«Noi abbiamo organizzato tutti gli eventi degli ultimi dieci anni di tutti i partiti politici da destra a sinistra». E non poteva certo mancare la kermesse della Lega nel curriculum della Expo Srl, la società che si che si occupa di promozione, organizzazione e gestione di eventi di cui – stando anche alle informazioni sul loro stesso sito – founder e Ceo è l’assessora ai Grandi eventi del Comune di Catania Barbara Mirabella. «Io non sono più amministratrice della società – risponde contattata al telefono da MeridioNews – da prima dell’estate, dalla fine del lockdown. Adesso segue tutto mio fratello (Marco Mirabella che, sul sito, risulta responsabile dell’area business, ndr)». Di certo, l’assessora è rimasta amministratrice unica e rappresentante legale dell’azienda fino a metà giugno scorso. Quando MeridioNews aveva verificato, dopo avere ricevuto la notizia che, a novembre, Mirabella dovrà comparire in tribunale per rispondere dell’accusa di diffamazione.
La gestione della tre giorni di eventi del Carroccio nei locali della Nuova dogana è nelle mani della Èxpo Srl, anche se in nessun posto ce n’è traccia. «La segue mio fratello – puntualizza Mirabella – perché è la persona che, dopo di me, ha più esperienza». Eppure l’abitudine sembra dura a morire e nei discorsi di Mirabella, quando le si chiede di un disservizio con il wifi, scappa un altro “noi”: «La location non è di nostra proprietà, quindi, sui servizi interni non so dirle». Un lapsus linguistico che rischia di tradire un senso di appartenenza non ancora sopito. E noi glielo facciamo notare. «La società – risponde l’assessora – l’ho creata che ero ragazzina e, quindi, quando vedo che ritorna a lavorare dopo tanti mesi di chiusura mi fa piacere». Per fugare ogni dubbio, Mirabella dichiara subito a MeridioNews di avere fatto anche un salto alla convention in mattinata. «Sono passata a salutare perché il collega Fabio Cantarella (assessore leghista all’Ambiente e alla Sicurezza, ndr) mi ha invitata e sono stata felice di andare, mi ha pure offerto un caffè verso le 11».
L’ipotesi di un conflitto di interesse dell’assessora ai Grandi Eventi e, allo stesso tempo, amministratrice di una società che organizza grandi eventi era venuta fuori già all’indomani della sua nomina. «Io non ho mai lavorato per il Comune di Catania in 22 anni – ci tiene a precisare Mirabella – tanto che non c’è un atto nei confronti della società nemmeno di quando ero una giovane ragazza». A più di due anni dalla nomina in giunta da parte del sindaco – ora sospeso dopo la condanna per peculato – Salvo Pogliese, adesso sarebbe arrivato il passo indietro. Almeno sulle carte. «Ho fatto una scelta per non mettere in imbarazzo nessuno e perché sono impegnata per il Comune. Una scelta – aggiunge – che continuo a fare per Salvo Pogliese che resta, comunque, il segretario regionale di Fratelli d’Italia. Non ho la tessera di nessun partito – conclude Mirabella – ma sono collegata a lui, sono sua amica da più di 30 anni e rappresento lui al cento per cento».
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