"è importante conoscersi, stringere sinergie, avviare programmi a lunga scadenza e non limitarsi a 'operazioni spot' perché le realtà deccellenza sono particolarmente apprezzate sul mercato russo. Così si è espresso l'ambasciatore della federazione russa in italia, alexey meshkov, intervenuto ieri alla seconda edizione del business-forum sui rapporti commerciali tra russia e sicilia. Un appuntamento organizzato alla camera di commercio di catania, dal consorzio etna world trade e dall'associazione conoscere eurasia. L'assise ha avuto il merito di mettere insieme, per favorire un confronto operativo, figure di rilievo del mondo istituzionale e imprenditoriale russo con le imprese d'eccellenza dell'isola socie del consorzio etna world trade.
Il made in Sicily sogna la Russia
“È importante conoscersi, stringere sinergie, avviare programmi a lunga scadenza e non limitarsi a ‘operazioni spot’ perché le realtà deccellenza sono particolarmente apprezzate sul mercato russo. Così si è espresso l’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Alexey Meshkov, intervenuto ieri alla seconda edizione del Business-Forum sui rapporti commerciali tra Russia e Sicilia. Un appuntamento organizzato alla Camera di Commercio di Catania, dal Consorzio Etna World Trade e dall’Associazione Conoscere Eurasia. L’assise ha avuto il merito di mettere insieme, per favorire un confronto operativo, figure di rilievo del mondo istituzionale e imprenditoriale russo con le imprese d’eccellenza dell’Isola socie del Consorzio Etna World Trade.
Agroalimentare e turismo i settori predominanti. Un gruppo di 10 buyer russi – rappresentativo di altrettanti colossi russi dei settori agroalimentare e turismo – ha avuto l’opportunità di conoscere i prodotti di qualità della Sicilia. A Catania, per seguire i lavori, il Consigliere della Rappresentanza Commerciale della Federazione Russa in Italia, Egor Lyudkevich.
Sul piano imprenditoriale – ha sottolineato l’Ambasciatore Meshkov – le sfide devono essere affrontate con fantasia e innovazione, con un rapporto di partenariato tra imprenditori siciliani e russi, anche se le imprese siciliane non conoscono ancora bene le caratteristiche e le potenzialità del mercato russo. Nel settore del turismo – ha aggiunto Meshkov – la Sicilia è partita in ritardo rispetto ad altre regioni italiane, ma la dinamica è positiva e sono convinto che i dati di presenze sono destinati ad aumentare sensibilmente. Purtroppo, un ostacolo attuale è lonere del visto turistico che intendiamo abolire in tempi brevi.
Dati significativi, in questo senso, sono stati forniti da Antonio Fallico, presidente di Banca Intesa Russia e presidente dell’Associazione Conoscere Eurasia. “Nel 2011 – ha detto Fallico – nella nostra Isola sono arrivati 272.000 turisti russi contro i 50.000 registrati nel 2008. Sono visitatori che scelgono alberghi a quattro e cinque stelle e spendono in media 194 euro al giorno. Cresce anche lesportazione del comparto ortofrutticolo siciliano – ha aggiunto Fallico -: nel 2011 la Russia ha comprato 90 milioni di euro di prodotti contro gli 80 milioni del 2010. Ma non sono ancora dati di cui essere contenti – ha precisato Fallico – dobbiamo attuare una politica dei prezzi più aggressiva e tenere presente che la concorrenza vende al 15 per cento in meno.
Per Matteo Masini, vice direttore Ufficio di Mosca dellIce, Istituto nazionale per il commercio con lestero, quello russo è un mercato sì importante e ricco ma anche difficile. Tra gli ostacoli – ha osservato Masini – su tutti cè quello della lingua: in Russia è difficile trovare chi parla italiano o inglese. I settori che più esportiamo sono sicuramente moda e arredamento, mentre il comparto alimentare è al di sotto delle sue potenzialità”.
Il presidente del Consorzio Etna World Trade, Gigi Saitta, ha spiegato la mission nei rapporti con la Russia: mettere insieme in un’unica struttura consortile la produzione d’eccellenza siciliana per calamitare l’attenzione di migliaia di turisti verso la Sicilia.
“In questi due anni di attività – ha detto Saitta – il Consorzio ha selezionato le migliori aziende siciliane con un potenziale concreto per un progetto di internazionalizzazione. Sotto il profilo tecnico – ha chiarito il presidente di Etna World Trade – il Consorzio si fa carico degli aspetti legali e logistici, contrattistica e trasporto merci, che le piccole e medie imprese siciliane non conoscono bene quando decidono di aggredire i mercati esteri”.
Il Business-Forum è stato organizzato dal Consorzio EWT assieme alla Associazione Conoscere Eurasia con il contributo di Camera di Commercio di Catania, Provincia regionale di Catania, Enterprise Europe, e la partecipazione di Banca Intesa San Paolo, partner del Consorzio.
Ai lavori, moderati dai giornalisti Nicola Savoca e Daniele Lo Porto, sono anche intervenuti Zaur Jalilov di Lukoil Italia, la società petrolifera russa maggiore investitrice in Sicilia; lavvocato Sergio Forelli, dello Studio Pavia Ansaldo; il presidente della Provincia Regionale di Catania, Giuseppe Castiglione; Giuseppe Milazzo, responsabile U.O. Sviluppo Estero di Banca Nuova; Nico Torrisi, vice presidente nazionale di Federalberghi; Giovanni La Via, europarlamentare eletto in Sicilia; Francesco Costanzo, presidente della Confederazione italiana agricoltori di Catania; Damaso Zanardo, presidente di Zanardo Servizi Logistici; Marco Gulli, amministratore dellomonima casa di spedizioni internazionali; Nestore De Sanctis, amministratore della società Ecocontrol Sud; Salvatore Giammanco, docente dellIstituto nazionale di geofisica e vulcanologia; Emilio Galvagno, presidente del corso di laurea per operatore turistico.
Al piano terra della Camera di Commercio di Catania, per lintera giornata di ieri, il Consorzio Etna World Trade ha allestito Vetrina Sicilia, unesposizione di prodotti e creazioni più rappresentativi della qualità isolana.