La manifestazione ha preso ufficialmente il via con dieci giorni di confronto, convegni e spettacoli. Il tema di quest'anno è "Spazi pubblici – Spazi di Rivolta" e per la prima volta l'iniziativa vedrà assieme il Teatro Massimo e il Teatro Biondo. Per Orlando l'impegno deve essere quello «di garantire in questi luoghi una reale libertà»
Tutto pronto per il Pride 2015 Sindaco: «Omofobi oggi una minoranza»
Si preannuncia ricca di collaborazioni la sesta edizione del Pride. Alle venti associazioni che fanno parte del coordinamento del Palermo Pride, infatti, se ne aggiungono altre che ogni anno propongono eventi di diverso genere. Il teatro Biondo e il teatro Massimo, inoltre, ospiteranno in sinergia alcuni spettacoli. Si comincia lunedì 22 giugno, quando sulla scalinata del Teatro Massimo verrà ricordato il testimonial del Pride Nino Gennaro, come spiega Luigi Carollo, il vice presidente del coordinamento Palermo Pride, durante la conferenza stampa per la presentazione ufficiale della manifestazione. «Ci sarà un reading – dice Carollo – che vede l’esterno del teatro come scena, nell’idea di confermare il tema di quest’anno, Spazi pubblici – Spazi di rivolta, un tema che racconta il Pride stesso. Una maniera per rispettare il teatro di strada di Nino, onorando la sua memoria in teatro ma in un modo originale e conforme alla persona speciale che è stata».
Nino Gennaro è stato un intellettuale e un poeta la cui omosessualità è stata sempre un elemento fondamentale del suo attivismo politico e culturale e quest’anno si celebra il ventennale della sua scomparsa. «Al teatro Biondo sarà inaugurata il 25 giugno una vera e propria wunderkammer dedicata a Gennaro e ideata da Giuseppe Marsala – racconta Roberto Alajmo –. Sarà la cornice degli spettacoli a Nino dedicati. Aggiungiamo questo tassello con sentimento, in un ricordo che è un risarcimento morale».
Nel ricordo i moti di Stonewall del 1969, la parata del 27 giugno è il momento culminante e fondamentale. «Rappresenta la serenità dei rapporti che abbiamo con le istituzioni cittadine e regionali con le quali quel giorno ci uniamo nella richiesta formale del riconoscimento dell’omofobia come aggravante – continua Luigi Carollo –. Condensiamo le vertenze di tutti in un momento di unione e condivisione. Diritti civili, diritti privati e diritti umani che devono confluire nella garanzia di una tutela verso ogni libertà di espressione e devono agire contro ogni discriminazione».
All’indomani dell’approvazione da parte dell’Assemblea regionale siciliana della legge contro la discriminazione sessuale nei luoghi di lavoro, alla conferenza interviene Nelli Scilabra: «A nome del Governo regionale sono fiera di annunciare che questo lunedì definiremo il patrocinio ufficiale al Palermo Pride, nell’orgoglio di essere una delle poche regioni ad avere un registro per le unioni civili per tutti i sessi e nell’intenzione di creare dei luoghi fissi nei quali la libertà di espressione possa essere manifestata tutto l’anno».
A patrocinare il Pride anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che ricorda nel suo intervento Nicola D’Ippolito, scomparso lo scorso mese durante una fiaccolata ai piedi di palazzo delle Aquile. «Nicola è morto manifestando per i suoi diritti, nella consegna di una petizione che io stesso ho fatto pervenire al presidente della Repubblica. Inserisco questo ricordo nell’immagine di una città che oggi vede gli omofobi come minoranza. Lo spazio di rivolta è un tema straordinario ma l’impegno deve essere quello di garantire in questi spazi una reale libertà». Una libertà incoraggiata anche dalla madrina del Palermo Pride 2015, Massimo Milani. «Come Nino Gennaro faccio parte dei favolosi ragazzi dell’80, anno di fondazione del primo Arcigay d’Italia a Palermo. Abbiamo imparato a vivere liberamente e fuori dalle gabbie che ci costringono, siamo felici. Ai giovani va lanciato questo messaggio».
Per il terzo anno consecutivo il Pride viene presentato al teatro Massimo. «Mi sembra un bel segno forte. – racconta Francesco Giambrone a MeridioNews – Il teatro dialoga con la città e si apre ai momenti importanti per la cittadinanza. Qui si parla di diritti e valori, temi su cui va tenuta alta l’attenzione ed è giusto che in teatro si affrontino questi argomenti, visto che è divenuto uno dei massimi luoghi di aggregazione culturale». Al teatro Massimo si fermerà il grande corteo del 27 giugno, che partirà alle 15 da piazza Marina e che è promosso attraverso significative immagini di luoghi simbolo di Palermo: lo Zen, piazza Magione e i Cantieri culturali alla Zisa.