Il centro dell'Agrigentino è stato colpito da piogge torrenziali che hanno causato diversi danni. Diverse le persone soccorse dalla Protezione civile. Il primo cittadino Pino Galanti si rivolge al governo regionale e chiede interventi straordinari
Licata, la città allagata dopo un violento nubifragio Sindaco: «Non siamo Venezia, ma meritiamo aiuto»
Piogge torrenziali, durate tutte la notte e la mattinata, si sono abbattute su Licata. Allagamenti in diverse zone della città, in particolar modo nella zona di Fondachello Playa. In molti casi è stato necessario l’intervento degli uomini della Protezione civile per soccorrere persone rimaste bloccate all’interno delle automobili. Tre gli incidenti che si sono registrati sulla statale 115, dove diversi detriti si sono riversati sulla carreggiata.
Il primo cittadino di Licata Pino Galanti lancia un appello da Facebook. «Chiedo immediatamente un intervento straordinario dei governi nazionale e regionale perché – scrive il sindaco – non è ammissibile che vi sia un’Italia sott’acqua a cui si sta rivolgendo l’attenzione delle istituzioni – si vedano Venezia e Matera – e che solo Licata venga lasciata sola». Galanti sottolinea come quanto accaduto oggi non sia una novità, anzi. «Si ripete quanto accaduto lo stesso giorno di tre anni fa, il 19 novembre, seppur con conseguenze apparentemente meno gravi, nonostante – prosegue il primo cittadino – la protezione civile regionale avesse diramato allerta soltanto gialla e tutte le pompe idrovore siano entrate in azione automaticamente, come accade ogni volta che l’acqua piovana supera un certo livello».
In città è stata istituita un’unità di crisi di cui fanno parte tecnici comunali, Protezione civile, forze dell’ordine, volontari e la società che gestisce l’acquedotto. «Dopo il 2016 l’allora governo regionale promise un piano per Licata da 30 milioni di euro per l’efficientamento delle infrastrutture cittadine, ma evidentemente non è bastato – va avanti Galanti -. Oggi, abbiamo un nuovo governo a cui questa città ha dato un grande contributo elettorale e ci aspettiamo che le promesse degli anni passati diventino realtà. Chiedo ufficialmente al presidente Musumeci e all’assessore Marco Falcone di ricevere al più presto una delegazione licatese per rimettersi congiuntamente all’opera per rendere operativi i progetti di protezione della costa e di realizzazione di misure infrastrutturali eccezionali, tra cui – conclude Galanti – adeguate pompe di sollevamento, per il quartiere Playa Fondachello».
Le previsioni prevedevano nuove forti precipitazioni intorno alle 14, ma alla fine così non è stato. «Per il momento il cielo regge ma chiaramente i danni ci sono – commenta Galanti a MeridioNews -. Però vorrei sottolineare che non parliamo di fatti eccezionali. La situazione di Licata è nota a tutti: la città è perlopiù sotto il livello del mare e le opere fatte in questi decenni non sono state all’altezza. Spero che stavolta sia la volta buona per affrontare i problemi. Per questo – conclude il sindaco licatese – auspico che presto si organizzi un tavolo tecnico con la Regione».