Formazione: Lo Sciuto attacca frontalmente l’assessore Nelli Scilabra

CONTINUA A NON CONVINCERE L’OPERATO DEL GOVERNO REGIONALE NEL SETTORE. IL PROGETTO PROMETEO SALVERA’ 1415 LAVORATORI OPPURE LI RENDERA’ PRECARI A VITA? IL PARLAMENTARE DEL PARTITO DEI SICILIANI-MPA CHIEDE UNA COMMISSIONE D’INDAGINE SULL’OPERATO DELL’ASSESSORATO

Ci risiamo. Adesso il progetto Prometeo, che il Governo regionale ha affidato in house providinfg al Ciapi di Priolo, salverà i lavoratori e occuperà cinquemila giovani siciliani. Almeno secondo quanto dichiarato dall’assessore all’Istruzione e alla Formazione professionale, Nelli Scilabra. Sarà così oppure si è di fronte ad una tappa del processo di demolizione del settore formativo?

Dicotomia nei fatti o travisamento della realtà? Il settore della Formazione professionale in Sicilia vive da diciotto mesi tra sogno e realtà. Un settore allo sbando, senza una guida e con gli uffici del dipartimento regionale in ginocchio, che viene, però, puntualmente elogiato dal giovane assessore come esempio di virtuosismo. Una chiave di lettura difficile da accettare se si guarda a fondo il settore ed i suoi mille problemi.

Ad analizzare i fatti, quello della formazione professionale sembra un settore ai margini della legalità, che registra livelli minimi di efficacia, efficienza e buon andamento dell’amministrazione. Eppure, lo ripetiamo, viene descritto sistematicamente come virtuoso dall’assessore al ramo, Nelli Scilabra. Una puntuale e continua rappresentazione, attraverso certa stampa, di una branca dell’Amministrazione che non risponde per niente alla realtà dei fatti.

Travisare la realtà è esercizio virtuoso o necessità per mascherare un preciso progetto politico? Oppure, molto più semplicisticamente, si tratterebbe di incapacità politica nel gestire obiettivi, tempi, modalità e rigidità normative in un settore dove la competenza è indispensabile per evitare il ripetersi di “malafiure”? L’assessore Scilabra ci ha abituato a tutto ed il contrario di tutto, immaginarla però a decidere sulla scorta di un preciso e diabolico progetto politico appare anche a noi che non le risparmiamo critiche, complicato.

Dilettanti allo sbaraglio? Può darsi.

Un fatto è certo: dall’insediamento del Governo guidato dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, ad oggi si sono moltiplicati i problemi e l’emergenza sociale ha toccato oltre il cinquanta per cento della platea degli operatori. Polemiche e impegni assunti con diversi accordi regionali con le parti sociali e puntualmente disattesi, alimentati da un vertiginoso contenzioso costituiscono elementi chiari che misurano l’andamento di un settore complicato e reso invivibile da questa guida politica.

Peraltro, l’apporto del dirigente generale alla Formazione professionale, Anna Rosa Corsello, non ha semplificato le cose all’assessore Scilabra, anzi, tutt’altro. Un reticolato di atti amministrativi che hanno allontanato il settore dal regolare rispetto delle disposizioni normative regionali non hanno fatto altro che appesantire il già precario stato del settore.

Ad alimentare la polemica il parlamentare del Partito dei Sicilia (Mpa) all’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Lo Sciuto.

L’esponente autonomista, che è componente della Commissione Cultura e Lavoro dell’Ars, non ci sta e contesta le odierne affermazioni dell’assessore Scilabra, in merito ai positivi risultati che l’assessorato avrebbe raggiunto con l’avvio del progetto Prometeo e riportate dalla stampa.

“Vorremmo capire se verrà garantita la continuità lavorativa dei mille e 415 lavoratori che saranno impegnati nel progetto Prometeo alla scadenza dei sette mesi di contratto – dichiara al giornale Lo Sciuto. L’assessore Scilabra non dice chi pagherà questi lavoratori dal giugno 2013 ad oggi, né chiarisce quale futuro attenderà questi lavoratori al completamento del progetto Prometeo”.

