Lavoro, pronti i licenziamenti per 1800 ex sportellisti

PROTOCOLLO D’INTESA CON MINISTERO DEL LAVORO E ITALIA LACVORO PER GESTIRE LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO. TAGLIATI CON OGNI PROBABILITA’ ENTI FORMATIVI E LAVORATORI. IL GOVERNO METTEREBBE A SEGNO UN ALTRO RISULTATO VERSO LA DEGENERAZIONE SOCIALE IN SICILIA.

Segnato il destino di circa mille e 800 operatori degli ex Sportelli multifunzionale, in atto impiegati presso il Ciapi attraverso il progetto “Spartacus”E’ stata affidata, infatti, alla Società “Italia Lavoro Spa” il coordinamento della attività di attuazione degli obiettivi fissati dal Protocollo tra il ministero del Lavoro e delle politiche sociali e la Regione siciliana. 

Ripiomba nell’emergenza sociale il settore ancor prima della scadenza prevista alla fine dei sei mesi di attività presso l’ente formativo strumentale della Regione siciliana. Alla fine del periodo di attività progettuale il personale potrebbe ritrovarsi con un pugno di mosche. Il Governo regionale getta la maschera ed impietrisce il mondo della Formazione professionale. Avrebbe già deciso, difatti, di voltare pagina e chiudere definitivamente l’esperienza in Sicilia dell’affidamento agli enti formativi specializzati nel settore delle politiche attive del lavoro.
A siglare il 3 dicembre scorso l’intesa, per parte regionale, è stata l’assessore al Lavoro, Ester Bonafede. Il protocollo prevederebbe la governance della programmazione delle misure a Roma presso il Ministero del Lavoro, mentre la Regione siciliana dovrebbe riprogrammare il Piano operativo regionale.
Obiettivo dell’accordo: coadiuvare l’azione del governo per la promozione dell’occupazione, in particolare giovanile, ottimizzando contemporaneamente la qualità ed il livello della spesa dei Fondi strutturali relativi al periodo 2007/2013. Non solo. Il documento conterrebbe anche l’impegno delle parti firmatarie a valutare, alla luce dell’esperienza che verrebbe fuori dalle attività disciplinate dal Protocollo, la prosecuzione della azioni operative attraverso la struttura di governance, coordinata proprio da “Italia Lavoro Spa”.

Il Governo regionale pare non smentirsi mai, dietro ogni promessa ci sarebbe sempre una fregatura. Sono ancora freschi, nella mente degli operatori del settore, gli impegni assunti dal presidente Rosario Crocetta per ‘ridisegnare’ un nuovo modello operativo nella gestione dei Servizi formativi e delle politiche attive del lavoro, salvaguardando i livelli occupazionali e valorizzando le professionalità acquisite dagli enti virtuosi e le conoscenze maturate in circa tredici anni di servizio erogato nel mercato del lavoro. Altra promessa contraddetta dai fatti. Resta la rabbia per i tanti lavoratori che hanno sperato in una ricollocazione certa per il futuro dopo l’esperienza al Ciapi di Priolo.

Quale l’effetto della scelta di Crocetta & C.? L’avvio dei procedimenti di licenziamento collettivo che gli enti formativi, già titolari di sportelli multifunzionali e del rapporto di lavoro con i citati mille e 800 operatori, si appresterebbero ad attuare in applicazione degli articoli 4 e 24 della legge 23 luglio 1991, n.223. Lettere di licenziamento che partirebbero entro fine gennaio per il preavviso di licenziamento previsto dal Contratto collettivo di lavoro.
Un vero e proprio terremoto si starebbe abbattendo nel settore della formazione professionale già falcidiato da licenziamenti, revoche dell’accreditamento a diversi enti formativi, taglio del dieci per cento del finanziamento della seconda annualità dell’Avviso 20/2011 rispetto alala prima edizione delle attività formative. Una sorta di fuoco incrociato che starebbe annientando l’occasione di lavoro e la stabilità dei livelli occupazionali. Il tutto in aperta violazione delle norme regionali.

Si prepara un periodo pasquale amaro per i lavoratori impegnati in atto al Ciapi col progetto “Spartacus”. Il licenziamento potrebbe sostituirsi alla prospettiva di lavoro che più volte l’assessore al Lavoro, Ester Bonafede, e la dottoressa Anna Rosa Corsello, avevano assicurato. Il Governo scopre le carte e traccia la prospettiva che non raccoglie le aspettative dei lavoratori, traditi da parole e chiacchiere che hanno nascosto il reale proposito dell’esecutivo e dei partiti di maggioranza che ne sostengono l’azione politica.
Presuntuoso e sfacciato, il Governo ha accontentato tutti, firmando e sottoscrivendo con sindacati e associazioni degli enti ogni accordo per poi cestinare le intese come carta straccia.


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