Il voto poco prima delle 16 in direzione nazionale del Partito democratico. Il deputato Alberto Losacco avrà il compito arduo di riportare la pace in casa dem, ma già dalle prime battute è chiaro che troverà le barricate al suo arrivo
Pd, il pugliese Losacco nuovo commissario regionale I renziani: «Sicilia laboratorio dell’alleanza col M5s»
È Alberto Losacco il nuovo commissario del Partito Democratico siciliano, nominato da Nicola Zingaretti. Il voto, in direzione nazionale del partito, è arrivato poco prima delle 16, ma già dalla tarda mattinata i renziani hanno annunciato guerra sulla vicenda.
Classe 1970, pugliese, avvocato e deputato alla Camera, Losacco è un fedelissimo di Dario Franceschini, chiamato già nel 2006 a capo della segreteria dall’allora presidente del gruppo parlamentare. Una carriera politica al fianco del leader di AreaDem, fino all’elezione nella segreteria nazionale del partito. E adesso l’incarico, per nulla semplice, di riportare sulla rotta dell’unità un partito che in Sicilia appare ogni giorno sempre più disgregato al suo interno, dopo le primarie al vetriolo, il ritiro di Teresa Piccione e la defenestrazione di Davide Faraone dal vertice dell’organizzazione politica nell’Isola.
Immediata, appunto, la reazione dei renziani, secondo cui «la Sicilia si prepara ad essere il primo laboratorio politico dell’alleanza tra Pd e 5 stelle, come aveva detto Davide Faraone immediatamente dopo la sua epurazione. Poco fa Zingaretti ha nominato il nuovo commissario del Pd Sicilia, è Alberto Losacco, parlamentare, uomo di Franceschini. Intervistato due giorni fa su un quotidiano online disse: “Creare muri insormontabili tra noi e i 5 Stelle in questa fase non mi sembra una scelta politica lungimirante. Ad esempio guardo con grande attenzione, lo diceva anche Franceschini, a personalità come Conte e Fico”».
«Una scelta grave che non condividiamo – incalzano i renziani siciliani – e alla quale ci opporremo a partire dalla nostra raccolta firme #senzadinoi sul sito senzadinoi.it . Siamo arrivati in meno di 24 ore a quasi quattromila firme, il nostro obiettivo è raccogliere 100mila firme».