Una selezione internazionale di spumanti per salutare il 2020 e anche qualche consiglio di Luciano Ferlito per degli originali cocktail da fare in casa per non rinunciare a un brindisi per accogliere il nuovo anno
La drink parade per festeggiare con il botto
E anche se quest’anno i brindisi saranno fra pochi familiari e due amici intimi, una bollicina è sempre una carezza briosa che lenisce affanni e dispiaceri, trasportandoci nella comfort zone dove i pensieri volano via. Se da una parte la sommellerie indica che è buona norma aprire una bottiglia di champagne o spumante senza far rumore, dall’altra rassicuriamo che è proprio per le grandi occasioni che è consentito festeggiare con il botto.
Quindi, quale migliore occasione per provare una buona selezione internazionale di bollicine per rendere speciale questo periodo senza portarla a mala cumpassa (in italiano sarebbe brutta figura) con i vostri amici intenditori o con chiunque la condivida con voi? Infine, vi suggeriamo quello che non leggerete altrove alla voce Bollicine delle feste, Spumanti di Natale o Quale champagne per il menù di Capodanno. Ovvero miscelare le bollicine per realizzare dei semplici ma gradevoli drink nel tentativo di ricreare, fra le mura domestiche, la stessa atmosfera di socialità e convivialità che trovate in quel cocktail bar che tanto amate e che vi fa sentire a casa.
Selezione di bottiglie
“Non è Champagne se non è della della Champagne”
Iniziamo col proporvi uno spumante che, più che un vino, è un vero e proprio mito.
Non esiste altro territorio al mondo dove il gesso sia un elemento così importante da influenzare l’unicità, la verticalità, la persistenza e la fragranza di questa tipologia di vini.
Egly Ouriet
Per gli appassionati del genere Egly Ouriet sarà probabilmente già un nome noto. Ad Ambonnay nella zona meglio vocata in Champagne, per il Pinot Noir la maison è nota per il dosage abbastanza basso e per la complessità gusto-olfattiva delle diverse etichette, non rilasciate prima dei due anni. Egly Ouriet è fra le poche cantine che produce uno Champagne da Pinot Meunier in purezza, il Brut Premier Cru “Les Vignes de Vrigny” (36 mesi sui lieviti), caratterizzato da sentori che spaziano dalle spezie alle erbe aromatiche. Prezzo 75 euro.
Fra i grandi classici il Brut Grand Cru ‘Tradition’ Egly Ouriet (40 mesi sui lieviti) blend di Pinot Noir 70% e Chardonnay 30%, dove frutta candida ed esotica incontrano la fragranza dei profumi che richiama la crosta di pane. Prezzo 80 euro ca.
Bruno Paillard
Nel cuore della Champagne, a Reims, Bruno Paillard nacque già nel mondo del vino.Oggi con la figlia Alice promuove una viticoltura all’insegna di un rigido rispetto del terroir, animato fortemente da biodiversità e sostenibilità. L’idea di vendere la sua auto, ancora giovanissima, per utilizzare il ricavato delle vendita come base per la sua attuale azienda, possiamo dire che si è rivelata lungimirante. Le sue etichette sono commercializzate in circa 30 Paesi nel mondo. Agrumi, fiori bianchi e l’inconfondibile cremosità al palato, caratterizzano il Blanc de Blancs Grand Cru Extra Brut (48 mesi sui lieviti). Blanc de Blancs significa che è stato prodotto esclusivamente da uve Chardonnay. In questo caso provenienti dalla zona più vocata della Champagne per la bacca bianca più amata al mondo, la Cote des Blancs. Prezzo 80 euro.
L’eleganza del Pinot nero, con le sue sfumature di piccola frutta rossa e la sua scattante agilità al palato, incontra una piccola percentuale di Chardonnay per dare vita al Rosé Brut ‘Première Cuvée’ (36 mesi sui lieviti). Una raffinata bollicina per iniziare le danze! Prezzo circa 60 euro. Lo Champagne è della Champagne ma, in Francia e nel mondo, esistono altri territori vocati agli spumanti metodo champenoise (o come diciamo più frequentemente in Italia per indicare i rifermentati in bottiglia, metodo classico). È il caso dell’Alsazia, terra di confine con la Germania, conosciuta dagli amanti delle bollicine per i suoi Cremant d’Alsace. Willm è fra le aziende più note e propone un’etichetta con un ottimo rapporto qualità-prezzo, circa 17 euro. Da uve pinot bianco, pinot grigio, auxerrois, il Cremant d’Alsace Willm è uno spumante fresco e dalle note di frutta a polpa bianca, mela e pera. Disponibile anche nella sua versione rosé, leggermente più strutturato, da uve pinot nero. Una proposta cheap and chic anche per un regalo last minute.
Anche dalla lontana Germania possono arrivare proposte interessanti che non ti aspetti, come lo spumante Riesling Brut “Sekt Brut” della Weingut P.J. Kühn, un vino che sfida anche il tempo. A naso riesce a coniugare i sentori varietali di idrocarburo, tipici del vitigno, a un bouquet di frutta esotica. La tipica vena acidula si incontra, in un gioco d’equilibrio, con una morbida cremosità. Una bollicina fuori dagli schemi, per molti ma non per tutti. Prezzo 30 euro.
