Duecentododici dvd e 56 libri. C’è anche questo tra i ritrovamenti quotidiani all’interno del covo a Campobello di Mazara, in provincia di Trapani, dove Matteo Messina Denaro ha trascorso gli ultimi (dei trenta) anni della sua latitanza, finita con l’arresto del 16 gennaio davanti la clinica privata La Maddalena di Palermo. Nell’appartamento in vicolo San Vito erano già stati ritrovati una biografia del leader russo Vladimir Putin e volumi di storia e filosofia da Platone a Senofonte. Adesso sono stati catalogati tutti i libri e i film che il boss stragista avrebbe letto e guardato negli anni trascorsi nella casa della cittadina del Trapanese. Nello stesso soggiorno dove erano appesi anche i poster di Jocker e de Il padrino, il film in cui Marlon Brando interpreta il personaggio di don Vito Corleone, sono stati trovati anche 212 dvd sistemati in modo ordinato accanto al televisore.
Il primo è la Storia del fascismo – le origini 1912-1922, i primi passi di Mussolini al governo, una produzione Rai Trade. Poi Apocalypse now di Francis Ford Coppola e L’ultimo guerriero, interpretato da Jean Reno. A seguire Alexandre, un film incentrato sulla figura di Alessandro Magno, e Un piano perfetto, una commedia francese del 2012, e Django Unchained di Quentin Tarantino. Nello stesso scaffale del salotto anche il film che ripercorre la storia di un camorrista: L’immortale diretto da Marco D’Amore. Messina Denaro, che adesso si trova detenuto nel carcere de L’Aquila detenuto in regime di 41bis, avrebbe visto anche Il pescatore di sogni e Tra le nuvole, pellicole con protagonista Ryan Bingham che è un cinico manager, definito «un tagliatore di teste», che vive perennemente in viaggio. Non ha una vita affettiva, vivendo tra aeroporti e alberghi, collezionando miglia del programma frequent flyer dell’American Airlines, sua compagnia aerea preferita. Dopo molti anni passati vivendo come un frenetico viaggiatore, Ryan non desidera cambiare ma, nel corso della storia, si innamora di Alex, un’affascinante donna indipendente, incontrata al ristorante durante un viaggio, molto simile a lui nello stile di vita.
Tra i cofanetti sullo stesso scaffale ci sono poi Robin Hood, Attacco al potere, ma anche Il solitario, il film che racconta di un killer mercenario che uccide per conto della malavita giapponese. Nella collezione c’è pure La talpa, un film ambientato nell’ottobre 1973. Stando all’analisi dei dvd, il boss stragista sarebbe stato anche appassionato di Man on fire, la storia di una guardia del corpo di Città del Messico dei sequestri di persona. E Messina Denaro avrebbe visto anche Io vi troverò, la storia di un ex agente della Cia, grande esperto nel combattimento corpo a corpo e nell’uso delle armi, «dotato di una impressionante capacità di uccidere – come scritto sulla copertina del dvd – e anche di torturare persone a sangue freddo senza il minimo rimorso». Il boss stragista si sarebbe però concesso anche film di generi più frivoli a partire da Sex and the City. Nella sua collezione c’è anche il film Il gladiatore. Oltre ai film anche i libri – ben 56 – sistemati con cura nella libreria. Cinque tesri di Charles Bukowsky, tra cui Il sole bacia i belli. E poi anche Se questo è un uomo di Primo Levi e La scomparsa di Josef Mengele di Oliver Guez. Ma anche un libro su quello che forse considerava un suo mito: Pablo Escobar, il padrone del male. E ancora Le notti bianche di Fedor Dostoevskij e diversi libri gialli. Tra i volumi anche molti di scrittori cult: Haruki Murakami con i due volumi de L’assassinio del commendatore. E poi Viva il latino di Nicola Gardini e il romanzo Putin – l’ultimo zar – da San Pietroburgo all’Ucraina di Nicolai Lilin.
Diversi sono stati i ritrovamenti, tutti comunicati con apposite note delle forze dell’ordine, nei tre appartamenti trovati a pochi metri di distanza l’uno dall’altro a Campobello di Mazara dove Messina denaro avrebbe trascorso l’ultimo periodo da latitante: dalle pillole di Viagra nel cassetto del comodino accanto al letto all’intera collezione delle calamite di Masha e Orso sul frigorifero della cucina o ai leoncini di peluche appoggiati sul divano o appesi alla maniglia di una porta; fino agli storici occhiali da sole marca Ray-Ban e alla parrucche da donna. Oltre a questi oggetti, gli investigatori hanno ritrovato anche il libro mastro (con appunti e numeri da chiamare «in caso di bisogno»), una pistola già carica e pronta a sparare. Nei giorni successivi all’arresto, era stata individuata anche l’auto utilizzata da Messina Denaro che l’aveva acquistata in una concessionaria di Palermo. e delle cinque carte d’identità false (oltre quella del geometra Andrea Bonafede, già arrestato per favoreggiamento) di cui l’ormai ex primula rossa di Cosa nostra avrebbe potuto prendere in prestito l’identità.
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