Maurizio Bernava: “La dottoressa Corsello si deve dimettere”

PESANTE LA DENUNCIA DEL SEGRETARIO GENERALE DELLA CISL SICILIANA: “INSERITI MANDATI DI PAGAMENTO PER FINI ELETTORALI PUR SAPENDO CHE NON VERRANNO PAGATI”. SOLLECITATA UNA SVOLTA, A PARTIRE DA UN CAMBIO DELLA GUARDIA AL VERTICE DEL DIPARTIMENTO LAVORO

Mandati di pagamento inseriti per fini elettorali, ben sapendo che non verranno onorati. Lo strapotere della burocrazia, che nella Regione di Rosario Crocetta, conta molto di più della politica. Una dirigente generale – la dottoressa Anna Rosa Corsello – che comanda molto di più di due assessori regionali messi insieme.

E’ pesante come un macigno la denuncia del segretario generale della Cisl siciliana, Maurizio Bernava. Tutto questo in uno scenario di crisi. Nel quale i fatti inchiodano il governatore Rosario Crocetta a responsabilità precise. Basti pensare agli oltre duemila operatori, iscritti all’Albo regionale che attendono l’avvio del progetto Prometeo. A cui si aggiungono i mille e 800 ex sportellisti che dal 23 aprile scorso sono senza lavoro e senza copertura retributiva e contributiva.

Il prossimo 7 giugno scadrà l’annualità formativa finanziata con le risorse del Piano giovani e nessuna proposta è stata ufficializzata dall’esecutivo regionale. In poche parole quattro mila lavoratori che potrebbero perdere ogni garanzia contrattuale.

Un settore che ha abbandonato da mesi l’applicazione delle leggi regionali e del Contratto collettivo di lavoro, nella disinvoltura di Governo regionale e dell’amministrazione attiva sparati nella direzione della disgregazione del sistema senza proposte alternative. Un sistema nelle mani della burocrazia che decide tempi e modalità anche a costo di sconfessare il presidente della Regione Crocetta ed i suoi assessori, come accaduto sulla vertenza lavorativa dei mille e 800 operatori ex Spartacus.

“Abbiamo posto al presidente Crocetta uno stesso percorso sia per gli Interventi formativi che per gli Sportelli multifunzionali – afferma Bernava – i cui lavoratori sono stati ridotti in condizione di miseria. Per la formazione professionale abbiamo proposto di chiudere con il vecchio sistema e avviare una fase transitoria al Ciapi dove contratttualizzare tutti i lavoratori senza enti e, nel contempo, mettere in piedi un mini piano con gli enti formativi”.

“Per mettere in sicurezza i lavoratori – aggiunge – occorre ripristinare il fondo di garanzia, svuotato dall’Assemblea regionale siciliana per trasferire al fondo le risorse di tutti i rendiconti non chiusi dal 2000 al 2008 per pagare i lavoratori non coperti da alcuna forma sostitutiva di reddito”.

“Per colpa della programmazione sbagliata dalla Regione – tuona Bernava – i periodi scoperti, dove gli enti formativi, per inattività, non possono chiedere l’emissione di mandati di pagamento in favore del personale dipendente, l’esecutivo deve, senza più tergiversare, cacciare fuori i soldi e chiudere il debito contratto con gli operatori. Quindi, ripartire con il nuovo sistema di accreditamento interfacciato con imprese e università. Ci vuole un’azione chiara da parte dell’esecutivo, non è accettabile la risposta del presidente Crocetta ‘mai più con gli enti’. Cosa vuol dire? Più che un’affermazione appare uno spot, uno dei soliti inutili spot. Sennò dovremmo essere portati a pensare che in Sicilia non si fanno più à appalti nell’edilizia perché c’è la mafia. Servono regole rigide e uguali per tutti ed un sistema di controlli efficace e tempestivo”.

“Sugli Sportelli multifunzionali proponiamo lo stesso meccanismo individuato per la filiera degli Interventi formativi – aggiunge Bernava -. Va fatta, in primo luogo, un’operazione-verità, non più procrastinabile. Il Governo Crocetta dica la verità agli operatori. E questo significa – puntualizza il leader cislino – chiarire che mille e 800 ex sportellisti potranno trovare una stabilità lavorativa solo quando la Regione siciliana strutturerà i Servizi per l’Impiego, anche perché per l’utilizzo di tutti i fondi comunitari la Sicilia deve dotarsi di uffici funzionanti per il servizi al lavoro. E’ assurdo oltre che scandaloso che non si sia ancora provveduto a strutturali”.

