Breve mappatura degli eventi - solo quelli che propongono più nomi nella stessa serata - che, in quest'estate siciliana post lockdown, ci faranno divertire. Da Palermo a Catania, tra chicche e attesi ritorni
Mi manchi come un festival
«Mi manchi come un concerto», citava una scritta diventata virale durante il lockdown.
Bene, adesso che una timida ripartenza sembra riaprire le danze – seppur sedute – e che l’estate picchia dalle finestre è il momento di pianificare il proprio itinerario dei festival estivi siciliani e dare seguito alla celeberrima scritta supportando «gli artisti che tanto ci fanno divertire» (cit.).
Si parte (non in ordine cronologico, ma di rispetto per l’anzianità) dall’attesissimo Ypsigrock di Castelbuono (a Palermo), dal 5 all’8 agosto, che per far fronte alle problematiche attuali riserva le prevendite ai soli abbonamenti e rinuncia al caratteristico camping, sfoderando al suo solito una line-up che non rinuncia alla qualità e al marchio: Àsgeir, Iosonouncane, Dardust, Pongo, Coma, Camilla Sparksss, Kristin Sesselja e altri da annunciare.
Nella stessa provincia, ma a un mese di distanza, torna anche il Beatfull di Palermo, dal 2 al 4 settembre ai Cantieri Culturali alla Zisa, la cui line-up non è ancora nota e, nonostante varie pressioni da parte del sottoscritto a suon di proposte di cipolline e shottini, tale è e tale rimane al momento della chiusura di questo pezzo.
Poco più ad ovest, nel Trapanese, si riconferma l’Alcart Festival, presso l’Anfiteatro Ex Orto di Ballo, ad Alcamo, che per l’11 e 12 agosto mette in campo Margherita Vicario, Ariete, BNKR44 e altri, annunciando dai propri social il sold out per la prima delle due date e per gli abbonamenti, nell’attesa di una chance sulla possibilità di poter aumentare la capienza.
Agrigento si presenta al pubblico siciliano con una doppia proposta, giocando in entrambi i casi con la suggestiva atmosfera della Valle dei Templi: la quinta edizione di Festivalle, dal 5 all’8 agosto, e l’esordio dell’Ellenic Music Festival, tutto concentrato il 18 agosto. Il primo dei due trova la sua forza in nomi come Alfredo Rodriguez Trio, Salvador Sobral, Kokoroko e Tullio De Piscopo tra gli headliner. Il secondo condensa tutte le emozioni rock in una sera con Marlene Kuntz, Motta, Cordepazze e le sorprendenti Ikan Hyu, dalla Svizzera.
Nella città di Archimede, che per comodità chiameremo Siracusa, torna a splendere l’OSS nell’isola di Ortigia, dal 28 luglio all’1 agosto, con Calibro 35, Gigi Masin, Venerus, Ginevra, Studio Murena e non solo.
E nel continuare a interessare aree che riecheggiano di Antica Grecia ci spostiamo a Tindari (nel Messinese), dove nello splendido Teatro Greco, dall’1 al 5 agosto, ritorna l’Indiegeno Fest, con il suo marchio made in Italy di alto profilo, garantito questa volta da Carmen Consoli, Roy Paci & Aretuska, Francesca Michielin, Bugo e altri (anche qui) in TBA (che non è il nome di una band ben supportata managerialmente al punto di esibirsi in quasi tutti i festival, bensì sta per To Be Announced).
A pochi chilometri, al Castello di Milazzo, dal 9 all’11 agosto, la quinta edizione del Mish Mash, con i già citati Ariete e Vicario, ai quali si aggiungono anche Marco Castello, Tutti Fenomeni, Adriano, Gaia e altri sempre all’insegna del tricolore.
Catania partecipa alla lista andando in vacanza per quasi tutto il periodo estivo (in fatto di festival), per poi salutare la bella stagione, quando dal 9 al 12 settembre, Ricci Weekender, con la consueta benedizione di Gilles Peterson, proporrà James Senese Napoli Centrale, Floating Points, Emma-Jean Thackray, Ashley Henry, Khalab, Coco Maria ed altre prelibatezze.
Per dovere di cronaca è bene specificare che nella lista dei festival non sono state incluse le rassegne, ossia i grandi eventi che non prevedono più nomi nella stessa serata. Così come mi saranno di certo sfuggite altre realtà, alle quali auguriamo il nostro in bocca al lupo seppur privi di menzione. Ma soprattutto, tanta merda (prendendolo in prestito dal gergo teatrale) a tutti, con la speranza che al più presto possiate riprendere il vostro lavoro con più serenità e meno «congiunti o non congiunti».