Lungomare liberato, domenica un flash mob «Andremo via prima che riprenda il traffico»

Infradito, pareo, costume da bagno, braccioli: l’abbigliamento più adatto per andare a fare un giro in bicicletta. Se non ogni giorno, almeno domenica 6 luglio, dalle 17 alle 19, nel corso di un flash mob che partirà da piazza Europa e si concluderà, dopo dieci chilometri di pedalata avanti e indietro su viale Ruggero di Lauria e viale Artale Alagona, con un tuffo in mare. Per festeggiare la seconda domenica di Lungomare liberato, dopo il successo della giornata inaugurale, lo scorso 1 giugno. «Per ideare questo appuntamento mi sono ispirato a un evento simile organizzato a una critical mass di Catania di molti anni fa», racconta Alessio Marchetti, membro del comitato Lungomare liberato e del gruppo di ciclisti Ruote libere.

Marchetti prima ne ha parlato coi suoi colleghi del comitato, poi ha chiesto a Ruote libere, infine ha lanciato l’evento su Facebook, sperando di attirare più gente possibile. «Mi aspetto almeno 150 persone, come nella precedente pedalata-pattinata di giugno, ma spero che questa volta saremo molti di più», dice. Il dress code è chiarissimo: «Abbigliamento strampalato e accessori divertenti». Colorati, meglio, per poi andare a fare un bagno serale o al solarium di piazza Europa o alla spiaggia di sabbia nera di San Giovanni Li Cuti: «Questo dipenderà dalle preferenze dei presenti».

L’idea, inizialmente, prevedeva un flash mob serale: «Lo avevo pensato verso le 18.30, piuttosto che verso le 17, per farlo finire alle 20.30 e poi andare tutti insieme a mangiare in un ristorante o una pizzeria del lungomare – spiega – Ma visto che non lo terranno chiuso di sera…». L’amministrazione comunale ha negato ufficialmente la possibilità che la chiusura al traffico si protraesse oltre le 20, trasformando il lungomare in un’isola pedonale fino alle 24. «Gli esercenti non sono d’accordo», ha affermato Saro D’Agata, assessore alla Viabilità, giustificando il diniego. «Andremo via prima che riprenda il traffico veicolare – prosegue Alessio Marchetti – Lasciando il lungomare alle automobili, e ai soliti caos e inquinamento».

I commercianti, che quando è stata lanciata l’iniziativa sono scesi sul piede di guerra, «non hanno voluto rischiare, visto che la domenica sera sono sempre pieni», sostiene l’organizzatore. Ma un po’ di coraggio in più serviva anche dalla giunta guidata dal sindaco Enzo Bianco: «Avrebbe dovuto imporsi, per una città civile, pulita, tranquilla e sicura. Forse ancora non c’è troppa volontà». Lui, però, è ottimista: «Presto tutti capiranno che un lungomare come il nostro, ben curato e senz’auto, richiama turismo da ogni parte del mondo».

[Foto di Alessio Marchetti]


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Il dress code è chiarissimo: infradito o ciabatte, costume da bagno, pareo, maschere, pinne, occhialini, salvagenti e braccioli. L'occasione è una pedalata di dieci chilometri avanti e indietro tra viale Ruggero di Lauria e viale Artale Alagona, per festeggiarne la seconda giornata di chiusura al traffico. «Poi lasceremo la strada alle automobili e ai soliti caos e inquinamento», spiega Alessio Marchetti, organizzatore dell'evento

Il dress code è chiarissimo: infradito o ciabatte, costume da bagno, pareo, maschere, pinne, occhialini, salvagenti e braccioli. L'occasione è una pedalata di dieci chilometri avanti e indietro tra viale Ruggero di Lauria e viale Artale Alagona, per festeggiarne la seconda giornata di chiusura al traffico. «Poi lasceremo la strada alle automobili e ai soliti caos e inquinamento», spiega Alessio Marchetti, organizzatore dell'evento

Il dress code è chiarissimo: infradito o ciabatte, costume da bagno, pareo, maschere, pinne, occhialini, salvagenti e braccioli. L'occasione è una pedalata di dieci chilometri avanti e indietro tra viale Ruggero di Lauria e viale Artale Alagona, per festeggiarne la seconda giornata di chiusura al traffico. «Poi lasceremo la strada alle automobili e ai soliti caos e inquinamento», spiega Alessio Marchetti, organizzatore dell'evento

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