Il prossimo weekend inizia la campagna di adesioni in tutta Italia. Il regolamento non permette l'iscrizione ai rinviati a giudizio. Nella città dello Stretto ce ne sono due eccellenti che hanno segnato nel bene e nel male la vita dei democratici. Tra le novità: non si useranno i circoli e non si potrà delegare
Messina, regole rigide per il tesseramento Pd Genovese e Rinaldi rimangono fuori dal partito
Novità in casa Pd in vista della campagna tesseramenti a Messina. Francantonio Genovese e il cognato deputato regionale Franco Rinaldi non potranno più far parte del partito con cui sono stati votati e di cui sono stati, nel bene e nel male, protagonisti. Ci sarà infatti una black list che non consentirà ai rinviati a giudizio per determinati reati di iscriversi. Tra questi, appunto, spiccano i nomi dell’ex deputato nazionale, tornato libero dai domiciliari ieri, e di Rinaldi.
Il cinque e sei dicembre, in concomitanza con l’iniziativa nazionale Mille banchetti in mille piazze d’Italia, anche il partito democratico messinese scenderà in piazza per il tesseramento. Le attività e il loro coordinamento sono state affidate ad Alessandro Russo. Le eccellenti esclusioni derivano dalle disposizioni del regolamento nazionale. Tutta da vedere la posizione di Paolo David, capogruppo del Pd al Comune, tra i 12 consiglieri indagati nella vicenda Gettonopoli del Comune e destinatari del provvedimento di obbligo di firma, prima e alla fine delle varie commissioni consiliari. La sua posizione è al vaglio del partito come quella di Nicola Cucinotta, altro consigliere comunale sospeso dal segretario regionale del Pd Fausto Raciti dopo le frasi omofobe che aveva postato su Facebook.
«Le posizioni dei vecchi iscritti andranno vagliate a uno a uno – spiega Russo – per evitare il caos al momento del tesseramento. Sono già in corso le attività per verificare ciascun tesserato ed evitare così all’ultimo minuto di effettuare i controlli e le verifiche imposteci a livello nazionale dal partito». La gestione commissariale del Pd di Messina, affidata all’onorevole Ernesto Carbone, ha avviato una vera e propria rivoluzione a livello locale e per il tesseramento, propedeutico al congresso che si terrà in primavera, non verranno usati né circoli, né sedi. Oltre ai banchetti a piazza Castronovo, piazza Cairoli e un punto della zona sud, verranno allestiti dei centri comprensoriali. Divieto assoluto di messaggeri. Nessuno potrà portare moduli e quote. Chi vorrà tesserarsi dovrà presentarsi personalmente, portando certificato elettorale, certificato di residenza e 15 euro.
Non resta che attendere la fine del tesseramento che andrà avanti per tutto il mese di dicembre. Solo al termine si potrà fare un’analisi dei cambiamenti all’interno del Pd messinese. Dati alla mano, nel 2014 erano circa 16mila le tessere, ma dodicimila facevano capo a Genovese.