PESANTE LA DENUNCIA DI UN’AZIENDA STORICA CHE OPERA NEL SETTORE DELLE ACQUE MINERALI. ANCORA PIU’ PESANTI LE ACCUSE LANCIATE DALL’AMMINISTRATORE DELEGATO, GIUSEPPE SPALLINA
Il comunicato è pesante come un macigno e si apre ipotizzando “reati”: “LAcqua Geraci chiede alla Procura della Repubblica di Palermo di accertare eventuali reati dei funzionari regionali che non concludono i procedimenti di proroga trentennale e potenziamento della propria concessione dopo avere acquisito tutti i pareri favorevoli grazie ad attività istruttorie iniziate nel 1992”.
“Azienda si ritiene vittima di “ingiuste condotte discriminatorie, perché la burocrazia gestisce in maniera abnorne i suoi procedimenti, mentre tutte le altre imprese del settore hanno ottenuto concessioni, antiche e recenti, con portate medie di decine di litri al secondo e il loro potenziamento. A tutto ciò oggi si aggiunge che non sono prese in considerazione neanche le soluzioni concertate, dopo numerose riunioni e ampi dibattiti, dagli Uffici competenti”.
“Nel 2013 – prosegue il comunicato – lallora dirigente generale del dipartimento dellEnergia, Maurizio Pirillo, aveva indicato una soluzione che garantiva il fabbisogno idropotabile del Comune di Geraci Siculo e le legittime esigenze dellAzienda. Nonostante ciò il procedimento non viene concluso da alcuni funzionari che avevano approvato la proposta del dottor Pirillo”.
“Tutto ciò – si legge sempre nel comunicato della società Acqua Geraci – anche se lazienda ha fornito tutti gli atti ed i pareri necessari di tutti gli Enti interessati che naturalmente sono tutti positivi.
Siamo addirittura accusati da alcuni funzionari regionali – afferma lamministratore dellAcqua Geraci, Giuseppe Spallina – di non volerci accordare. Mi chiedo su cosa, visto che le nostre pratiche sono sempre state bloccate con cavilli burocratici e lunica volta che siamo stati chiamati seriamente ad un tavolo, dove erano presenti tutti i funzionari degli uffici competenti, abbiamo accettato la proposta dellallora assessore Nicolò Marino, rappresentato dal dottor Pirillo”.
“Dopo 22 anni – aggiunge l’amministratore delegato – ancora non riesco a capire cosa devo fare per ottenere quello che penso spetti ad una azienda seria che vuole lavorare ed investire in questo territorio. Pertanto invito la Procura della Repubblica di Palermo a compiere urgenti indagini ed adottare conseguenti provvedimenti di propria competenza prima della scadenza della nostra concessione che avverrà nel prossimo mese di novembre.
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