Non lesina critiche nella cruda e realistica analisi il parlamentare.

“I pagamenti ai lavoratori e le rendicontazioni delle attività corsuali già chiuse sono ferme al palo – riferisce Lo Sciuto – l’amministrazione regionale ha accumulato otto mesi di ritardi che si sommano a quelli ereditati dal precedente governo confermando una linea di continuità col passato. Non è più sostenibile che un ufficio strategico come il Servizio gestione debba continuare a funzionare con un solo dirigente e tre funzionari – aggiunge l’esponente del PdS/Mpa – su questi ed altri temi l’assessore Scilabra sarà chiamata a risponderne in Commissione Lavoro”.

Mostra tutto il suo disappunto Lo Sciuto sul versante sociale che conferma come l’emergenza non sia rientrata ed anzi si è acuita con centinaia di lavoratori sospesi dalle attività o posti in mobilità con regole poco chiare e con decine di enti formativi al collasso a causa dei ritardi nei pagamenti e nella chiusura dei rendiconti.

“Le dichiarazioni si fanno in Commissione e non sulla stampa – tuona Lo Sciuto – perché risulta tutto il contrario di quello che sostiene l’assessore Scilabra attraverso i giornali. Le attività del Piano giovani – spiega il parlamentare del Pds/Mpa – sono partite, a parole, l’otto giugno 2013 ma a causa dei notevoli ritardi dell’assessorato i corsi sono stati avviati dagli enti solamente da qualche settimana e la prima anticipazione del venticinque per cento è stata appannaggio solamente di una ventina di enti formativi. Siamo di fronte ad una situazione paranormale – sottolinea – che va approfondita per fare chiarezza, così continuando il settore va verso la chiusura”.

Alcuni segnali confermano come stai sfuggendo di mano al Governo Crocetta ed all’assessore Scilabra il settore.

Era nell’aria da tempo ed adesso sembra concretizzarsi la nascita di una commissione d’indagine per verificare l’efficacia, l’efficienza e il buon andamento dell’azione amministrativa nel settore della Formazione professionale. Il Parlamento siciliano potrebbe puntare le lenti d’ingrandimento sull’azione politica dell’assessore Scilabra e sul ruolo del dipartimento regionale della Formazione professionale guidato dalla dottoressa Anna Rosa Corsello, per verificare l’efficacia, l’efficienza e il buon andamento dell’azione amministrativa negli ultimi diciotto mesi di governo.

“Condivido appieno la mozione volta a costituire una commissione d’indagine e studio sull’attività del Governo nella Formazione professionale negli ultimi diciotto mesi – precisa Lo Sciuto – e sensibilizzerò il mio gruppo parlamentare affinchè vi sia piena condivisione sull’avvio dell’attività di controllo da parte dell’Ars”.

Va aggiunto che sulla complessa e tortuosa vicenda della mancata applicazione della legge regionale n.24 del 6 marzo 1976 da parte dei Governi Lombardo e Crocetta, che priva la Sicilia della programmazione dell’offerta formativa secondo i canoni previsti dall’impianto normativo regionale, pende la “Class action” amministrativa presentata dal Movimento di difesa del cittadino.

Peraltro, recentemente la procura della Repubblica di Messina, e non è la sola, nell’ambito dell’inchiesta sui “Corsi d’oro” che ha coinvolto alcuni enti formativi del messinese, ha ribadito il principio secondo il quale gli enti autorizzati dalla Regione siciliana a svolgere attività formativa non debbono perseguire finalità di lucro. Può costituire, quindi, condotta illecita il a far venire meno del requisito della “non lucratività” e la stessa legittimazione a vedersi accreditati fondi pubblici destinati alle attività formative. In poche parole il mancato rispetto delle norme contenute nella citata legge regionale n.24/76 allontanano il settore dalla liceità. Eppure il Governo regionale non vuol saperne di applicare la disciplina normativa regionale in vigore che regola il settore della Formazione professionale.

Altro che rivoluzione e virtuosismo. Si riuscirà a fare luce sulle tante ombre e poche luci che caratterizzano uno dei settori più chiacchierati e annacquati da illegalità e dispotismo della Sicilia?


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