I suoni della natura catturati nei boschi dell’Isola Destinati a progetto per calmare gli uomini violenti

Accordare le emozioni dell’uomo alle frequenze di pace e relax che regala la natura. Una pratica che in tanti cercano, con urgenza sempre maggiore in un mondo che corre. Succede però che possa essere la natura, con i suoi suoni, a raggiungere gli individui nei posti in cui vivono. E a migliorarli. Un progetto patrocinato dalla presidenza del Consiglio dei ministri punta a sfruttare il respiro della natura per aiutare a ristabilire una pace interiore negli uomini violenti. Per questo, nelle ultime settimane, un gruppo di giovani professionisti dell’associazione palermitana Maghweb ha attraversato alcuni boschi siciliani per catturare i suoni che la natura offre e che sono diventati merce rara nella quotidianità urbana: il vento tra gli alberi, il cinguettìo degli uccelli, un sasso che cade nell’acqua, il muggito di una vacca. «Li abbiamo registrati con microfoni ad alta definizione e verranno mixati con musica ambientale – racconta a MeridioNews Fabrizio Cacciatore di Maghweb – quindi verranno fatti ascoltare a uomini che definiamo potenzialmente abusanti. Uomini che hanno già avuto comportamenti violenti sulle donne». 

Il progetto si chiama Sound Escape e si sta realizzando sull’asse Palermo-Milano. Oltre a Maghweb, associazione di promozione sociale e comunicazione, sono coinvolte la palermitana HRYO Human Rights Youth Organization Liberation Prison Project Italia, realtà attiva nel carcere di Bollate, a Milano, a sostegno dei detenuti. «Si inserisce in un percorso sperimentale più ampio – spiega Cacciatore – che utilizza la meditazione come approccio utile nella gestione delle istintualità violente e della conflittualità. Abbiamo voluto spostare il focus dalle donne vittime di violenza agli uomini potenzialmente abusanti, una rivoluzione copernicana». 

I partecipanti sono uomini che hanno già avuto comportamenti violenti sulle donne, a volte fisici a volte di altra natura. Alcuni giovanissimi e persino qualche minorenne, come quelli che hanno accompagnato Maghweb nelle aree naturali siciliane per le registrazioni: dal bosco di Ficuzza alle Madonie, fino a Capo Gallo nel Palermitano. Sono loro – scelti dagli uffici di servizio sociale per i minorenni dei Tribunali e tutti con procedimenti penali a carico – i destinatari di percorsi di mindfulness, una pratica di meditazione in cui ha un ruolo determinante il rilassamento raggiunto anche attraverso il soundscaping che mischia i suoni catturati nella natura alla musica ambientale. Negli ultimi due anni, anche molte imprese hanno fatto ricorso a questa tecnica per trasformare i propri spazi di lavoro e permettere ai dipendenti di lavorare con più serenità e concentrazione, favorendo la comunicazione.

«Ascoltare suoni naturali è diventato poco comune – sottolinea Cacciatore – ma è provato che produce rilassamento e sensibilità all’ascolto. I ragazzi hanno camminato nel bosco ascoltando con le cuffie i suoni registrati con microfoni ad altra risoluzione. E ne sono rimasti stupiti». La speranza è che lo stupore li aiuti anche a cambiare la direzione delle loro vite. 


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