Modica, morto per le conseguenze di un pestaggio Ecco perché Procura chiede processo per 2 minori

Omicidio preterintenzionale in concorso, con l’aggravante «di aver profittato di circostanze di tempo, di luogo o di persona, anche in riferimento all’età, tali da ostacolare la pubblica o privata difesa». Sono i pesanti reati di cui devono rispondere i due ragazzi modicani, entrambi minori all’epoca dei fatti, accusati di aver causato la morte del 64enne di Modica Angelo Partenza, qualche giorno dopo un brutale pestaggio. La correlazione tra le violenze e il decesso dell’uomo, che era vittima dei bulli da tempo, è stata accertata dalla perizia medico legale. A darne notizia è lo studio legale 3A che da quel drammatico 3 febbraio 2017, giorno in cui Partenza venne ritrovato senza vita nella sua casa, difende la famiglia. La vicenda, tempo fa, è finita anche alla ribalta della cronaca nazionale, con la trasmissione Rai I fatti vostri.

Il pubblico ministero della Procura dei Minori catanese, Silvia Vassallo, il 3 novembre scorso ha depositato, a chiusura delle indagini preliminari, la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dei due imputati, il più grande dei quali, nel frattempo, è diventato maggiorenne, mentre l’altro non ha ancora compiuto 17 anni. I due, pertanto, compariranno davanti al Tribunale dei minorenni di Catania, e al Gup Alessandra Chierego, il 20 giugno, per l’udienza preliminare.

Partenza aveva 64 anni e abitava da solo nel Vico Papanno, nel centro storico della Contea. A fare la terribile scoperta del suo cadavere, e a dare l’allarme ai carabinieri e ai vigili del fuoco, fu la sorella Giuseppa. L’uomo era rimasto vittima di una brutale aggressione il 19 gennaio 2017, nella piazzetta della chiesa di Santa Maria di Betlemme. Lì ci sarebbe stato un rimprovero dell’uomo ai ragazzi che lo bullizzavano e che, per tutta risposta, lo avevano strattonato e gettato per terra, facendogli sbattere la testa prima di colpirlo con calci e pugni.

A riferirlo era stato lo stesso 64enne nella querela che aveva sporto in caserma dopo questo gravissimo episodio e nella quale spiegava di essere da tempo nel mirino di un 15enne vicino di casa e dei suoi amici. Dopo quel pestaggio, Angelo Partenza era andato dal medico di famiglia, che l’aveva invitato a recarsi al pronto soccorso. Eloquente il referto dei medici: «Frattura della parete anteriore laterale, mediale e superiore del seno mascellare destro, una frattura delle pareti laterale e mediale dell’orbita destra, un enfisema sottocutaneo a livello della regione orbitaria e malare destra e la scoliosi sinistro convessa del setto nasale», a conferma di come i suoi aguzzini si fossero accaniti proprio sulla testa. La prognosi data era di trenta giorni salvo complicazioni. Complicazioni che, purtroppo, si sono verificate, conducendo l’anziano alla morte.

Da lì le indagini, che hanno portato la Procura di Ragusa a iscrivere nel registro degli indagati l’allora 15enne e un amico, che all’epoca dei fatti aveva 16 anni, trasmettendo il fascicolo al Tribunale dei Minorenni di Catania. Qui il sostituto procuratore, Silvia Vassallo, ha disposto l’autopsia per stabilire le cause del decesso, incaricando il medico legale Giuseppe Iuvara. I due ragazzi, durante gli interrogatori, non avrebbero mai manifestato alcun accenno di pentimento o di assunzione di responsabilità, sostenendo addirittura che la vittima, il 19 gennaio 2017, sarebbe caduta per terra non per le botte ma perché avrebbe perso l’equilibrio, versione smentita non solo dal referto del pronto soccorso ma anche dai risultati della perizia medico legale. Il dottor Iuvara ha, infatti, stabilito che Partenza è deceduto in seguito ad «un arresto cardio-respiratorio realizzatosi per compressione (meccanica) dei centri cardio-respiratori del tronco encefalico, nella notte tra l’1 e 2 febbraio 2017, che la compressione si è clinicamente determinata a causa dell’espansione di un voluminoso ematoma subdurale» e che, soprattutto, quest’ultimo «è in nesso causale con le lesioni riportate in data 19.1.2017», cioè con il pestaggio.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]