La Sicilia è tra le regioni con dati poco rincuoranti per la digitalizzazione. Una crescita degli sforzi per vendere su internet c'è stata in pandemia. «Un primo argine all'analfabetismo digitale ma serve un'inversione di rotta», commenta Calogero Milazzo di Flazio.com
Il lungo percorso delle Pmi siciliane verso le vendite sul web «Per accelerare il processo digitale, oltre al sito c’è di più»
Sicilia e digitalizzazione. Un rapporto che, stando ai dati, non è ancora idilliaco non solo negli enti pubblici – dove la carta resiste e impazzano le spese di cancelleria – ma anche nelle imprese. In fondo alle classifiche nell’ultimo rapporto Imprese e Ict-anno 2021 dell’Istat per la banda larga, non va meglio per le realtà attive nelle vendite online con un valore che è quasi di un terzo inferiore rispetto a quelle del Nord-ovest e del Centro Italia. Eppure anche sull’Isola, nel momento più critico della pandemia, si è registrata una crescita degli sforzi da parte delle piccole e medie imprese per vendere beni o servizi su internet. «Un primo argine all’analfabetismo digitale che, senza un’inversione di rotta, rischia di causare al Paese gravi ripercussioni sulla crescita economica e culturale», dichiara Calogero Milazzo, a capo dell’area marketing di Flazio.com. La prima piattaforma no-code – nata nel 2011 proprio in Sicilia – che consente, anche a chi non ha competenze specifiche, di realizzare siti web, gestire vendite online e prenotazioni ma anche di usufruire di servizi per analizzare e ottimizzare l’intera presenza sul web.
Più in generale, le Pmi italiane sono al decimo posto nella graduatoria europea per la digitalizzazione, con un lento miglioramento registrato nel 2021, anno in cui a raggiungere almeno un livello base è stato il 60,3 per cento delle imprese. Una crescita che si può elencare tra gli effetti (quelli meno nefasti) della pandemia e che ha toccato proprio i settori su cui il lockdown ha avuto più impatto: come la ristorazione, area in cui si è registrato il maggiore incremento delle vendite online (più che raddoppiati, dal 10,3 per cento pre-Covid al 24,7 per cento). Nel corso del 2020, il 18,9 per cento delle imprese italiane ha avviato o incrementato gli sforzi per vendere beni o servizi su internet. Nonostante i quali, però, il valore delle vendite sul web nella maggior parte dei casi resta ancora piuttosto ridotto.
Il motivo è dovuto a un necessario cambiamento culturale che veda l’online come uno spazio di scambi e di valore, non soltanto come vetrina. Non basta insomma essere online, ma bisogna anche saperci stare. È proprio per questo che Flazio.com ha deciso di dotarsi di un team internazionale – formato da 35 persone tra ingegneri informatici, programmatori, designer, copywriter, tecnici e creativi – per accompagnare gli imprenditori in ogni fase della loro presenza online, con un’esperienza tutto in uno e l’obiettivo dichiarato di «democratizzare il web». Si parte dalla base con la creazione del sito senza nemmeno una riga di codice ma usando un sistema drag and drop in cui basta cliccare e trascinare i vari elementi (testo, immagini, video o moduli già pronti all’uso). Fatto questo primo passo, dal gestionale è possibile accedere ad altri strumenti per superare vecchi modelli di marketing.
Alcuni divisi in base alle necessità. Per gli e-commerce, ad esempio, si pensa a tutta la filiera di vendita, comprese le spedizioni, i coupon promozionali, i pagamenti online (con circuiti come PayPal o Nexi) ed eventuali sincronizzazioni con lo shop di Facebook o di Google Shopping. Per le strutture ricettive, invece, c’è il sistema di booking online che snellisce le prenotazioni, pur mantenendo la possibilità di personalizzazioni. Per tutti, poi, c’è la funzione di marketing automation: un modo per inviare comunicazioni ai clienti – tramite e-mail, chat, sms e notifiche push browser – in automatico. E per farsi rintracciare prima e meglio online, si può anche agire sulle ottimizzazioni Seo, attraverso un pannello facilitato per inserire parole chiave, titoli e descrizioni che aumentano la visibilità del sito sui motori di ricerca e un sistema di statistiche – integrabile con Google Analytics e Shinystat – per conoscere meglio i propri clienti e le loro abitudini. Ma se è vero che il web è il luogo delle potenzialità, che succede se la propria attività ha esigenze particolari e, magari, nuove? Per garantire ancora più flessibilità è nata Flazio Experience: un’area dove gli esperti – dai designer ai digital marketer – creano un sito cucito su misura, curano l’immagine e la comunicazione aziendale.