Sulla vicenda il parlamentare dell'ars, marco falcone, si accinge a presentare un'interrogazione. Obbligo formativo: il tar sicilia ha condannato l'ufficio scolastico regionale. Motivo: non ha provveduto a inserire gli insegnati di sostegno
Il paradosso della Formazione in Sicilia: tanti licenziati, ma anche chi ha un doppio contratto…
SULLA VICENDA IL PARLAMENTARE DELL’ARS, MARCO FALCONE, SI ACCINGE A PRESENTARE UN’INTERROGAZIONE. OBBLIGO FORMATIVO: IL TAR SICILIA HA CONDANNATO L’UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE. MOTIVO: NON HA PROVVEDUTO A INSERIRE GLI INSEGNATI DI SOSTEGNO
Entra in scena Nellina e via con altre chiacchiere, altre parole e impegni solenni… ma le soluzioni, quelle che incidono, dove sono? All’incontro di ieri, a Catania, presso la sede della presidenza della Regione di palazzo Eas, tra l’assessore regionale all’Istruzione e la Formazione professionale, Nelli Scilabra, e i rappresemtanti degli gli enti formativi impegnati sull’ IeFp (ex Oif), cioè degli enti impegnati in attività formative rivolte ai minori in obbligo scolastico, si sarebbe visto sempre lo stesso spettacolo privo di colpi di scena. L’ennesima occasione perduta dall’assessore per dire cose sensate.
I ventidue enti, operanti in Sicilia nel citato segmento formativo, hanno presentato una proposta articolata in diversi punti. In sostanza chiedono, e da tempo, l’adeguamento del parametro di finanziamento, lo sblocco dei rendiconti dal 2007 in poi, tempi certi di programmazione e gestione della attività formative, la revisione di alcuni parametri dell’accreditamento, sopratutto con riguardo alla possibilità di assumere figure specialistiche per la docenza nelle attività di pratica. Su questa partita, va rilevato come appaia complicato sottoporre ad un artigiano, figura specialistica, un contratto a tempo determinato essendo titolari di partita IVA. Andrebbe quindi rivista la tipologia di contratto applicabile. E questo anche al fine di evitare che vi siano soggetti con doppi contratti di lavoro.
L’assesore Scilabra ha dato la solita proverbiale disponibilità (di circostanza?) agli enti formativi per un confronto prima della emanazione del bando pubblico a valere sul Fondo sociale europeo per i terzi e quarti anni. Sarà cosi? Sarà in grado questa volta di tradurre le istanze in una programmazione concertata? I dubbi rimangono.
Intanto vi è un’altra realtà che è diversa da quella descritta dal Governo regionale e dalla giovane assessore. In questo momento gli enti non riescono a far fronte agli impegni perché il finanziamento di un corso IeFp di primo e secondo anno è sceso da cento mila euro ad ottantacinque mila per l’effettuazione di mille e 50 ore formative.
Il conto è presto fatto: anche in questo comparto del sistema formativo, il Governo Crocetta ha ridotto l’ossigeno agli enti. Anche gli enti formativi operanti nell’IeFp avrebbere lo ore contate. Conti alla mano, ecco la conferma!
Con quindici mila euro di gestione a stento gli enti formativi possono provvedere alla copertura dei costi di affitto locali e utenze. E questo anche alla luce dell più stringenti norme contenute nel nuovo sistema di accreditamento regionale, che prevede un maggiore investimento in aule, laboratori e attrezzature.
Per il costo relativo al personale, poi, considerata la cifra di 67 mila euro a disposizione, si riesce a coprire il costo dei docenti, circa 48 mia euro per l’erogazione di 1050 ore formative. La rimanente parte del finanziamento dovrebbe garantire però la copertura delle altre figure come il tutor, la segreteria didattica, la direzione e sopratutto i docenti di sostegno.
Sulla necessità della presenza in aula della figura specialistica del docente di sostegno è intervenuta recentemente una sentenza del Tribunale amministrativo regionale per la Sicilia (Tar). La magistratura amministrativa ha condannato l’Ufficio scolastico regionale a risarcire famiglie di minori portatori di handicap in ragione di mille euro al mese. La condanna è arrivata a seguito della mancata garanzia del servizio del docente di sostegno in aula.
