A breve partirà la manifestazione, voluta dal comitato #SiamoHandicappatiNoCretini, contro la Regione che affronta «i bisogni della disabilità come una emergenza e non li pone al centro dell'agenda». Crocetta prova a rassicurare: «Per quest'anno stanziati 56 milioni di euro di fondi regionali aggiuntivi»
Marcia per la dignità, nuova protesta dei disabili «Noi vorremmo andare in piazza per divertirci»
«Caro presidente Crocetta, noi vorremo andare in piazza per assistere a un concerto o per partecipare a un evento o per incontrare persone e amici, non per vedere garantiti i nostri diritti e contro la tua indifferenza e incapacità. Le tue dichiarazioni sono offensive e vergognose». Giovanni Cupidi, paralizzato dal collo in giù e vicepresidente di Insieme per l’Autismo, è tra i più combattivi disabili che da mesi pressa il governo regionale affinché venga riconosciuta loro l’assistenza 24 ore su 24.
Una vicenda che si trascina da mesi, che è costata le dimissioni all’ex assessore Gianluca Miccichè e che ha messo in netta difficoltà il presidente della Regione. E che vedrà oggi alle 11 una nuova tappa, grazie alla marcia per la dignità convocata dal comitato #SiamoHandicappatiNoCretini e che muoverà dalla Cattedrale per arrivare a Piazza Indipendenza. Saranno presenti, tra gli altri, pure Pif (che sostiene da tempo questa lotta) e l’arcivescovo Corrado Lorefice. «Sappiamo che non è facile – si legge nel lancio della manifestazione – convincere la politica che le varie forme e i vari bisogni delle disabilità non devono essere affrontati come una emergenza, ma devono essere posti al centro dell’agenda».
Mentre da parte propria l’ex sindaco di Gela, che ha da poco annunciato la volontà di ricandidarsi alla guida della Regione, annuncia di «vedere positivamente il fatto che i soggetti con disabilità scendano in piazza. E’ una scelta democratica che fa uscire dall’ombra questi cittadini». Per poi segnalare di aver già stanziato per il 2017 «56 milioni di euro di fondi regionali destinati ai soggetti con disabilità gravissima».