Stefano Toscano, diplomato all'istituto alberghiero Giovanni Falcone, è stato selezionato dalla prestigiosa scuola di cucina di Gualtiero Marchesi per una scuola di formazione estiva. A gennaio, partirà per andare a studiare a Creazzo da Massimiliano Alajmo. Ma il futuro lo vede nelle aule delle scuole
Giarre, il cuoco 19enne tra i più talentuosi d’Italia «Il sogno? Diventare da grande come il mio prof»
Ogni anno l’Alma, la scuola internazionale di cucina italiana di Gualtiero Marchesi, apre le sue porte agli studenti più talentuosi degli istituti alberghieri d’Italia e li premia con la Summer school, una settimana di lezioni e formazione professionale su cucina, pasticceria, sala e sommellerie alla Reggia di Colorno, a Parma. E tra i giovani premiati quest’anno c’è anche un catanese, Stefano Toscano, 19 anni e fresco di diploma all’istituto Giovanni Falcone di Giarre. «Lo scorso marzo ho partecipato a un concorso, Il talento del taleggio, classificandomi in semifinale col massimo punteggio sulla prova pratica – racconta Stefano a MeridioNews – Ma c’era anche una prova scritta di teoria e, a causa di un singolo errore ai, quiz sono arrivato terzo». Il premio, in teoria, sarebbe stato destinato solo ai primi due classificati «ma i giudici mi hanno notato, mi hanno ritenuto meritevole comunque e mi hanno chiesto se volessi partecipare alla Summer school».
«Ovviamente ho accettato – continua il giovane – È stata un’esperienza bellissima, tutti erano di una professionalità incredibile e abbiamo seguito dei corsi sulla costruzione di un buffet e su come migliorare la sinergia tra la sala e la cucina, due aspetti fondamentali per i ristoranti». Stefano, che attualmente lavora nelle cucine di un ristorante di Giardini Naxos, ha le idee piuttosto chiare sul suo futuro e non sembra farsi ammaliare dal fascino patinato dei tanti reality e talent show culinari proposti dai canali televisivi: «Secondo me dietro a programmi di quel tipo c’è tanta finzione, e a me non piace l’idea di dover fingere con la mia grande passione, la cucina. Non credo parteciperei mai».
Anche perché il suo obiettivo è lontano dagli schermi televisivi. «Il mio sogno è diventare un insegnante. So che potrà non sembrare il massimo delle aspirazioni, ma trovo davvero fantastico, e importante, poter tramandare agli altri ciò che è stato insegnato a me. Come ha fatto il mio professore di Enogastronomia, Moreno Emmi, un pilastro fondamentale per la mia formazione e colui che mi ha instillato l’amore per questo mestiere. Ecco, da grande vorrei diventare come lui». Intanto per il futuro prossimo, Stefano ha già un altro importante impegno: «Frequenterò per un anno la scuola di cucina di Massimiliano Alajmo a Creazzo, a partire dal prossimo gennaio: ho vinto una borsa di studio a una gara nazionale di cucina disputata a Ragusa». Il piatto che ha conquistato la giuria? «Un antipasto con scapece di pesce spada su macco di fave e pane alle acciughe. E anche un dessert: una cupola di melanzana candita con mousse di ricotta al limone, salsa al cioccolato con peperoncino e cannella e crumble di pistacchio».