Da qualche tempo a questa parte l'assessore regionale alla sanità - o alla salute -massimo russo, non perde occasione per autoincensarsi. Erede del piano di rientro dell'ex assessore roberto lagalla, del quale si è abusivamente preso i meriti, e non ricevendo più complimenti da nessuno - visto lo sfascio della sanità pubblica siciliana che esemplifica e sintetizza l'azione 'riformatrice' e lo 'stile' del governo lombardo - l'assessore russo ha deciso di complimentarsi con se stesso. Si tratta di un meccanismo psicologico noto come 'medicina politica difensiva': tutti dicono che sono un disastro e io dico che sono bravo. . .
L’assessore Russo ha deciso: “Sono bravo”
Da qualche tempo a questa parte l’assessore regionale alla Sanità – o alla Salute -Massimo Russo, non perde occasione per autoincensarsi. Erede del piano di rientro dell’ex assessore Roberto Lagalla, del quale si è abusivamente preso i meriti, e non ricevendo più complimenti da nessuno – visto lo sfascio della sanità pubblica siciliana che esemplifica e sintetizza l’azione ‘riformatrice’ e lo ‘stile’ del governo Lombardo – l’assessore Russo ha deciso di complimentarsi con se stesso. Si tratta di un meccanismo psicologico noto come ‘medicina politica difensiva’: tutti dicono che sono un disastro e io dico che sono bravo…
La fuga dalla realtà dell’assessore Russo non è durata molto. A riportarlo su questa terra – la Sicilia – pensa la capogruppo dell’Udc all’Ars, Giulia Adamo. Le dichiarazioni dell’assessore Massimo Russo sullo stato di salute della Sanità in Sicilia – dice la Adamo – oltre a scontrarsi con una realtà fatta di carenze e scelte poco chiare, ci disorientano non poco soprattutto se messe a confronto con la relazione sulla situazione economica della provincia di Palermo presentata ieri alla Camera di Commercio. Relazione cui fa riferimento lo stesso Russo.
Se è vero che da un lato – prosegue Adamo – la relazione dà atto che le misure del Piano di rientro, peraltro redatto e sottoscritto da Lagalla, hanno permesso di ridurre gradatamente il deficit del sistema sanitario regionale, dall’altro la stessa relazione evidenzia gli elementi che riducono il livello di efficienza/efficacia del sistema, ovvero l’eccedenza di personale medico rispetto a quello infermieristico, le carenze della rete dei servizi territoriali, l’alto tasso di inappropriatezza dei ricoveri, la lunghezza delle liste di attesa presso le strutture pubbliche, l’elevata incidenza dei costi dei servizi non sanitari esternalizzati e l’anomalia dell’intramoenia extramuraria. Di queste criticità l’assessore ne prenda atto”.
“Diffondere comunicati dal sapore propagandistico solo su una parte della realtà – conclude Giulia Adamo – significa distorcerla. Abbiamo sostenuto il percorso per una seria riforma della Sanità e continueremo a farlo anche all’opposizione ma sempre in nome di quella trasparenza e innovazione che l’Udc intende difendere in ogni modo.