Il presidente del Consiglio, stamani, è tornato su quello che definisce «un derby ideologico» dicendosi favorevole. Anche se il primo pensiero deve rimanere viabilità esistente: «Primum vivere deide philosophari». Di recente, l'assessore regionale Giovanni Pistorio ha parlato dei programmi del governo Crocetta
Ponte Stretto, Renzi: «Sì a costi e tempi certi» Ma per il premier le priorità restano le strade
Il ponte sullo Stretto verrà fatto, ma le priorità sono altre. A dichiararlo, stamattina, è stato il premier Matteo Renzi, intervenendo a Rai Isoradio. Il presidente del Consiglio ha specificato che l’infrastruttura sorgerà «sicuramente ma con costi e tempi certi». Renzi ha aggiunto, infatti, che l’agenda del governo deve dare la precedenza ad altri interventi: «Iniziamo a mettere a posto le strade di Sicilia, perché se non riusciamo a unire Catania con Messina e Palermo di che cosa parliamo?». Una battuta, poi, sul dibattito che negli anni si è sviluppato attorno alla questione, dividendo favorevoli e contrari. Per il premier la discussione si è trasformata in un «derby ideologico», da cui Renzi preferisce tenersi lontano: «In prospettiva non ho niente contro il ponte sullo Stretto. L’importante è capire i costi e i tempi e soprattutto e dovrà riguardare anche i treni perché in Italia abbiamo la struttura di alta velocità migliore al mondo». Alla radio, Renzi si è congedato con una citazione: «Bisogna mettere a posto le strade, perché primum vivere deinde philosophari».
A tal proposito, nelle scorse settimane, l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Giovanni Pistorio, si è espresso sui programmi che la Regione ha intenzione di seguire nell’ottica di migliorare la viabilità siciliana. Pistorio, che non ha mai negato il suo parere favorevole nei confronti del ponte, ha ammesso che «la Sicilia ha un deficit strutturale drammatico» determinato negli anni dall’aver fatto affidamento ai fondi europei, come uniche risorse a cui attingere. Dimenticandosi di fatto delle dotazioni ordinarie che grandi enti di spesa, come Ferrovie e Anas, possiedono.
Andando nel dettaglio, Pistorio ha ricordato l’investimento da 800 milioni, che la società che gestisce l’autostrada Palermo-Catania farà nei prossimi quattro anni per ristrutturare l’A19. Ma a beneficiare di speciali interventi dovrebbero essere anche le arterie gestite dal Consorzio autostrade siciliane (Cas): «Ci prenderemo cura anche della Messina-Palermo e della Catania-Messina, dove la manutenzione raddoppierà», ha dichiarato l’assessore.
Progetti più a lungo termine sono invece quelli riguardanti la realizzazione dell’autostrada Siracusa-Gela: «Ci stiamo lavorando, ma vanno trovate le risorse. Serve un miliardo di euro per arrivare fino a Ragusa – ha commentato Pistorio -. E ancora di più, quasi due, per arrivare fino a Gela. Per adesso, stiamo arrivando fino a Scicli». Nei piani della Regione, infine, anche la realizzazione della cosiddetta trasversale Nord-Sud, che dovrebbe collegare il Comune di Santo Stefano di Camastra, in provincia di Messina, alla stessa Gela.