Immagine da Google Maps

L’ex Motel Agip di Palermo e il progetto per l’hotel a 4 stelle: un boss morto che appare in sogno e i cristiani sucasangue

L’interesse per la ristrutturazione di un ex motel e un boss venuto in sogno a un intermediario per rassicurarlo sulla messa a posto. Dietro ci sarebbero i «cristiani sucasangue» dell’Odissea, probabilmente un modo per indicare Cosa nostra palermitana. Sono alcuni degli elementi che emergono dall’indagine della Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Palermo, che alcuni giorni fa ha portato all’esecuzione di 181 misure di custodia cautelare. Una parte dell’inchiesta riguarda un’area controllata dal mandamento mafioso Tommaso NataleSan Lorenzo, che sono due quartieri del capoluogo siciliano.

In questa zona l’attenzione di Cosa nostra si sarebbe posata sull’ex Motel Agip di viale Regione siciliana. Nel 2019 la struttura chiuse per un improvviso fallimento. Quattro anni dopo, nel 2023, l’immobile fu acquistato dalla società Bulgarella Holding – di Andrea Bulgarella, ex presidente del Trapani Calcio (non indagato, ndr)- che ha l’intenzione di ristrutturarlo e di farci un albergo a 4 stelle da dare poi in gestione. La nuova proprietà aveva affidato i lavori all’imprenditore Salvatore Trentacoste, che sarebbe legato – anche da parentela – al boss di Terrasini, sempre nel Palermitano, Salvatore D’Anna. Non è secondario sapere che la famiglia mafiosa di Terrasini appartiene al mandamento mafioso Tommaso Natale-San Lorenzo. Secondo quanto emerge dalle indagini, Trentacoste (non destinatario di misura cautelare nel blitz, ndr) avrebbe voluto subappaltare metà dei lavori dell’ex Motel Agip.

Nelle intercettazioni delle Dda si legge che, per la ricerca di un partner palermitano, l’imprenditore sarebbe entrato in contatto con Giuseppe Battaglia, un geometra già condannato per mafia e per estorsione. In un dialogo tra i due, Battaglia fa notare a Trentacoste la necessità che nel cantiere si lavori tranquilli: l’allusione, secondo i magistrati, sarebbe stata un riferimento alla messa a posto, cioè il pizzo. «Noi sappiamo cosa dobbiamo fare – dice, intercettato, il geometra Battaglia – così lavoriamo tutti belli tranquilli e beati». A questa frase Trentacoste risponde che all’ex Motel Agip si era già presentato «qualche scagnozzello, che dice che “ci penso a tutte cose io qua!”», ma aggiunge che al momento era riuscito a non dover sottostare a richieste di alcun tipo.

Nelle carte dell’indagine c’è anche un passaggio in cui Trentacoste e Battaglia scoprono le carte, dichiarando, secondo la ricostruzione dei magistrati, la loro presunta mafiosità: «Io ti sto dicendo chi sono io – dice l’imprenditore, alludendo alla vicinanza con il boss di Terrasini D’Anna – Amedeo mi ha detto chi sei tu. E tutto il resto da ora in poi è solo da costruire tutti, per cercare di fare…». L’Amedeo a cui si fa riferimento – e che è presente all’incontro – è Amedeo Benigno: anche lui con interessi nel settore edilizio, sarebbe stato vicino alla famiglia mafiosa del quartiere palermitano Noce. E sarebbe stato proprio Benigno, secondo le accuse, a individuare in Battaglia la persona giusta per i lavori in subappalto da effettuare nell’ex motel. In seguito Battaglia avrebbe coinvolto nel progetto di Trentacoste la ditta di Leandro Cangemi, altro imprenditore che sarebbe stato «a costante disposizione dei vertici del mandamento mafioso di Tommaso Natale-San Lorenzo», si legge nell’ordinanza della Dda di Palermo.

In un’altra parte della conversazione Benigno avrebbe detto all’imprenditore Trentacoste di avere conoscenze mafiose nella zona del cantiere dell’ex Motel Agip, ma di non voler dare loro confidenza. Questo perché, secondo lui, erano scomparsi i cristiani (mafiosi, ndr) del passato e da quelli attuali avrebbe preferito tenersi lontano. Secondo lui, comunque, il geometra Battaglia sarebbe stato in grado di garantire lo stesso tipo di servizio e «grazie a Dio, piano piano, con l’educazione e con i modi un cristiano esce sempre fuori…». In una conversazione avvenuta il 12 agosto 2024 Benigno racconta a Trentacoste che aveva sognato il defunto boss Raffaele Ganci, il quale gli avrebbe detto – sì, in sogno – di non preoccuparsi della messa a posto del cantiere dell’ex Motel Agip.

Poco più di un mese dopo al Capo Blanco – un locale di Sferracavallo, nel Palermitano – si incontrano cinque persone: tra loro ci sono l’imprenditore Trentacoste, un suo socio e un commerciante che vende prodotti edili in viale Regione siciliana. Al termine del faccia a faccia Trentacoste e il socio si allontanano su una Porsche. Ed è mentre sono a bordo dell’auto di lusso che l’imprenditore fa il nome di Battaglia: «Questo era quello che ti dicevo io». Secondo i magistrati quella sarebbe stata la prima volta che Trentacoste presentava Battaglia al suo socio. Una figura, quella del geometra che avrebbe svolto il ruolo di intermediario per il subappalto, che sarebbe stata preceduta dalla sua presunta fama. Lo stesso vale per Cangemi, ossia l’imprenditore che quei lavori li avrebbe dovuti eseguire. Sono «cristiani sucasangue», cioè dei mafiosi assetati di denaro, dice il rivenditore edile a un altro uomo. «Vedi che io con questi cristiani non ho niente da spartire – aggiunge – e sucasangue noialtri non ne facciamo a nessuno… Io li conosco, perché siamo del paese». Dopo avere sentito queste parole il socio chiede spiegazioni all’imprenditore: «Lo hai capito perché loro ti hanno detto… Giusto?», dice. «Dietro di loro c’è l’Odissea», risponde Trentacoste.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

L’interesse per la ristrutturazione di un ex motel e un boss venuto in sogno a un intermediario per rassicurarlo sulla messa a posto. Dietro ci sarebbero i «cristiani sucasangue» dell’Odissea, probabilmente un modo per indicare Cosa nostra palermitana. Sono alcuni degli elementi che emergono dall’indagine della Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Palermo, che alcuni giorni […]

L’interesse per la ristrutturazione di un ex motel e un boss venuto in sogno a un intermediario per rassicurarlo sulla messa a posto. Dietro ci sarebbero i «cristiani sucasangue» dell’Odissea, probabilmente un modo per indicare Cosa nostra palermitana. Sono alcuni degli elementi che emergono dall’indagine della Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Palermo, che alcuni giorni […]

L’interesse per la ristrutturazione di un ex motel e un boss venuto in sogno a un intermediario per rassicurarlo sulla messa a posto. Dietro ci sarebbero i «cristiani sucasangue» dell’Odissea, probabilmente un modo per indicare Cosa nostra palermitana. Sono alcuni degli elementi che emergono dall’indagine della Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Palermo, che alcuni giorni […]

L’interesse per la ristrutturazione di un ex motel e un boss venuto in sogno a un intermediario per rassicurarlo sulla messa a posto. Dietro ci sarebbero i «cristiani sucasangue» dell’Odissea, probabilmente un modo per indicare Cosa nostra palermitana. Sono alcuni degli elementi che emergono dall’indagine della Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Palermo, che alcuni giorni […]

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]