Alcune associazioni sensibili al tema della ciclomobilità hanno consegnato un elenco di proposte al comandante della polizia municipale di Catania. L'obiettivo è quello di iniziare una concertazione per migliorare il tessuto urbano cittadino, facilitando il rispetto della segnaletica stradale e la mobilità alternativa all'automobile. «L'incontro fa ben sperare nella possibilità di avere una città migliore», afferma uno dei fondatori del movimento etneo #Salvaciclisti Andrea Genovese
Le proposte di Salvaciclisti ai vigili urbani «Istituire un registro delle bici rubate»
«Catania ha troppi problemi dal punto di vista della sistemazione urbana e necessita di un nuovo piano di riqualificazione che tenga conto di una mobilità eco-sostenibile». A parlare all’indomani dell’incontro con il comandante dei vigili urbani del capoluogo etneo è Andrea Genovese, uno dei fondatori del movimento #Salvaciclisti cittadino. L’incontro ha permesso ad un gruppo di associazioni ambientaliste che hanno a cuore il tema della ciclo-mobilità – come Carpooling Catania ed Etna free bike – di segnalare alle forze dell’ordine la necessità di alcuni interventi al fine di migliorare la viabilità. Segnaletica stradale, zone a traffico limitato, furti e piste ciclabili i temi maggiormente discussi.
Migliorare la segnaletica stradale orizzontale e verticale, «fondamentale per chi sta in sella ad una bici – puntualizza Genovese – e ha intorno mezzi in lamiera», creare piste ciclabili facilmente accessibili, aprire le corsie preferenziali alle biciclette, sostituire i parcheggi Sostare con parcheggi di breve durata in alcune zone oppure autorizzarne la fruizione soltanto a mezzi deputati al carico e allo scarico delle merci. Sono questi alcuni dei suggerimenti delle associazioni. Ma ancora vigilare sugli accessi nelle zone a traffico limitato, ripristinando i sistemi di video controllo e applicare i limiti di velocità per i mezzi pubblici e privati in occasione della chiusura al traffico del lungomare di Catania. Tutto al fine di realizzare «una mobilità alternativa all’automobile, salutare, ecologica e quindi migliore», precisa Genovese.
Uno dei punti più dibattuti da #Salvacisti, Carpooling Catania ed Etna free bike è «l’istituzione presso il comando dei vigili urbani di Catania di un registro delle biciclette rubate e la conseguente attuazione di operazioni di controllo nei vari mercatini dove magari vanno a finire subito dopo», spiega Genovese. Gli altri elementi della battaglia degli attivisti – che continua nelle loro pagine web – riguardano l’uso di autovelox anche in città per il controllo dei limiti della velocità e per rilevare infrazioni al codice della strada anche in zone critiche come – fanno un esempio su tutti – via Plebiscito. E ancora l’acquisto e l’utilizzo biciclette a pedalata assistita da parte dei vigili in servizio su strada al posto delle automobili, e la possibilità di ottenere dal Comune di Catania l’assegnazione delle biciclette acquistate con fondi europei per gli alunni delle scuole superiori, ormai deteriorate per il mancato utilizzo.
«Il comandante dei vigili urbani Pietro Belfiore si è mostrato disponibile ed aperto al dialogo, ci saranno altri incontri per fare il punto della situazione e tutto ciò fa ben sperare nella possibilità di avere una città migliore», conclude Genovese.