Operatori, autisti e tecnici della società partecipata del Comune di Catania che si occupa di manutenzioni non si sentono tutelati. In ballo c'è anche un passaggio di consegne a Sostare per un servizio. «Ancora nulla di ufficiale», risponde Luca Blasi a MeridioNews
La protesta per gli stipendi dei lavoratori Multiservizi «Ci pagano ogni due mesi, non si può andare avanti»
Rabbia e rassegnazione appaiono evidenti incrociando lo sguardo dei lavoratori della Multiservizi spa, la società partecipata del Comune di Catania che si occupa di manutenzioni.
Operatori, autisti e tecnici non si sentono tutelati dall’amministrazione Pogliese. «Ci pagano una volta ogni due mesi, non si può andare avanti in questo modo», lamenta a MeridioNews uno dei dipendenti – una trentina in tutto – che in mattinata si sono riuniti in un’assemblea pubblica in piazza Università.
Nel mirino dei dipendenti c’è, da una parte, il presidente Massimo Lombardo e, dall’altra, «il taglio di 500 euro operato dal Comune dallo
scorso gennaio per l’eliminazione del servizio notturno di segnaletica
orizzontale», spiegano i dipendenti.
A sostegno del presidio, che si ripete una volta al mese, c’è anche Biagio Fragapane, il segretario provinciale Asal
(l’associazione sindacale autonoma lavoratori). «I lavoratori non
sanno nemmeno quando prenderanno lo stipendio – sottolinea il sindacalista – non hanno certezze da parte dell’azienda. Una difficoltà che, ai tempi del Covid-19, non fa che peggiorare». Intanto, proprio durante la pandemia, 380 lavoratori sono finiti in cassa integrazione.
«Di questi – spiega Fragapane – cinquanta non hanno ancora percepito nessun sussidio».
Tra rabbia e disillusione, la protesta continua. Si parla del passaggio del servizio di segnaletica orizzontale
da Multiservizi a Sostare (altra partecipata del Comune che si occupa della gestione delle strisce blu in città). Secondo i lavoratori il trasferimento sarebbe già stato effettuato, ma a
questo non sarebbe seguito alcun transito di lavoratori. «Con l’aggravante – aggiungono i dipendenti – che ci
hanno tagliato 500 euro dalla busta paga per l’espletamento in notturna». In sostanza, dal momento che il
servizio non viene eseguito, i lavoratori non vengono pagati. «Per noi sarebbe stato meglio – proseguono i dipendenti – se
avessero continuato a erogarlo per poi stornarlo al momento della mancata esecuzione».
In ballo ci sarebbero circa venti dipendenti Multiservizi che dovrebbero essere impiegati da Sostare per un
servizio che, al momento, sembra essere attaccato al palo. Il condizionale è d’obbligo perché non sembra
esserci ancora nulla di ufficiale.
A spiegarlo a MeridioNews è il presidente di Sostare Luca Blasi. «È una baggianata – replica alle
lamentele dei lavoratori – la segnaletica orizzontale non è stata ufficialmente trasferita dal Comune a Sostare».
Il presidente Blasi precisa inoltre che «non si tratta di un trasferimento di personale, ma di un
distacco». In pratica, anche quando verranno impiegati dalla società che si occupa della
gestione degli stalli a pagamento in città, i lavoratori rimarranno alle dipendenze e sotto la direzione di Multiservizi.
«Gli stipendi – sottolinea Blasi – verranno comunque erogati da Multiservizi e poi rimborsati da Sostare».
Anche perché, trattandosi di società pubblica «non possiamo procedere ad assunzioni se non nel rispetto
di una rigida procedura prevista dalla legge», afferma Blasi.
Al di là delle questioni burocratiche i dipendenti in protesta credono che la manovra per sgravare il carico di
lavoro a Multiservizi «non sia stata ancora ufficializzata per controversie tra i tre soggetti coinvolti:
Comune e le due partecipate». Ma Blasi assicura: «Potrei dire che il servizio mi verrà assegnato entro i
prossimi 15 giorni, ma non ne ho la certezza. Comunque, sicuramente tutto verrà risolto a stretto giro».