«Sappiamo fare solo discariche mentre per la differenziata in questi anni non si è fatto nulla. A Bellolampo si pensa all’apertura di una settima vasca ma, in assenza di impianti di compostaggio, tutta la differenziata finisce lì». A Palermo per inaugurare il comitato elettorale di via Libertà, il presidente del Senato e leader di Liberi e Uguali Pietro Grasso mette nel mirino la crisi idrica della Sicilia occidentale e quella dei rifiuti che attanaglia l’intera regione e che vede proprio nell’impianto del capoluogo uno dei suoi fronti caldi.
«Sono stati creati 26 Ato – attacca Grasso – che hanno prodotto solo poltrone e non hanno affrontato i problemi. Si continua a parlare di inceneritori e termovalorizzatori, dannosi per l’ambiente. Per questo diciamo no a discariche, inceneritori e termovalorizzatori». Sulle alternative, però, il presidente del Senato non si sbilancia, ma indica come nodo focale «l’aumento della differenziata».
Inevitabile allargare lo sguardo all’Isola. «In Sicilia la situazione è drammatica, è stata dichiarata un’emergenza della crisi idrica e dei rifiuti. Non è la prima volta che succede: ho vissuto momenti simili quando ero qui come magistrato e anche in passato c’è stato un commissariamento, un’emergenza dichiarata dal governo nazionale che non ha prodotto alcun frutto. Sono passati vent’anni e siamo ancora al punto di partenza. Leu è una proposta nuova e intende risolvere i problemi dell’acqua e dei rifiuti, che sono ancestrali e devono arrivare a una svolta».
Una riflessione a 360 gradi che non può prescindere dallo stato delle infrastrutture e dei trasporti nell’Isola, fanalino di coda nel Paese. «Noi non vogliamo il ponte sullo Stretto di Messina, che ce ne facciamo di un ponte che congiunge due deserti? Serve solo a qualche multinazionale – accusa il presidente del Senato -, a qualche politico per guadare consensi, a un’impresa che magari si è già accaparrata i terreni. Noi diciamo ‘no’ al ponte, perché ci sono troppe cose da fare. È mai possibile che tra Trapani e Siracusa il tragitto via treno duri dodici ore? È mai possibile che tra Catania e Palermo un treno impieghi tre ore, tre ore e mezza?».
All’inaugurazione hanno partecipato diversi candidati di Leu, a partire da quattro ex consiglieri comunali di Palermo. Federica Aluzzo (fino a un anno e mezzo fa in orbita orlandiana) e l’ex Idv Filippo Occhipinti, entrambi non eletti alle ultime amministrative tra le fila di Sinistra Comune, ora ci riprovano al collegio plurinominale 1 (Palermo) per la Camera. Punta a Montecitorio anche Antonella Monastra (collegio uninominale Palermo Libertà), altra ex inquilina di Sala delle Lapidi. Per il Senato invece ecco il nome di Nadia Spallitta (collegio uninominale Palermo-Bagheria), ex vicepresidente del Consiglio comunale e candidata sindaco per i Verdi alle amministrative di giugno. Presente anche il deputato uscente Erasmo Palazzotto (una carta che Leu si sta giocando su tutti i fronti).
«Inauguro questo comitato elettorale in una terra che mi ha visto variamente impegnato, prima da studente, poi da magistrato, poi da presidente del Senato e ora da candidato leader di Leu – conclude Grasso – Siamo un progetto politico che vuole diminuire le diseguaglianze sociali, che riguardano in particolare il lavoro e gli interventi strutturali. Siamo qui per ascoltare le esigenze dei cittadini».
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