Mentre i dipendenti della formazione professionale siciliana esultano per le annunciate dimissioni del ludovico albert, qualcuno sembra dispiaciuto. E, paradossalmente, questo qualcuno è un sindacato che dovrebbe brindare per la dipartita di uno dei dirigenti peggiori che il settore abbia mai avuto. Questo sindacato è la cisl.
Formazione, la Cisl tifa per Albert
Mentre i dipendenti della Formazione professionale siciliana esultano per le annunciate dimissioni del Ludovico Albert, qualcuno sembra dispiaciuto. E, paradossalmente, questo qualcuno è un sindacato che dovrebbe brindare per la dipartita di uno dei dirigenti peggiori che il settore abbia mai avuto. Questo sindacato è la Cisl.
“Il presidente della Regione, l’assessore alla Pubblica istruzione e Formazione professionale e tutto il Governo si assumano le proprie responsabilita’ rigettando le dimissioni del dirigente generale del dipartimento Istruzione e Formazione, Ludovico Albert, e diano, piuttosto, un nuovo impulso per l’avvio, nel piu’ breve tempo, delle attivita’ formative. Il dirigente generale si assuma le proprie e completi il lavoro fin qui condotto, dimostrando che il sistema puo’ realmente andare in equilibrio garantendo l’offerta formativa all’utenza e reddito e occupazione ai lavoratori del settore”. A dirlo sono Giovanni Migliore, responsabile Fp Cisl Scuola Sicilia, e Vito Cudia, segretario generale Cisl Scuola Sicilia.
“Adesso che il settore e’ finanziato – aggiungono – non si puo’ rischiare di perdere le risorse europee a causa delle dimissioni del dirigente generale. Non e’, infatti, possibile che, ancora ad oggi, su circa 400 decreti di finanziamento dei progetti dell’Avviso 20/2011 trasmessi dall’assessorato Formazione, ne siano stati inviati solamente una quarantina alla Corte dei Conti. Governo e dipartimento hanno l’obbligo di accelerare il processo indispensabile all’avvio dei corsi di formazione e, conseguentemente, a riportare alla normalita’ l’attivita’ lavorativa dei circa 8.000 lavoratori del settore”.
“Su tali urgenze ed emergenze – concludono i due sindacalisti – Cisl e Cisl Scuola hanno piu’ volte chiesto l’intervento del presidente e degli assessori competenti per aprire un tavolo di crisi, che affronti con il sindacato gli aspetti che riguardano i lavoratori nonche’ la garanzia di riqualificare il settore per traghettare, in questa fase, la formazione professionale siciliana dai fondi regionali a quelli comunitari. Tale tavolo serviva e serve ancor piu’ oggi ad evitare le speculazioni dei datori di lavoro sul ricorso esagerato alla Cig in deroga o, peggio ancora, al ricorso ai licenziamenti collettivi”.
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