Partecipate, rimossi tutti i Consigli d’amministrazione Pogliese li azzera e partono i rumors per i successori

Saltano tutti, nessuno escluso. Via i consigli di amministrazione di Multiservizi, Amt, Sidra, Sostare e Asec. È il nuovo corso del sindaco Salvo Pogliese che adesso rimuove dai principali posti di sottogoverno gli uomini e le donne che erano stati messi lì dal suo predecessore Enzo Bianco. La scure del rinnovamento cala sulle società al cento per cento partecipate dal Comune di Catania, quindi resta esclusa l’Asec trade, che invece è partecipata di Asec. In altri termini: sarà il nuovo consiglio di amministrazione della seconda a decidere la decadenza dei componenti del cda della prima. A saltare sono, quindi, il democratico Giovanni Giacalone, i sammartiniani Puccio La Rosa e Alessandro Corradi, Luca Blasi (vicino alla ex Sicilia futura, oggi Catania in azione) e Francesco Bizzini, uomo di Bianco, che aveva sostituito l’avvocata Francesca Garigliano nell’azienda del gas. Questo per quanto riguarda i presidenti. A cui devono aggiungersi anche i consiglieri di amministrazione.

Quasi tutte le nomine erano state fatte più o meno contemporaneamente a settembre 2016, quando l’ex primo cittadino aveva aggiornato le governance delle società comunali. Scelte «trasversali», anche troppo, come erano state definite da più parti, e che avevano sancito di fatto la pace tra l’area dem di Luca Sammartino e Valeria Sudano e quella liberal di vocazione bianchiana. Ora Pogliese mischia le carte e già cominciano le voci di corridoio. I due nomi al momento più quotati sono Giacomo Bellavia, riemerso dalle ombre dopo cinque anni e adesso in quota Diventerà bellissima, che potrebbe ambire alla Sostare; e Fabio Rallo, che con 654 preferenze ha mancato per cento voti l’elezione al Consiglio comunale con la lista di Fratelli d’Italia. Il suo partito guarderebbe con favore alla Sidra.

I documenti ufficiali sulla decadenza alle 13 di oggi non sono ancora stati pubblicati sul sito internet del Comune. Ma il caricamento dei file dovrebbe avvenire a breve e chiarire, inoltre, le motivazioni con le quali il primo cittadino ha disposto la decadenza dei vari cda e stabilito la convocazione delle assemblee dei soci per la nomina dei nuovi componenti. Trattandosi di società partecipate al cento per cento dal municipio, sarà il sindaco a scegliere. Al fine, si legge nel comunicato stampa con il quale viene comunicata la decisione, «di garantire anche da parte delle società in house l’attuazione degli indirizzi politico-amministrativi della nuova amministrazione». Per dirla semplicemente: Pogliese ha bisogno di uomini di fiducia. 

«Ciò anche alla luce della circostanza che le precedenti nomine erano state effettuate intuitu personae, cioè senza alcuna selezione». Una frase che potrebbe lasciare intendere il possibile ricorso a un metodo comparativo per la selezione della nuova governance: ipotesi, al momento, smentita da tutti. Quella formula potrebbe essere servita solo per rendere più chiari i motivi della rimozione.


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