Pachino, all’hard discount i pomodorini dal Camerun «Non c’è futuro senza promozione dei nostri prodotti»

La storia sembra essere sempre la stessa. I prodotti locali restano nelle piante a marcire, mentre sui banconi dei supermercati trovano spazio quelli importati da Paesi che consentono alla grande distribuzione prezzi pressoché insuperabili. Al ribasso, chiaramente. La vicenda dei pomodori provenienti dal Camerun ed esposti in un hard discount di Pachino, raccontata questa mattina dal quotidiano La Sicilia, ha riportato l’attenzione sullo stato dell’agricoltura in Sicilia. A destare clamore è stato soprattutto il fatto che tutto sia avvenuto in una terra famosa proprio per le coltivazioni dei pomodori. «È una assurdità che accada tutto ciò – commenta Salvatore Chiaramida del Consorzio pomodorino di Pachino -. Parliamo di un periodo dell’anno in cui la produzione locale è nel pieno delle attività e non ci sarebbe bisogno di rivolgersi altrove per acquistare la merce». Nel mirino ci sono i prezzi proposti al cliente: «Il discount è noto da queste parti per riuscire a proporre ai consumatori prodotti ortofrutticolo a 88 centesimi al chilo – continua Chiaramida -. È chiaro che si tratta di politiche dei prezzi che non tengono conto della realtà siciliana». Nell’Isola, infatti, gli agricoltori si trovano spesso a vendere prodotti a prezzi inferiori ai costi affrontati per portare avanti la coltivazione. «A nostro avviso bisognerebbe prendere esempio da ciò che si fa in altri Paesi come la Francia, dove ci sono quote del mercato riservato a prodotti Dop e Igp del posto», conclude Chiaramida.

Dell’importanza di valorizzare al meglio ciò che viene prodotto in Sicilia è convinto anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera, che a MeridioNews spiega: «La volontà del governo regionale è quella di incentivare il consumo degli ortaggi e della frutta siciliana e per questo bisogna puntare sul marchio Qualità Sicura – Sicilia (Qss), che esiste da tempo ma che finora non è stato mai applicato. Per riuscirci bisogna prima definire nel dettaglio i disciplinari di produzione da rispettare per potersi fregiare del simbolo, ed è in questa direzione – conclude l’assessore – che stiamo lavorando». Fa invece appello al potenziamento dei controlli il sindaco di Pachino Roberto Bruno. «In questo caso parliamo di un prodotto che viene presentato di origine extracomunitaria, ma capitano spesso altri in cui è forte il sospetto secondo cui merci provenienti da paesi che non fanno parte dell’Unione europea finiscano nei banchi dei supermercati come prodotti comunitari».

«Nessuno produce per non vendere e quello che sta succedendo si ripropone ciclicamente a causa di una serie di fattori: l’aumento di produzione in Italia, l’aumento delle importazioni, i costi di produzione». È questo il commento di Coldiretti Sicilia. L’associazione che raggruppa i coltivatori isolani sottolinea che da anni va avanti la denuncia «dell’aumento di arrivi dalla Cina e dall’Africa, che dimostra come gli accordi internazionali come il Ceta provocheranno danni enormi e non solo al pomodoro». Anche per Coldiretti la soluzione va da un approccio più consapevole all’acquisto: «Solo una rivoluzione culturale può contribuire a spostare l’asse. Alla vendita diretta, che va incentivata perché è la vera garanzia del consumatore, vanno associati strumenti di controllo maggiori perché solo la trasparenza in tutta la filiera può aiutare.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]