Per la Cisl, dopo una fase transitoria, che possa impegnare i lavoratori anche in percorsi di riqualificazione, occorre concordare con il Governo nazionale un sistema misto con soggetti privati enti, società interinali, università che dovranno accreditarsi in un sistema di regole rigido e trasparente.

“Ed invece la Regione siciliana non ha fatto il bando di accreditamento per i soggetti privati, né strutturato i Servizi per l’impiego – stigmatizza Bernava -. E’ un atto di illegalità ed è semplicemente vergognoso distrarre i lavoratori facendogli capire che saranno tutti assunti. L’esecutivo regionale sta scaricando tutti i ritardi e guasti per incompetenza sui lavoratori e sulla parte onesta del settore. Questa è un’emergenza che il presidente Crocetta deve risolvere subito, anche rimuovendo dirigenti incapaci e infedeli che pensano a garantire solamente certi ceti politici. La vertenza sugli Sportelli andava risolta in poche ore, adesso si rischia di mettere tutto contro tutti”.

“La nostra proposta è palesemente chiara ed in sintonia con quanto prevede il governo nazionale – riferisce l’esponente sindacale – non esiste che al tavolo il governo bocci sempre le proposte dicendo che ‘non si può fare’ e poi non tira fuori una soluzione. Proponiamo una ristrutturazione su criteri di efficienza, efficacia, trasparenza e capacità di autofinanziamento dei soggetti privati chiamati ad operare. I servizi per l’impiego, necessari per spendere i fondi europei – aggiunge – sono essenziali per il piano ‘Youth Guarantee’, per la formazione, le università, le scuole. Come mai non si capisce che va rimossa la dirigente generale, dottoressa Anna Rosa Corsello? E’ chiaro che ha prodotto danno alla Sicilia, alla comunità ed ai lavoratori”.

“Si intervenga in fretta – assicura Bernava – non si può spostare il tiro. Basta con questo gioco sporco, nel 2000 sono stati presi i migliori progettisti per spostarli negli Sportelli multifunzionali per poi assumere selvaggiamente nella Formazione professionale. Basta: adesso serve la riforma dei Servizi e va rimossa la dirigente generale Corsello. Il presidente non perda tempo e si abitui ad ascoltare le proposte che vengono da più parti e non ascolti i falsi consiglieri che hanno interessi forti volti a subordinare gli Sportelli multifunzionali a certa politica. Non si è ancora voltato pagina”.

“Siamo al punto che la Regione siciliana per fini elettorali ha inserito nel Sic mandati di pagamento pur sapendo che non verranno pagati per assenza di liquidità – segnala Bernava -. Una vergogna inaccettabile, il presidente Crocetta faccia una verifica su questo perché non si può fare consenso politico in questa maniera sporca. Questa amministrazione insieme a noi e chi ci sta deve trovare soluzione alle emergenze. La Sicilia deve dotarsi di Servizi all’impiego che non ha. Se la dottoressa Corsello pensa di affidarli ai Centri per l’Impiego, bene, ciò significa che l’esecutivo deve dire apertamente che sta mandando a casa duemila persone. I Centri per l’Impiego possono assumere solamente dietro i concorsi, il sistema misto garantisce invece, il trasferimento degli operatori dagli enti formativi ai Sevizi per l’impiego. Lo riteniamo l’unico percorso fattibile e mi auguro che Crocetta lo faccia proprio e lo imponga agli assessori”.

“E’ assurdo osservare – continua Bernava – che i dirigenti comandino più degli assessori. Dirigenti che, anziché offrire soluzioni, rispondono ad altri poteri e non agli assessori, invalidando il percorso di trasparenza. Per la Cisl il confronto sociale è vera trasparenza e scherzano col fuoco coloro che pensano di aizzare i lavoratori contro i sindacati, perché non staremo a guardare e reagiremo. La dottoressa Corsello deve andare via, non può tenere tre ambiti così strategici come il Lavoro, la formazione professionale e l’Autorità di garanzia del Fondo sociale europeo”.

 


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