Sono arrivati nelle metropolitane italiane i distributori automatici di libri e i Juke-Box Letterari
La cultura a portata di dispenser
Dopo i distributori
automatici di bibite e merendine, persino di latte appena munto, sono
comparsi nelle stazioni metropolitane di Milano distributori dal
contenuto più intellettuale: i libri. Si chiamano Time Book
e offrono una scelta di 28 libri, best seller come Gomorra di Roberto
Saviano, Mille splendidi soli di Khaled Hosseini, i gialli di Andrea
Camilleri, ma anche classici come Il gabbiano Jonathan Livingston di
Richard Bach e Il Piccolo Principe. Il prezzo medio di ogni libro
è di 13 euro, con sconto del 10% sul prezzo; con questo
nuovo tipo di distributori, quindi si abbattono in parte i
costi della distribuzione. L’idea è nata in
Francia, dove da due anni la Maxi-Livres, società editoriale
francese specializzata nella distribuzione di volumi a basso costo, ha
installato Time Book in alcune stazioni della metropolitana che sono
stati molto apprezzati dall’utenza. Le
“macchinette” permettono infatti di acquistare a
soli 2 euro una selezione dei 25 libri più venduti
dall’editore, tra cui il poema omerico l’Odissea e
la raccolta di poesie i Fiori del male di Charles Baudelaire. Ma
esistono anche i Juke-Box Letterari, contenitori-distributori dai quali
possono essere prelevati, questa volta gratuitamente, volumetti firmati
da giovani scrittori esordienti. A partire dal 21 maggio di
quest’anno sono stati installati nelle città di
Milano, Roma, Napoli, Venezia, il 6 novembre scorso a Palermo.
E’ tutto merito di Subway-Letteratura, un concorso
letterario, che da sette anni offre la possibilità a
scrittori e poeti under 35 di vedere pubblicate le proprie opere in
alcune fra le principali città italiane.
Quest’anno sono in circolazione 13 libretti, tutti stampati
su carta riciclata al 100%. Un racconto, un numero di fermate, ogni
racconto corrisponde infatti ad un certo numero di fermate della
metropolitana necessarie alla lettura. Ciascun testo pubblicato
contiene inoltre una prefazione firmata da uno dei membri della Giuria.
L’obiettivo di questo evento letterario è quello
di far conoscere in Italia nuovi autori che attraverso un racconto o
una poesia hanno la possibilità di esprimere il loro talento
e farsi notare da critici e case editrici. Si ha quindi una particolare
attenzione a testi di qualità in un periodo in cui
c’è un continuo proliferare di nuovi scrittori e
non sempre di talento. Acquistare un libro in un distributore
automatico è sicuramente meno costoso che acquistarlo in
libreria, da un’indagine condotta dall’istituto
e-Media è infatti emerso che nel nostro paese i libri sono
più cari di quelli venduti in Francia, Germania e Gran
Bretagna. Inoltre, secondo un’altra indagine, per oltre la
metà degli italiani, esclusi i neonati, la lettura
è un’attività sconosciuta. I tedeschi
leggono molto più di noi, in media ogni mese almeno un
libro, da noi invece si legge un libro all’anno. Di fronte a
questi dati per niente rassicuranti le case editrici si vedono
costrette a cercare nuove soluzioni, sperimentando nuove tecnologie per
spingere la gente a comprare i libri. Ma acquistare un libro da un
distributore diventa in questo modo un atto meccanico: inserisci le
monete o i contanti, premi il bottone ed estrai il libro. Il libro non
è un oggetto qualunque, ogni suo elemento è
scelto con cura, dal tipo di carta all’inchiostro, dal tipo
di rilegatura al colore della copertina. È un piacere
prenderlo in mano, sfogliarlo e sentire il profumo delle pagine, per
non parlare del fatto che tutti prima di scegliere un libro leggono
almeno la sinossi sulla quarta di copertina. Per ora sembra che il
futuro della cultura e non solo sia a portata di dispenser, ma non
speriamoci tanto.