaria amministrazione».
«La richiesta di chiarimento alla Regione è stata fatta dal presidente in nome dell’intero Consiglio comunale, non ci sono bandiere» commenta l’episodio Saro D’Agata, capogruppo del Pd e strenuo oppositore della giunta di Raffaele Stancanelli. Che, da capogruppo del suo partito, precisa solo che «la decisione di mettere comunque all’Ordine del giorno la votazione è stata fatta perché si è ritenuto a maggioranza che la procedura di definizione del Prg fosse ormai completa». Preso atto della nota dell’avvocatura sull’inizio dei comizi elettorali, i tempi in aula per l’approvazione del Piano, del resto, sembravano comunque essere non sufficienti: ultimo di dodici punti nella seduta odirna, la votazione si sarebbe prestata alla consueta prassi dei rinvii per mancanza di numero legale che hanno caratterizzato l’ultima parte di questa consiliatura.
«Stasera noi saremo comunque in Consiglio, anche senza il voto sul Prg, per denunciare la presa di decisioni importanti per la città senza una linea di sviluppo della città che coinvolga i cittadini» annuncia Sara Giorlando, animatriche del Teatro degli elefanti gruppo Facebook che raccoglie la partecipazione alle sedute dell’assemblea cittadina di varie realtà dell’attivismo cittadino, dal Forum per l’Acqua fino ad esponenti di alcuni partiti politici. E questa sera, in Consiglio, dovrebbe essere presente anche una delegazione del M5s.
[Foto di Il Tatro degli elefanti]