I ‘signori google’ scelgono la Sicilia per una serata ‘in’ e i siciliani li snobbano

SIAMO LA REGIONE PIU’ SNOB DEL MONDO. POVERI MA CHIC. ABBIAMO SPESO FORTUNE PER PROMUOVERE LA NOSTRA TERRA BUTTANDO MILIARDI DI LIRE E MILIONI DI EURO. POI ARRIVANO A SELINUNTE DUE TRA I PERSONAGGI PIU’ FAMOSI DEL MONDO E NOI, INVECE DI APPROFITTARNE PER RILANCIARE LA NOSTRA IMMAGINE, GLI FACCIAMO PAGARE L’AFFITTO E LA SISTEMAZIONE DELL’AREA! OVVIAMENTE, CROCETTA E GLI ASSESSORI NON SONO NEMMENO STATI INVITATI

di Paolo Luparello

Sembra che nonostante il Governo che abbiamo e la contrarietà del presidente Rosario Crocetta all’uso “privato”, anche se a pagamento, del patrimonio culturale siciliano (ricordate la polemica sull’uso dell’area del Tempio di Segesta … sempre a pagamento da parte di una “elite americana” … se non ricordo male), Selinunte, una delle più belle aree archeologiche della Sicilia, e non solo, è stata scenario della festa di Google, il colosso informatico di Mountain View. Larry-Page-dan-Sergey-Brin.

Alla festa sembra che abbiano partecipato circa 300 invitati provenienti dal jet set americano e non solo.

Una bella occasione per la Sicilia per mostrare le proprie bellezze, i propri servizi e la qualità della propria enogastronomia.

Sembra che l’affitto dell’area del tempio sia costata 7 mila euro e altri 40 mila sono stati spesi da Google per pulire e sistemare l’area…

Insomma ci hanno pagato e hanno fatto anche le pulizie e riparato l’impianto di illuminazione.

Non si ha notizia di esponenti politici e di Governo della Sicilia tra gli ospiti. La cosa fa riflettere.

E’ pur vero che Page e Brin, proprietari di Google, vogliono essere liberi di trascorrere una serata in un luogo da sogno con le persone che dicono loro, ma in presenza del miglior Governo di sempre che guida la Sicilia come è possibile che la curiosità non li abbia assaliti e non li abbia spinti a tutti i costi ad avere tra gli ospiti il nostro presidente Crocetta, o l’assessore al Turismo Stancheris, o l’assessore ai Beni culturali Furnari (sembra che esista veramente, stando a quanto si legge in un articolo relativo al blocco delle nomine dei Sovrintendenti!). O addirittura il dottor Ingroia, presidente di Sicilia e-Servizi, che sicuramente avrebbe potuto fornire importanti spunti per il futuro dell’ICT.

Invece nulla di tutto ciò, salvo naturalmente che gli interessati non siano vincolati a qualche protocollo di riservatezza attesa la portata degli ospiti.

Una riflessione. Sarò il solito provinciale, ma i “signori Google” decidono di venire in Sicilia per un evento mondano di cui si parlerà in tutto il mondo e noi anziché tentare di approfittarne per un ritorno di immagine, gli facciamo pagare l’affitto e addirittura anche le pulizie e la sistemazione dell’area?

Per l’evento sono atterrati a Punta Raisi circa 40 jet privati e l’organizzazione dell’evento si è appoggiata a una struttura alberghiera del luogo impiegando, verosimilmente, personale e produzioni locali, con un ritorno economico sul territorio, e noi stiamo a guardare?

Come la guardi guardi è una tragedia! Ho abbiamo “bucato” l’evento e nessuno si è accorto di cosa stava succedendo sotto il proprio naso? O lo sapevamo e si è deciso di non tentare nulla perché “chi saranno mai questi di Google”?

Morale della favola: è inutile che spendiamo soldi in eventi promozionali se poi non riusciamo a cogliere le occasioni che ci vengono offerte!

Dalla cronaca locale si apprende che tra gli ospiti c’erano l’imprenditore indiano Lakshmi Nivas Mittal (tra i dieci più ricchi del mondo), la famiglia reale norvegese, Lloyd C. Blankfein (amministratore delegato Goldman Sachs), Anshu Jain (dirigente Deutsche Bank), Ana Patricia Botín (CEO Santander UK), Elon Musk di Tesla Motors e SpaceX, Travis Kalanick di Uber, Evan Spiegel di Snapchat, Brian L. Roberts, di Comcast, la stilista Tory Burch e l’attrice Eva Longoria.


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