E ora Catanzaro chiede 1,6 milioni all’assessore Marino per diffamazione…

L’EX PM NEL MIRINO DI CONFINDUSTRIA SICILIA NON SI SPAVENTA: CI VEDIAMO IN TRIBUNALE

C’è qualcuno che ancora ha qualche dubbio sul perché il Presidente Rosario Crocetta pensa di ‘licenziare’ dalla sua Giunta, l’assessore regionale all’Energia Nicolò Marino? Più passano i giorni, più emerge con chiarezza che l’ex pm, contro la cui rimozione si sono schierati sindacati e comuni, oltre a movimenti spontanei di cittadini, è prorio finito nel mirino della Confindustria Sicilia di Antonello Montante e del suo vice Giuseppe Catanzaro. Proprio con quest’ultimo, che lo ricordiamo gestisce praticamente un regime di monopolio, una discarica a Siculiana, l’assessore, nel suo tentativo di riportare il settore alla legalità, si è scontrato sin dal suo insediamento.

La notizia di oggi è che Catanzaro, che ha denunciato l’assessore per diffamazione, ora chiede  un risarcimento di oltre 1,6 milioni di euro, come comunica il legale dell’assessorato regionale all’Energia:

“L’assessore Nicolò Marino, ha ricevuto nei giorni scorsi la comunicazione dell’avvio di una procedura di mediazione avviata dai Sig.ri Catanzaro per la considerevole somma di Euro 1.650.000,00 a titolo di risarcimento danni “per diffamazione per il mezzo stampa o altro mezzo di pubblicità”.
Fermo nella consapevolezza di aver fornito agli organi di stampa notizie sempre rispondenti a verità ed al solo fine di rendere conoscibile ai cittadini l’attività amministrativa seguita dall’Assessorato all’energia, poichè la comunicazione ricevuta non fornisce alcuna indicazioni sulle circostanze contestate e, ancor più, non sono conoscibili le regole del procedimento, in violazione di elementari principi di buon senso e di basilare contraddittorio, con atto di data odierna l’Assessore ha declinato l’invito ed avviato ogni idonea ed opportuna iniziativa volta a far accertare la legittimità del menzionato invito e la congruenza e regolarità dei comportamenti tenuti dall’organismo di mediazione”.

avv. Nicolò D’Alessandro
Consulente Giuridico Ass. Reg. Energia

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