Enrico Galiano ha annunciato la pubblicazione del suo nuovo romanzo illustrato: «Guardate sempre dentro le parole, ci troverete tutto quello che state cercando». Se all'improvviso cominciassero a sparire le parole, il mondo se ne accorgerebbe?
La missione de La società segreta dei salvaparole
Enrico Galiano, ideatore del movimento dei #poeteppisti e della webserie Cose da prof, personaggio ormai noto nel mondo dell’editoria, annuncia su Facebook la pubblicazione di un nuovo romanzo illustrato, edito non più Garzanti, ma Salani: La società segreta dei salvaparole. Il testo, disponibile nelle librerie già a partire dal 21 aprile, deve la sua nascita a un singolo quesito: se all’improvviso cominciassero a sparire le parole, il mondo se ne accorgerebbe? Forse.
Chiaro, se a scomparire sono termini come marmitta o iconoclasta, a nessuno importa granché. Eppure, quando ad andarsene sono parole come amicizia e amore, il problema deve giocoforza essere preso in considerazione. Senza quei concetti, la vita delle persone si svuota, il mondo perde di significato, non è più lo stesso. Consapevolezza che Samu, Nico e Rachele non possono accettare. Per rimettere a posto le cose, i tre dovranno sconfiggere Rabishu; riunire la Società Segreta dei Salvaparole, scovarne i membri, e portare a termine la loro missione.
«Giuro di difendere le parole a ogni costo.
Giuro di difenderne soprattutto tre: amicizia, onore, coraggio.
Giuro di aiutare le amiche e gli amici in difficoltà.
Giuro di non tradire mai un compagno o una compagna.
Giuro di non tradire mai me stesso o me stessa.
Giuro di essere sempre lo specchio delle mie parole.
Giuro di credere sempre che il mondo possa essere un posto migliore».
Dopo Eppure cadiamo felici (2017), Tutta la vita che vuoi (2018), Più forte di ogni addio (2019), L’arte di sbagliare alla grande (2020) e Dormi stanotte sul mio cuore (sempre 2020), Galiano torna a sorprenderci con una prosa limpida e scorrevole, una trama semplice e meravigliosamente orchestrata, pensata sì per i giovanissimi, ma apprezzabile anche da un pubblico adulto.
Riconoscibile (e gradito) il riferimento al mago Linguaggio dell’apologo di Cecilia e Gino Strada, a pochi mesi dalla scomparsa del fondatore di Emergency. Un testo piacevole e ricco di risonanze, dedicato a chi non ha ancora smesso di sentirsi bambino. E di credere. Di credere che la differenza è questione di ideali. Che le parole, quando non salvano il mondo, smuovono gli animi. «Guardate sempre dentro le parole, ci troverete tutto quello che state cercando».