Nel 2013 i tesserati dem nel Comune etneo erano 500. Sono scesi a 150 nel 2014, salvo poi diventare all'improvviso 380 nel 2016. Un numero sospetto, secondo il segretario comunale Filippo Sambataro, che ha compilato una relazione sulle richieste di pacchetti di voti provenienti dal Paternese
Paternò, moltiplicazione sospetta di tessere Pd «Abbiamo chiesto l’intervento della segreteria»
Scoppia a Paternò, dopo una situazione simile a Bronte, lo strano caso del numero delle tessere Pd moltiplicate in meno di un anno. Nel Comune etneo nel 2013 i tesserati sono 500, nel 2014 sono solo 150 e nel 2016 le tessere, invece, sono 380. Il caso legato alla sottoscrizione di tessere del Partito democratico è all’attenzione dei «garanti del partito». Il sospetto che serpeggia è quello di qualche irregolarità. «Ho segnalato personalmente le richieste anomale di pacchetti di tessere provenienti da Paternò – spiega il segretario comunale dem Filippo Sambataro – Ho inviato una attenta relazione agli organi provinciali e regionali».
«A Paternò – continua Sambataro – ci siamo attenuti alle regole dettate da Palermo, con giornate stabilite e pubbliche alle quali erano presenti anche il responsabile provinciale dell’organizzazione Francesco Laudani e il deputato Giovanni Burtone». La questione, però, del duplicarsi delle tessere, però, ha attirato molte attenzioni. Tra le quali quelle del segretario provinciale del Catanese Enzo Napoli: «Nei pochi casi in cui abbiamo avuto sentore di un consistente aumento delle richieste di iscrizioni, come Bronte e Paternò, abbiamo provveduto a inviare alcuni componenti della segreteria provinciale», sostiene.
L’obiettivo sarebbe quello di garantire la possibilità di iscriversi ai cittadini che ne faccessero davvero richiesta, nel massimo della trasparenza. «In tutti gli altri casi non è stato segnalato alcun problema. Anzi, in occasione delle giornate di mobilitazione del 5 e 6 dicembre molti circoli hanno organizzato banchetti in piazza», spiega Napoli. In realtà anche a Paternò c’è stata una adesione al Partito democratico di ex lombardiani di Articolo 4, il cui massimo rappresentante è il deputato regionale Luca Sammartino. Che è lo stesso soggetto politico a cui fa riferimento il sindaco di Paternò Mauro Mangano. Motivo per il quale, sussurrano in molti, tra i democratici cittadini sarebbe in corso una vera e propria spaccatura.