Etna privata, enti locali senza poteri «Un solo gruppo ha il 95% della fruizione»

Un corto circuito di proporzioni preoccupanti e una domanda rimbalzata da quota 1900 metri ai social network, attraverso le pagine del nostro quotidiano: com’è possibile privatizzare un’area come i crateri Silvestri, sull’Etna? L’interrogativo – che adesso sembra quasi un segreto di Pulcinella – è nato dopo l’apposizione di alcuni cartelli che vietavano l’accesso alla zona, tra lo stupore dei visitatori e la rabbia degli operatori turistici. Com’è possibile che un sito di interesse comunitario, per non citare le zone a ridosso dei confini disegnati dall’Unesco, appartenga a dei privati cittadini? «Questa non è una domanda da rivolgere a me». Nino Borzì, sindaco di Nicolosi, risponde quasi con rassegnazione. «L’Etna è per la maggior parte dei privati – conferma il primo cittadino – I terreni da quota 1900 a scendere verso Sud sono tutti privati». E – prosegue – «molte aree delle quali usufruiamo come escursionisti ricadono su terreni privati. So che sembra impossibile», sospira.

Tutti sembrano avere le mani legate, mentre la confusione nella zona sembra regnare sovrana. Infatti, se in un primo momento si pensava che le indicazioni fossero state rimosse su ordine della prefettura, i responsabili dell’ente hanno confermato che non hanno potuto effettuare alcun intervento (come riportato anche da La Sicilia nell’edizione di oggi). Perché, appunto, proprietà privata. «Il parco – racconta Borzì – ha espropriato le aree comprese nella zona A», ma i crateri si trovano in fascia C, nel pre-parco. Quella che secondo regolamento viene definita «notevolmente antropizzata», nella quale è possibile perseguire «uno sviluppo economico compatibile con il rispetto del paesaggio e dell’ambiente». Borzì dichiara di sapere da tempo «dell’intenzione di alcuni proprietari di imporre un uso limitato, per una questione di sicurezza», precisa, ma la decisione di apporre i cartelli ha lasciato sorpreso anche lui. «Potenzialmente la proprietà potrebbe essere recintata, ma possono essere addotte delle motivazioni di origine ambientale».

Nulla dunque vieterebbe al proprietario – Francesco Russo, titolare della società Funivia dell’Etna – di chiedere di erigere una recinzione e rendere inaccessibile o a pagamento un luogo meta di turisti provenienti da tutto il mondo e dal grande valore simbolico per i catanesi. Infatti, l’unica violazione commessa dal proprietario è stata l’apposizione dei cartelli senza chiedere i relativi permessi al parco, come affermato dalla presidentessa dell’ente Marisa Mazzaglia. «I proprietari hanno i loro diritti, ma c’è un unico gruppo che gestisce il 95 per cento della fruizione delle quote sommitali – sottolinea – Adesso si aggiunge la parte dei crateri Silvestri. Questo non va bene». «Tutta la zona A, quella inclusa tra i beni Unesco, è stata espropriata. Non è così per il resto», conferma la responsabile dell’ente. Di soluzioni a breve termine non sembra esserci traccia. «Potrebbe nascere un movimento civico che chieda al sindaco di Nicolosi di espropriare il terreno». Ma si tratta di un’operazione lunga ed estremamente dispendiosa, «e tutti sappiamo quali sono le condizioni economiche dei Comuni». Per Marisa Mazzaglia l’unica soluzione sta nell’impegno dei cittadini: «Bisogna che ci sia una forte presa di coscienza della questione».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dopo l'apposizione dei cartelli ai crateri Silvestri non si placa la preoccupazione per il rischio di vedere la zona recintata o a pagamento. «Molte aree delle quali usufruiamo come escursionisti ricadono su terreni privati. So che sembra impossibile», ammette il sindaco di Nicolosi, Nino Borzì. E, nonostante la rimozione dei segnali apposti pochi giorni fa, il pericolo non è scampato

Dopo l'apposizione dei cartelli ai crateri Silvestri non si placa la preoccupazione per il rischio di vedere la zona recintata o a pagamento. «Molte aree delle quali usufruiamo come escursionisti ricadono su terreni privati. So che sembra impossibile», ammette il sindaco di Nicolosi, Nino Borzì. E, nonostante la rimozione dei segnali apposti pochi giorni fa, il pericolo non è scampato

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]