Alla riunione proposta dal sindaco di Messina hanno preso parte i primi cittadini di Catania, Reggio Calabria e Bari. Mentre non c'erano i corrispettivi di Palermo, Napoli e Cagliari. Posta l'attenzione sul gap infrastrutturale. «La provincia di Brescia ha più aziende di tutto il Sud», ha detto il sindaco di Bari
Il C7 dei sindaci tra propositi e qualche assenza Accorinti: «Seduti sull’oro e chiediamo elemosina»
La proposta lanciata dal sindaco metropolitano di Messina, Renato Accorinti, di riunire i sindaci delle città metropolitane del Mezzogiorno è diventata realtà oggi. Nel salone delle bandiere di palazzo Zanca si è tenuta la prima riunione del C7, l’incontro dei primi cittadini delle principali città del Sud che ha visto la partecipazione anche della ministra Marianna Madia. L’Anci, l’associazione dei Comuni italiani, ha sposato la proposta di Accorinti e ha appoggiato la riunione che ha visto presenti i sindaci di Messina, Catania, Reggio Calabria e Bari, mentre erano assenti i primi cittadini di Palermo, Napoli e Cagliari.
Le sette città metropolitane «rappresentano il 40 per cento del reddito del Meridione», ha affermato Nicola Saldutti, editorialista del Corriere della Sera, che ha moderato l’incontro. Ad aprire i lavori Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci. «I dati ci dicono che ci sono scompensi molto forti, soprattutto un gap infrastrutturale: pensate che l’intero numero delle aziende medie delle otto regioni del Sud equivale a quelle della sola provincia di Brescia – ha spiegato -. Però i dati del 2015 e del 2016 sono in crescita e anche se di pochissimo superiori a quelli del resto d’Italia. Arrivano dall’agricoltura, dalla valorizzazione dei beni culturali e del paesaggio. Ma non si può vivere solo di agricoltura, ecco perché dobbiamo tutti insieme chiedere al governo di ridurre e annullare il gap infrastrutturale».
E questa è stata la richiesta comune fatta dai sindaci. «Stiamo mettendo le chiavi nella macchina della programmazione per farla partire – ha detto Accorinti -. Tutto il Sud può evolversi se c’è una programmazione seria. Oggi i sette sindaci del Sud prendono nelle mani il loro destino e la smettono di piangere. Siamo seduti sull’oro e andiamo ogni giorno a chiedere l’elemosina». E proprio mentre il sindaco cominciava il suo intervento una decina di consiglieri comunali, tra i quali il capogruppo di Forza Italia Giuseppe Trischitta, si è andato a congratulare con Enzo Bianco per «aver dato lustro alla sua città mentre Accorinti l’ha messa in cattiva luce». Il riferimento è andato alla recente protesta che Accorinti ha messo in atto durante il concerto al teatro greco di Taormina in occasione degli eventi del G7.
Ad ascoltare gli interventi c’era, come detto, anche la ministra Madia che ha ribadito come «i giovani che hanno delle idee per rafforzare il territorio devono capire che la pubblica amministrazione è un’alleata e non un impiccio. Ci devono essere – ha aggiunto – tempi certi per la realizzazione dei progetti». Sulle città metropolitane ha poi sottolineato che «sono un investimento del governo per il futuro, ma a loro volta devono garantire la possibilità di investire sui territori». A conclusione dell’incontro Messina e Reggio Calabria hanno firmato un accordo per implementare i trasporti nell’area dello Stretto.