Marsala, trovata morta Nicoletta Indelicato Un uomo e una donna fermati per l’omicidio

Nicoletta Indelicato è stata assassinata. Il giallo della scomparsa della 25enne, di cui si erano perse le tracce nella notte tra sabato e domenica a Marsala, si conclude nella maniera più tragica. A ritrovare il corpo sono stati i carabinieri su indicazione di un uomo e una donna, entrambi indagati per omicidio e soppressione di cadavere. 

I due autori del delitto sarebbero Carmelo Bonetta, 34 anni, e Margareta Buffa, di 29. Interrogati per diverse ore, alla fine sono crollati davanti alle domande degli investigatori. Nicoletta era uscita di casa con un’amica. I familiari avevano fatto appello, anche tramite i social network, nel tentativo di avere informazioni sulla giovane. 


Dalla stessa categoria

I più letti

Giustizia per Emanuele Scieri

«Ricordate che in tutti i tempi ci sono stati tiranni e assassini e che, per un certo periodo, sono sembrati invincibili, ma alla fine, cadono sempre, sempre». È da un aforisma del mahatma Gandhi che ha preso spunto l’avvocata Alessandra Furnari nella sua discussione durante il processo per l’omicidio volontario aggravato di Emanuele Scieri, il parà siracusano 26enne in servizio militare trovato cadavere nell’agosto del 1999 […]

«Una macchina di imbrogli e di sotterfugi manzoniana che si è sviluppata sull’esigenza di un costrutto che doveva raccontare un’altra versione dei fatti». Così il procuratore di Pisa Alessandro Crini ha definito la ricostruzione da parte dell’esercito di quanto accaduto all’interno della caserma Gamerra nell’agosto del 1999 nel corso della sua requisitoria a cui è […]

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo