In commissione bilancio dell'ars, stamattina è successo il patatrac. Il tema è quello del disegno di legge del governo che prevede un mutuo con la cassa depositi e prestiti da un miliardo di euro, che, in teoria, dovrebbe essere destinato alle imprese che vantano crediti con la pubblica amministrazione. Ma quali imprese? come è possibile che una regione finanziariamente inguaiata come la nostra, pensi ad un indebitamento ulteriore? questi soldi andrebbero veramente a ridare fiato all'economia siciliana, quindi alle pmi che aspettano da anni i pagamenti dovuti?
La farsa del mutuo da 1 miliardo per le imprese: Bianchi non fornisce né i nomi né i documenti
In Commissione Bilancio dell’Ars, stamattina è successo il patatrac. Il tema è quello del disegno di legge del Governo che prevede un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti da un miliardo di euro, che, in teoria, dovrebbe essere destinato alle imprese che vantano crediti con la pubblica amministrazione. Ma quali imprese? Come è possibile che una Regione finanziariamente inguaiata come la nostra, pensi ad un indebitamento ulteriore? Questi soldi andrebbero veramente a ridare fiato all’economia siciliana, quindi alle pmi che aspettano da anni i pagamenti dovuti?
Interrogativi e dubbi che abbiamo sollevato la scorsa settimana e che in Commissione sono stati espressi da Giorgio Ciaccio del Movimento 5 Stelle e da Vincenzo Vinciullo del Pdl. Dal canto suo, l’assessore regionale all’Economia, Luca Bianchi, aveva precisato che si tratta per lo più di risorse da destinare alle imprese che vantano crediti verso le aziende sanitarie. Bene. Quali? Questa la domanda dei due deputati che si sono impegnati a fare chiarezza su un’operazione alquanto dubbia.
Bianchi quindi aveva garantito che stamattina avrebbe portato all’Ars se non i nomi precisi (ha posto un problema di privacy che secondo noi non esiste trattandosi di soldi pubblici) la certificazione di questi debiti firmata da tutti i commissari, direttori amministrativi e sanitari delle stesse Asp e la territorializzazione delle imprese coinvolte:
“I pagamenti, una volta accertato che si tratta di debiti con fornitori delle Asp siciliane, dovranno essere effettuati con fatture cronologiche che verranno verificate dalla Commissione Bilancio e Finanze e messe a disposizione della stampa per informare i cittadini siciliani, visto che, alla fine, questi 946 milioni di euro li pagheranno loro, con le tasse aveva detto Vinciullo. E ancora: importante capire se andranno alle imprese siciliane, che sicuramente sono le più bisognose.
Invece niente. L’inviato speciale della Capitale, stamattina si è presentato in Commissione Bilancio a mani vuote.
Da qui la protesta dei deputati che promettono battaglia.
Ancora una volta, l’assessore Bianchi avrà pensato che i siciliani hanno l’anello al naso. E che si sarebbero bevuti le sue storielle accollandosi un ulteriore debito per soddisfare chissà quali gruppi imprenditoriali…
Ancora una volta si è sbagliato…
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