Anche il voto di ieri ha confermato la spaccatura interna al Partito democratico con sette deputati su undici che avrebbero votato per Cancelleri. Frutto di un accordo che permetterebbe ai dem di avere in cambio un altro incarico nell'ufficio di presidenza
Il Pd in cerca di un capogruppo sopra le correnti Le cariche restanti all’Ars divise tra tutti i partiti
Un partito in fibrillazione il Pd, che non sa ancora gestire il passaggio da 26 parlamentari della fine della scorsa legislatura agli 11 di questa che sta per iniziare, provato dalla pressione delle correnti interne, le cui prove muscolari ostacolano una serena designazione del presidente del gruppo parlamentare.
Venerdì il boccone amaro dei franchi tiratori che hanno appoggiato Gianfranco Miccichè, oggi sette parlamentari che votano per il Movimento 5 stelle, consegnando una vicepresidenza a Giancarlo Cancelleri. Ed è la prima volta, dai primi anni ’80 che i moderati di sinistra non si aggiudicano una vicepresidenza all’Ars. Una progressiva caduta sembra scompaginare il gruppo di opposizione che deve ora tenere salde le redini per cercare una rimonta e un assetto pacifico, pirma che ordinato.
A questo stanno lavorando Giuseppe Bruno, presidente dell’assemblea regionale del Pd, e il segretario Fausto Raciti che non vogliono rilasciare dichiarazioni, prima delle quali «occorre a tutti i costi un passaggio interno», ma annunciano che una riunione dei dem si terrà nelle prossime ore, probabilmente domani in mattinata, all’ordine del giorno l’indicazione dei componenti nell’ufficio di presidenza, un deputato questore e la designazione di un capogruppo super partes, o meglio sopra le correnti.
In tutto questo un asse con il M5s permetterà mercoledì al Partito democratico di ottenere un deputato questore, mentre gli altri due con molte probabilità spetteranno ai partiti della maggioranza. Anche la maggioranza si trova riunita per stabilire chi andrà ad occupare le due poltrone da deputato questore, in tutto infatti le poltrone da questore sono tre. Maglie piu larghe per i deputati segretari che possono essere piu di quattro, con una deroga al regolamento e il via libera del presidente, per rappresentare tutti i gruppi parlamentari. Forza Italia, Autonomisti e M5s sono gia rappresentati da due vice presidenti e un presidente. Mercoledi sarà il turno di Pd, Udc, Diventerabellissima, Fratelli d’Italia, Misto e Sicilia Futura.