L’intervista a Mazzucco il “cospirazionista”: Tutti in rete contro le bugie dei media

Oggi abbiamo il piacere di ospitare nelle pagine virtuali di LinkSicilia, l’intervista a Massimo Mazzucco, regista italiano emigrato negli Stati Uniti (Los Angeles) e dal 2003 giornalista d’inchiesta attraverso il suo Luogocomune.net.  Che è diventato uno dei centri  di quella informazione che non passa nei media ufficiali:  la vera storia della marijuna, l’omicidio di Jfk ma soprattutto le indagini sull’11 Settembre, a cui è legata  la sua fama. Mazzucco è,  per intenderci,  uno dei sostenitori delle  teorie del complotto che contestano il rapporto della Commissione sugli attentati dell’11 settembre 2001 a New York.  E, infatti, Mazzucco dai media ufficiali e da Wikipedia viene definito cospirazionista. Noi, invece, pensiamo che si tratti di una persona che arricchisce il  panorama  dell’informazione del Paese. E per questo lo intervistiamo.
?Chi è e cosa fa nella vita tutti i giorni Massimo Mazzucco?

“Da molti anni ormai passo praticamente l’intera giornata in rete. Soltanto la posta, i contatti personali, gli articoli da scrivere, e le varie attività del sito mi portano via almeno mezza giornata. Il resto del tempo lo dedico alla ricerca, che di solito è focalizzata sul nuovo documentario che sto producendo in quel momento. Dal 2006 ad oggi ho prodotto sei documentari, e il settimo è attualmente in lavorazione. Questo significa più di un documentario all’anno, e con il tipo di ricerca dettagliata e approfondita che debbo svolgere ogni volta, di tempo libero non ne rimane molto. Quel poco che avanza lo passo con la mia famiglia, e devo dire che proprio grazie al loro supporto ho potuto? dedicami interamente a quello che faccio”.

?Quando e perché hai fondato il sito??LuogoComune.net??

Ho iniziato a scrivere qualche articolo in rete, nel 2003, per il sito?Comedonchisciotte.org, ma ancora in Italia non c’erano informazioni valide sull’11 settembre. Dopo un pò ho deciso di aprire un sito mio, per potermi concentrare al massimo su questo argomento (luogocomune è online dal  maggio 2004). Con mia grande sorpresa, c’è stata subito  una risposta molto positiva dei lettori, che sono affluiti in gran numero sul sito. E così, in poco tempo,  è diventato una vera e propria comunità di persone che si dedicavano alla ricerca sull’11 settembre e ad altre questioni di fondamentale importanza, che ci riguardano tutti molto da vicino”.

?La tua attività d’indagine è davvero impagabile, quali sono le motivazioni che ti portano realizzare queste ricerche?

“Vorrei raccontare un episodio che accadde durante una trasmissione di Matrix sull’11 settembre a cui ho partecipato nel 2006. Durante una pausa pubblicitaria, stavo chiacchierando del più e del meno con?Enrico Mentana, e lui ad un certo punto mi chiese: “Massimo, ma perché fai tutto questo?“ Io gli risposi  che, sinceramente, non lo sapevo. So solo che non potrei non farlo. Non credo di poter aggiungere altro a quella risposta”.

?Hai ormai raggiunto la notorietà attraverso varie partecipazione in trasmissioni televisive e radiofoniche. La televisione, in particolare, è uno strano strumento che non permette la corretta informazione. Qual è stata la trasmissione televisiva in cui hai toccato con mano la volontà criminale di disinformare?

“È molto difficile stabilire quando esista una vera volontà criminale di disinformare. Nella maggior parte dei casi, ritengo che si tratti di un meccanismo che si auto-regola da solo, senza nessuna “malizia” intenzionale. Il mezzo televisivo è fortemente condizionato dagli introiti pubblicitari – e quindi dai numeri dell’audience che riesce a realizzare – per cui il produttore si sintonizza automaticamente?sul pensiero mainstream, ed evita istintivamente di andare a toccare argomenti troppo controversi, che gli farebbero calare l’audience di colpo. Le cose naturalmente cambiano quando un argomento controverso” diventa abbastanza interessante per una fetta di audience sempre più consistente. Ho spiegato nel dettaglio questo meccanismo nel recente articolo intitolato “Media e 11 settembre: ma cosa sta succedendo?”

LuogoComune.net  non si è occupato solo del 11 Settembre 2001, ma di svariati lavori d’indagine. Tra i più interessanti, a mio parere,   il problema delle scie chimiche. Voi avete sostenuto, con foto e argomentazioni scienei nostri cielitifiche,? che  non sono un fenomeno?“normale”; ma trattasi della propagazione di “qualcosa”. Ma di cosa esattamente?? Forseuna sperimentazione su larga scala?