Non mancano le etichette: Made in Italy! In Franciacorta si fa strada, fra i più blasonati e storici viticoltori, Nicola Gatta. Produttore ribelle che, per dare massima espressività e personalità ai suoi spumanti ha scelto, di non aderire al consorzio. Uno spirito libero che esprime la sua solare verve in quelle bollicine raffinatamente esuberanti a base pinot nero e chardonnay. Bottiglie dal carattere deciso vengono prodotte sotto il cielo di Gussago, in provincia di Brescia. Gatta traduce i mesi di affinamento in lune, seguendo la filosofia biodinamica. Scegliere tra le diverse etichette è molto difficile, ma tra le più vibranti ed espressive, si può classificare il Blanc de Noirs Nature “70 Lune” che si destreggia fra note di pasticceria e frutta secca per un sorso piacevolmente persistente. Prezzo 35 euro.
Chardonnay e Pinot Nero sono protagonisti in Alto Adige, seppur in vesti assolutamente diverse, nello spumante Metodo Classico Extra Brut Riserva “1919” 2014 – di Kettmeir. Il suo lungo affinamento sui lieviti, 60 mesi, offre struttura, e una fragranza gusto-olfattiva di notevole complessità che sprigiona l’elegante potenza dei vini d’alta quota. Affascinanti note di evoluzione da apprezzare sorso dopo sorso in una bollicina da intenditori difficile da dimenticare.
Prezzo 40 euro ca.
Fra i vostri commensali ci sarà un vegano? Stupitelo con lo spumante Brut Contadino di Ciro Picariello prodotto con uve Fiano. Dalla splendida Campania, esattamente da Avellino, uno dei grandi vitigni a bacca bianca d’Italia si mostra in questa versione briosa, genuina, e di grande impatto. Floreale e agrumato, dal sorso freschissimo quanto croccante Brut Contadino è coinvolgente nella sua solare vivacità. Prezzo 25 euro.
Spumanti dell’Etna
Sul palcoscenico enoico, le bollicine del vulcano sono ormai una certezza. Incontrando trasversalmente il più ampio pubblico, risponde alla vibrante energia di questo territorio, gli Spumanti dell’Etna mostrano un trend di vendita sempre maggiore. Per questa ragione, ecco un piccolo podio conquistato tra tre etichette degne di nota. Sul versante Nord del Vulcano Terrazze dell’Etna non può non essere menzionata per il suo Brut rosè 50 mesi 2016, vera e propria punta di diamante dell’azienda. La magia del Pinot Nero e una piccola percentuale di Nerello Mascalese danno vita a uno degli spumanti più interessanti prodotti sul Vulcano. Una bollicina brillante, dal colore ammaliante, in cui freschezza, struttura, e complessità rivelano un sorso perfettamente corrispondente al suo bouquet minerale e di frutta rossa. Melograno, lampone, fragola di bosco accompagnano cenni fumè e una leggera tostatura. Avvolgente al palato nella sua cremosità, coinvolgente per la sua elegante personalità. Prezzo 35 euro.
Nuzzella, piccola e interessante realtà a Piedimonte etneo, propone un Blanc de Noir Etna Doc prodotto con uve di Nerello Mascalese. Con il suo dosaggio molto basso e i suoi 20 mesi di affinamento sui lieviti, è un vino in cui l’espressività del Nerello Mascalese non viene snaturata dal processo di spumantizzazione. Interessante nella sua sapidità e nella sua chiusura leggermente tostata, ottimo primo approccio alle bollicine del vulcano. Prezzo 35 euro.
Anche una delle pietre miliari della viticoltura etnea come Cottanera non ha resistito al fascino delle bollicine. Il loro spumante metodo classico Etna Doc 2013 vibra con eleganti nuance di agrumi, fiori, e piacevoli note di crosta di pane. Il suo lungo affinamento sui lieviti, 40 mesi, e un successivo anno in bottiglia consegna una entusiasmante complessità.
Energico al sorso, cremoso e fresco, esprime in maniera magistrale l’idea di spumante dell’Etna. Prezzo 45 euro.
Per concludere ecco una selezione di drink pensati e creati da Luciano Ferlito. Adesso è arrivato il momento di cimentarsi dietro al piano bar di casa con uno degli spumanti suggeriti. Si consiglia l’utilizzo di un tumbler alto, un tipo di bicchiere di forma cilindrica che si presta alla preparazione dei long drink che vi proponiamo qui di seguito, uno shaker e del buon ghiaccio per mantenere i cocktail a giusta temperatura.
#1
3 cl Calvados
4 cl di succo di mela chiaro
Foglie di menta
Ghiaccio
Top di bollicina
#2
6 cl di succo cranberry o succo di melograno fresco
Top di bollicina
#3
Succo fresco di mandarino 6 cl
Gocce di angostura
Top di bollicina
#4
3 cl Vodka
Gocce di tabasco
Succo di mezzo limone
Acqua di governo di un ostrica
Scekerare e colmare con top di bollicine
Alessia Zuppelli, da social media manager a sommelier iscritta alla Fondazione Italiana Sommelier-Sicilia, la sua missione rimane sempre la stessa: comunicare, anche attraverso un calice di vino.