Anche al comune di palermo si fanno i conti sulla mancata formazione professionale. O meglio, sui fondi stanziati dall'unione europea per questo settore e non spesi. Risorse che avrebbero potuto essere utilizzate per la formazione del personale gesip e, in generale, delle società partecipate. Lo dice in un comunicato il consigliere comunale di italia dei valori, nadia spallitta.
Formazione professionale, bandi fermi dal 2009: circa 800 milioni di euro andati in fumo
Anche al Comune di Palermo si fanno i conti sulla mancata formazione professionale. O meglio, sui fondi stanziati dall’Unione Europea per questo settore e non spesi. Risorse che avrebbero potuto essere utilizzate per la formazione del personale Gesip e, in generale, delle società partecipate. Lo dice in un comunicato il consigliere comunale di Italia dei valori, Nadia Spallitta.
“Ritengo inaccettabile – dice Nadia Spallitta – lincapacità dimostrata in questi anni dallamministrazione regionale, di spendere i fondi europei, e trovo anche poco etico, di fronte allallarmante grado di disoccupazione che caratterizza la nostra Isola, non attivarsi con tutti i mezzi e le energie disponibili per utilizzare queste risorse. A mio avviso, sussiste anche il danno allerario in presenza, per esempio, dei numerosi bandi per lutilizzo di fondi europei rivolti alla formazione, fermi dal 2009 per un valore di circa 800 milioni di euro, la cui fruizione avrebbe creato qualificazione professionale e occasioni di lavoro, e soprattutto avrebbe immesso risorse economiche sul mercato territoriale, con le benefiche ricadute per tutta la popolazione”.
“Tra laltro – aggiunge – lo stallo dei bandi mai portati a compimento in questo settore (come in altri), ingenera un ulteriore danno per le pubbliche amministrazioni, che spendono risorse proprie per formare il loro personale, quando invece potrebbero benissimo godere delle somme stanziate a tali fini dallUnione Europea, e che giacciono da anni nelle casse regionali”.
“Per esempio – scrive sempre Nadia Spallitta- potrebbe ipotizzarsi la riqualificazione, a costo zero, del personale delle aziende partecipate (e tra queste la Gesip), che potrebbero accedere a questi corsi di formazione finanziati dallUnione Europea, per acquisire quelle specifiche competenze e quelle specializzazioni, oggi più che mai necessarie allinterno di un progetto di riorganizzazione delle aziende partecipate, ed in relazione ai piani industriali che dovranno essere predisposti per ciascuna società”.
“Confido nella nuova amministrazione comunale e nel nuovo governo della Regione – conclude il consigliere comunale di Italia dei valori – perché si ponga fine a questa inverosimile e dannosa incapacità di spesa, ed affinché, attraverso intese tra questi enti, il Comune possa godere per i suoi lavoratori dei fondi rivolti alla formazione professionale”.