Massiccia adesione dei lavoratori della formazione professionale siciliana allo sciopero proclamato stamattina dalle organizzazioni sindacali, flc cgil, cisl scuola e uil scuola.
Formazione, migliaia di lavoratori in piazza contro un Governo ascaro
Massiccia adesione dei lavoratori della formazione professionale siciliana allo sciopero proclamato stamattina dalle organizzazioni sindacali, Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola.
I lavoratori non credono più alle chiacchiere del Governo regionale. Con le favole non si va da nessuna parte, ripetevano durante la manifestazione di stamattina. È il secondo sciopero generale in sette giorni. Può dirsi fallito, ancor prima di compiere i primi passi, l’intento del Trio delle favole e dei rinvii” di riformare il settore attraverso futili tentativi di riorganizzazione con idee e propositi confusi e privi di efficacia.
Iniziative, quelle degli assessori Nelli Scilabra, (Formazione) ed Ester Bonafede (Lavoro) scollegate dalla cornice normativa regionale, nazionale e comunitaria.
Intanto registriamo la posizione assunta dal deputato regionale del Partito del popolo della Libertà all’Ars, e vice Presidente la Commissione legislativa Attività produttive, Salvino Caputo. Sulla vertenza, che vede contrapposti i lavoratori e sindacati all’esecutivo presieduto da Rosario Crocetta, Caputo ha presentato uninterpellanza al Governo per conoscere le determinazioni che il presidente della Regione vorrà assumere nell’ambito del settore della Formazione professionale in Sicilia, con riferimento al pagamento delle retribuzioni in arretrato e al blocco causato per le riforme avviate dalla Regione.
“Non c’è dubbio che la riforma del Governo dice il parlamentare del Pdl – è stata disastrosa e l’assessore Scilabra non può non tenere conto di questo disastro, né della perdita di posti di lavoro. Operatori attendono, da oltre 18 mesi, di essere pagati – prosegue Caputo – e tra poco rischieranno anche di perdere il posto. Il Governo si sta dimostrando incapace e continua a compiere errori che ricadono sul futuro occupazionale di molti lavoratori impegnati nel settore della formazione che attendono – conclude Caputo – una soluzione per evitare la paralisi e soprattutto la necessità di rivedere la riforma che si è dimostrata disastrosa”.
Sullo sciopero dei dipendenti della formazione professionale dell’isola interviene pure Marco Falcone, vice capogruppo del Pdl all’Ars. Se questa non è macelleria sociale – dice Falcone – ce lo deve spiegare il Governatore Crocetta.
Ben oltre ottomila operatori di questo settore continua il parlamentare – non solo non ricevono stipendi da molti mesi, ma vivono con lincertezza del futuro poiché il blocco del piano formativo, presto costringerà gli enti a licenziare.
Comunque siano andate le vicende della Formazione nel passato e considerando limprocrastinabilità della riforma del settore conclude Falcone – non si può rimanere sordi alle richieste di padri e madri di famiglia che rivendicano la conservazione del loro posto di lavoro. Ecco perché domani depositerò una richiesta di convocazione urgente e straordinaria dellAssemblea per trattare e risolvere definitivamente una vicenda che rischia di esplodere.