Inoltre, sulla figura del secondo istruttore di pratica va detto che il costo è necessario prevederlo perché indispensabile a garantire la sicurezza durante le esercitazioni pratiche più impegnative. Nel laboratorio di tornitura, per esempio, come possono solo i due occhi dell’insegnante controllare sessanta mani impegnate col tornio?
Sull’anagrafe degli studenti, strumento più volte annunciato dalla Scilabra mai introdotto, il sistema siciliano degli enti formativi e le famiglie dei minori auspicano che possa entrare a pieno regime per l’appunto l’anagrafe ministeriale degli studenti. Lo strumento può dare finalmente trasparenza al settore. Infatti, da un lato le famiglie possono iscrivere direttamente online a scuola oppure all’ente formativo i propri minori. Dall’altro sia l’assessorato regionale alla Formazione professionale che l’Uffico scolastico regionale potranno effettuare i controlli incrociati sulle iscrizioni e quindi sui codici fiscali per evitare che un allievo si ritrovi iscritto in due diversi percorsi.
Una criticità è emersa durante l’incontro. Si tratta del tema spinoso dei rendiconti, mai chiusi dal 2007 in poi. L’assessore Scilabra si è lamentata dei predecessori e della vecchia amministrazione regionale per come avrebbero gestito le chiusure delle attività corsuali. Per la verità non si è spinta oltre perché una buona dose di responsabilità la giovane ed inesperta assessore ce l’ha! Come mai le attività dell’ultimo anno non risultano chiuse? L’assessore Scilabra farebbe bene a dire meno fesserie ed dare precise indicazioni all’amministrazione se vuole che gli uffici funzionino.
Nel teatrino del Governo Crocetta ci sta che ancora una volta, in un’occasione di confronto sulla Formazione professionale, la Scilabra si sia mostrata disponibile ad accogliere le istanze provenienti dagli enti formativi impegnati nell’Oif, fermo restando che poi dalle parole si dovrebbe passare ai fatti. E la Scilabra in questo è meno brava.
Sulla vicenda del doppio contratto che interesserebbe molti dipendenti della formazione professionale, registriamo la dichiarazione del parlamentare di Forza Italia all’Assemnblea regionale siciliana, Marco Falcone.
Secondo l’esponente forzista, si sarebbe consumato un paradosso nel settore della Formazione professionale: da un lato chi viene licenziato, dall’altro chi ha un doppio contratto.
“Prendiamo atto – ha riferito Falcone – che l’assessorato all’Istruzione e Formazione ha stanziato 16 milioni di euro per finanziare ben 195 attività corsuali del primo anno dei ragazzi in obbligo scolastico, in alternativa alla scuola pubblica, aumentando i corsi di oltre il cinque per cento rispetto all’anno scorso, ma il settore della formazione professionale sta vivendo uno dei suoi peggiori periodi storici. Ciò sia a causa di una degenerazione del sistema, che per via dei minori stanziamenti finanziari”.
Durante un un incontro con degli operatori del settore il parlamentare catanese di FI ha rilevato qualche zono d’ombra nel settore formativo che sarà oggetto di approfondimento in Parlamento.
“Purtroppo – ha continuato Falcone – a fronte di centinaia di licenziamenti, il settore della formazione, soprattutto l’ex OIF, oggi l’IeFP, presenta ancora qualche zona d’ombra, come, ad esempio, casi di doppia occupazione. Cioè vi sono enti che hanno assunto, anche con mansione di vertice – ha aggiunto – persone gia’ titolari di contratto a tempo indeterminato con altre aziende private, comportando così il paradosso che, a fronte di tanti ‘esodati’, vi sono coloro che hanno acquisito uno ‘strano’ doppio impiego su cui vorremo che l’assessorato faccia chiarezza”.
Sulla vicenda è stata preannunciata la presentazione di un’interrogazione parlamentare.