I tre direttori generali: veri o mancati?

Dicono che domani, sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana leggeremo la legge blocca-nomine. Sarà così? Il presidente della Regione, Raffaele Lombardo (dimissionario), lo ha assicurato. E noi non abbiamo motivo per non crederci. Se le cose andranno così la ‘trasformazione’ dei commissari straordinari di direttori generali della sanità andrà, forse, a farsi benedire. Vediamo il perché.

Intanto i ‘fortunati’. Sono Carmelo Pullara, commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera ‘Civico’ di Palermo, nominato – o ‘trasformato’, se lo preferite – in direttore generale. Poi Salvatore Messina, nominato ad Agrigento. E Gaetano Sirna, nominato a Catania.

Ora, più che nomine, queste sono state designazioni. Sulle nomine – o designazioni – è noto, deve pronunciarsi la prima commissione legislativa dell’Ars (Affari istituzionali). Il parere della commissione è obbligatorio ma non vincolante per il Governo regionale. Nel senso che, anche se la prima commissione ‘boccia’ le nomine o le designazioni, il Governo può procedere comunque e assegnare la poltrona o le poltrone.

In realtà, non è mai capitato che un Governo abbia nominato qualcuno la cui nomina era stata ‘bocciata’ dalla commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Questo, però, conta poco, considerato che Rffaele Lombardo, ad ora di nomine, fa quello che vuole.

Ma il problema non è il possibile “no” della prima commissione (tra l’altro, dopo quindici giorni, in assenza di pronunciamento della commissione, il parere si considera acquisito positivamente). Il problema è che se domani verrà pubblicata la legge blocca-nomine i tre non potrebbero più essere nominati. Perché?

Perché, nel loro caso, non c’è ancora il decreto di nomina. Anzi, i decreti di nomina. Che, con la pubblicazione della legge blocca-nomine, il Governo Lombardo non potrebbe più produrre.

E allora? E allora se la legge verrà pubblicata ed entrerà in vigore (noi lo diamo per scontato, ma questo Governo regionale ci ha abituato alle sorprese), i tre – almeno in questa fase – potrebbero avere seri problemi. Perché il Governo non dovrebbe essere nelle condizioni di fare decreti di nomina.

Non dovrebbe: perché potrebbe optare per una forzatura…

Altra cosa è la tesi, tutta da dimostrare – sempre nel caso di pubblicazione della legge – che il Governo si sia giocato i tre direttori generali mancati. Ma questa è un’illazione…  

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dicono che domani, sulla gazzetta ufficiale della regione siciliana leggeremo la legge blocca-nomine. Sarà così? il presidente della regione, raffaele lombardo (dimissionario), lo ha assicurato. E noi non abbiamo motivo per non crederci. Se le cose andranno così la 'trasformazione' dei commissari straordinari di direttori generali della sanità andrà, forse, a farsi benedire. Vediamo il perché.

Dicono che domani, sulla gazzetta ufficiale della regione siciliana leggeremo la legge blocca-nomine. Sarà così? il presidente della regione, raffaele lombardo (dimissionario), lo ha assicurato. E noi non abbiamo motivo per non crederci. Se le cose andranno così la 'trasformazione' dei commissari straordinari di direttori generali della sanità andrà, forse, a farsi benedire. Vediamo il perché.

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]