Cerca di controllare le emozioni ma in realtà senza riuscirci. Salvo Pogliese, già sindaco di Catania, apre la tre giorni della “festa del Tricolore” nella sua città. Un ritorno dopo tre anni di assenza a causa della pandemia. Per questo dal palco ricorda il cammino portato avanti, dal partito, durante questo tempo rimasto, per molti, sospeso. Le esperienze in giro per la Sicilia, gli appuntamenti allestiti nei territori e poi la grande vittoria, il 25 settembre, che ha portato il partito di Giorgia Meloni alla guida del Governo nazionale e lui al Senato, dopo che l’esperienza da primo cittadino era stata “congelata” per effetto della legge Severino e degli strascichi giudiziari riguardanti la vicenda delle “spese pazze”.
Pubblicamente mantiene il massimo rigore nell’immagine istituzionale, fa gli onori di casa ma, una volta sceso dal palco, il pensiero continua a portarlo a palazzo degli Elefanti . «Io avrei preferito – ha detto Pogliese – continuare a fare il sindaco ma ciò non è stato possibile. Sono stato l’unico europarlamentare d’Italia che si è dimesso da quella comoda poltrona, con i relativi benefici economici e non solo, per fare il sindaco della propria città in dissesto. Continuo a servire Catania da una prospettiva diversa, da Roma, dal Senato della Repubblica e sto cercando di portare avanti progetti qualificanti per la nostra città di cui sono visceralmente innamorato».
E in vista delle prossime elezioni amministrative, al ruolo che Fratelli d’Italia avrà nella competizione e nella definizione del candidato, Salvo Pogliese precisa: «Noi giocheremo – continua – un ruolo da assoluto protagonista, come è naturale che sia. Fratelli d’Italia rivendica con determinazione questo ruolo per continuare un percorso avviato a Catania. Abbiamo ereditato un buco di bilancio, un dissesto da un miliardo 580milioni di debiti, che certamente non abbiamo determinato. Abbiamo salvato la città dal dissesto e dal disastro grazie al “Salva Catania”, grazie ad un’opera sinergica attuata con il Governo gialloverde. Abbiamo avviato progetti qualificanti sulle tema delle opere infrastrutturali, dell’utilizzo delle risorse europee. Abbiamo rilanciato il turismo nella città. Dopo trent’anni abbiamo avviato una stagione concorsuale con oltre trecento assunti andando a concretizzare uno dei principi cardine della Destra ovvero il merito attraverso il cambio delle regole del gioco; abbiamo assunto finalmente trecento giovani attraverso concorsi per titoli. Abbiamo determinato l’attrattività della città per grandi progetti industriali che daranno occupazione a migliaia di persone. Credo che sia giusto continuare questo percorso con le difficoltà incontrate, in primis, per il dissesto. Fratelli d’Italia ha, al proprio interno, le energie per proseguire l’esperienza amministrativa».
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