“?Anche in questo caso l’argomento è estremamente complesso, per cui posso dare soltanto una risposta generica. Da quello che sono riuscito a capire, il programma delle cosiddette città chimiche – si tratta cioèdi irrorazione nell’atmosfera di composti chimici di vario tipo?– è nato per esigenze militari, ed è purtroppo in mano a quella famosa “elite” composta dai massimi livelli del Pentagono e dei servizi segreti americani, che ormai da decenni agiscono al di fuori del controllo governativo.?Chi ha visto il mio film “I padroni del mondo” sa bene di cosa parlo. Purtroppo, per queste persone,  il concetto di potere e di controllo globale è talmente prioritario (e distorto) che riescono serenamente di ignorare le conseguenze devastanti che nel frattempo il programma delle scie chimiche sta portando su tutto il pianeta”.

?Il mondo è in rapida evoluzione, gli equilibri stanno mutando.  Chi ha guadagnato dalla trasformazione del Mediterraneo? Che fine farà la nostra Italia, assisteremo ad una balcanizzazione morbida??

“Ritengo che il cambiamento degli equilibri politici che sta avvenendo, specialmente,  nei Paesi del Nord Africa, faccia parte di un più ampio piano di destabilizzazione geopolitica, che si estende fino a ridosso della Russia, e che trae le sue origini dalla dottrina dello “scacchiere internazionale“ proclamata da Brezinsky già all’inizio degli anni ’80. Gli ultimi ostacoli che rimangono alla realizzazione di questo piano sono la Siria e l’Iran, e, infatti, non è difficile prevedere che vi sarà nei prossimi mesi una vistosa escalation delle tensioni fra l’occidente e l’Iran. L’altro punto caldo della politica mondiale, a mio parere, è il Pakistan, che ormai ha fatto capire di preferire l’appoggio della Cina a quello occidentale. La questione ruota principalmente sui percorsi degli oleodotti e dei gasdotti che attraversano l’Asia centrale. Anche qui la situazione è molto complessa e difficile da spiegare in poche righe. Consiglio a chi è interessato di visionare il mio film “Il nuovo secolo americano”, che è disponibile anche gratuitamente in rete.

?Si raccontano tante leggende sulla Marijuna che avrebbe particolari doti: la possibilità di ricavarne una fibra resistente per tessuti, olio per la cura del corpo, particolari proprietà curative e addirittura eccellenti capacità nutrizionali. Cosa c’è di vero su queste leggende?

“?L’unica vera leggenda che riguarda la marijuana è che sia una droga “pericolosa per l’individuo e per la società“. Questa leggenda, che non ha mai trovato nessun fondamento scientifico, fu inventata negli anni ‘30 dal nascente complesso petrolchimico, che necessitava di liberarsi della coltivazione della cannabis, fino ad allora fonte primaria di fibre tessili, combustibile, cibo e rimedi medicinali, compreso la lotta contro il cancro. Tutto questo è ampiamente documentato nel mio ultimo film “La vera storia della marijuana”.

?Hai in serbo qualche novità per il prossimo anno??

“Attualmente sto completando il terzo (e spero ultimo) film sull’ 11 settembre, che raccoglierà tutte le prove più robuste e convincenti emerse in questi dieci anni contro la versione ufficiale. Poi spero tanto di riuscire a dedicarmi al film sui falsi viaggi lunari delle missioni Apollo, che ho dovuto rimandare più volte”.

Hai un messaggio per noi. Come ci si informa sul serio?

“Chi frequenta la rete abitualmente, sa già molto bene quanto sia importante attingere direttamente alle fonti di informazioni indipendenti, senza dover stare a subire la rivoltante cantilena di bugie tranquillizzanti che ci viene propinata dai media mainstream. Ma questo a mio parere non basta. È anche necessario che ciascuno di noi si sforzi di diffondere le informazioni di cui viene in possesso al di fuori della rete, tentando nel contempo di coinvolgere un numero sempre maggiore di persone a frequentare Internet. È una lotta faticosa, perché spesso bisogna vincere la resistenza di altre persone ad accettare cose nuove, quando sappiamo tutti come la natura umana tenda ad adagiarsi su verità acquisite, evitando se possibile di rimetterle in discussione. Ma è proprio questo lo sforzo che dobbiamo fare, se vogliamo raggiungere la “massa critica“ sufficiente ad invertire la direzione in cui sta viaggiando il mondo oggi. A questo proposito aggiungo che chiunque acquisti i miei DVD, o venga comuque in possesso dei miei film (Torrent, Emule, ecc.) è autorizzato a duplicarli e distribuirli liberamente.

Questa intervista è stata pubblicata dal sito  tiempolibresite.com , sempre  a firma di Eugenio Catania. 


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