Il deputato sceglie la linea governativa e non quella del suo segretario. Intanto roberto di mauro chiede di dare precedenza alle mozioni di censura e non all'elezione del vice presidente dell'ars
L’accorato appello di Vullo: “Il PD sia unito nel respingere la mozione Scilabra”
IL DEPUTATO SCEGLIE LA LINEA GOVERNATIVA E NON QUELLA DEL SUO SEGRETARIO. INTANTO ROBERTO DI MAURO CHIEDE DI DARE PRECEDENZA ALLE MOZIONI DI CENSURA E NON ALL’ELEZIONE DEL VICE PRESIDENTE DELL’ARS
Governo Crocetta ancora col fiato sospeso. La bomba della mozione di censura nei confronti dell’assessore alla Formazione, Nelli Scilabra, è tutt’altro che dissinnescata.
Nonostante il rinvio deciso qualche giorno fa dalla conferenza dei capigruppo, e nonostante le dichiarazioni dell’assessore in conferenza stampa stamattina (ve ne abbiamo dato notizia qua) infatti, i partiti non sembrano avere cambiato idea sulla questione. Uno, in particolare. O meglio, una parte consistente di quel partito che può essere decisivo al momento del voto.
Parliamo, ovviamente dell’ala cuperliana del PD, con in testa il segretario regionale, Fausto Raciti, che di salvare la ‘soldatessa Nelli’, a quanto pare, non ne vuole proprio sapere. Da qui, l’acccorato appello di Gianfranco Vullo, che invece di sguire la linea del segretario del suo partito, si allinea sul fronte Crocetta- Scilabra:
“Ci sono sia i tempi che le possibilita’ reali affinche’ il Partito democratico valuti nella sua interezza che la mozione di censura nei confronti dell’assessore Scilabra debba essere respinta con una posizione unanime del gruppo- dice il deputato. Che aggiunge:
“Il ddl di riforma della legge 24 sulla formazione e’ una premessa concreta per chiudere con i disastri del passato e i disagi del presente. Bisogna arrivare in aula con una posizione di sostegno convinto al presidente Crocetta. Subito dopo il governatore- chiosa Vullo- potra’ valutare l’esigenza da piu’ parti espressa, all’interno della maggioranza, di giungere al varo di un governo piu’ marcatamente politico”.
Insomma Vullo, a differenza dei sindacati- dalla Cisl alla Uil che ha proclamato uno sciopero per il 22 Ottobre- che si sono detti del tutto scettici dinnanzi ai nuovi annunci della Scilabra, ripone la sua fede nell’operato del ‘soldato Nelli e del generale Crocetta’.
La fede è fede e non si discute.
Intanto, però, la mozione va calendarizzata. Su questo punto interviene Roberto Di Mauro, presidente del Gruppo parlamentare del Partito dei Siciliani-Mpa:
“Finalmente martedì prossimo si chiuderà la grave ingiustizia di cui è stato vittima il collega Pippo Gennuso, che potrà a pieno titolo tornare ad occupare lo scranno di Sala d’Ercole, che i cittadini gli hanno attribuito. Si sana così una ferita nel funzionamento democratico dell’Assemblea e si pone fine ad ogni pretesto per non rendere operativo al 100% il Parlamento regionale”.
Come si ricorderà, infatti, era stato proprio il mancato insediamento dei deputati eletti a Siracusa, a fornire l’alibi per il rinvio delle mozioni.
“Per quanto riguarda la prosecuzione dei lavori, è evidente – afferma Di Mauro – che di fronte alle mozioni di censura individuale contro alcuni Assessori e l’annunciata mozione di sfiducia al Presidente che sarà illustrata il 21, è necessaria una revisione del calendario d’Aula, rimandando l’elezione del Vice-Presidente che ovviamente è un
atto secondario rispetto alla rilevanza politica dei primi due.”