Una modella ricca e bella, diventa una cacciatrice di taglie. Questa in breve la trama di questo film che, nonostante sia assurda e poco credibile, è tratta da una storia vera Guarda il trailer (da mymovies.it)
Domino
Titolo: Domino
Regia: Tony Scott
Cast: Kiera Knigtley, Mickey Rourke, Edgar Ramirez, Jacqueline Bisset, Delroy Lindo, Lucy Liu, Ian Zering, Brian Austin Green, Christopher Walker, Mena Suvari, Macy Gray.
Sceneggiatura: Richard Kelly
Durata: 127 minuti
Domino Harvey era la figlia dellattore Laurence Harvey e della modella Paulene Stone. Fin da bambina dimostrò di avere un carattere difficile e venne espulsa da ben quattro scuole. Presto si stancò della carriera di modella iniziata per volontà della madre e lasciò lInghilterra per vivere in California dove, dopo qualche lavoretto, iniziò a fare la cacciatrice di taglie con il veterano Ed Martinez. La sua vita si concluse tragicamente: dopo larresto per possesso di droga, iniziò ad entrare e uscire da centri di riabilitazione per tossicodipendenti. Il 27 giugno 2005, quando aveva solo 35 anni, fu trovata morta per overdose nella sua casa di West Hollywood.
Tony Scott, già regista di blockbuster come Top Gun, Beverly Hills Cop II, Giorni di tuono, Spy Game e di piccoli capolavori come True Romance (uscito in Italia con linspiegabile titolo Una vita al massimo), racconta la storia di Domino solo fino allinizio della sua carriera di cacciatrice di taglie, anche perchè il film è stato realizzato più di un anno fa, quando Domino Harvey era ancora in vita e aveva collaborato al film come consulente e scrivendo una delle canzoni della colonna sonora. Alla storia viene aggiunto qualche elemento di fantasia, come la troupe televisiva che segue le imprese dei cacciatori di taglie o la bimba malata a cui Domino e compagni daranno i soldi necessari per lintervento chirurgico che le salverà la vita. La sceneggiatura è di Richard Kelly già autore e regista di quella di Donnie Darko.
Il film, per usare un vocabolo molto in voga, è adrenalinico, sicuramente piacevole da guardare in quanto non annoia lo spettatore grazie ad un montaggio molto dinamico, che ricorda un po le pellicole di Quentin Tarantino, di Guy Ritchie o di Oliver Stone. Di questultimo riprende anche luso del colore e quelle atmosfere allucinata che si trovano in film come The Doors o Natural born killers. Non mancano, però, i difetti. Il film a volte risulta confusionario e forzato in alcune scelte. Sono esemplari a riguardo, il riferimento alla crisi in Medio Oriente e le vicende che portano Domino e soci a salvare la vita di una bambina. Un altro limite del film potrebbe essere il dubbio che lascia nello spettatore, il quale non sa se ha visto un film biografico o meno, poichè non si riesce a capire fino a che punto realtà e finzione si mescolano. In questo caso, però, il condizionale è d’obbligo in quanto per qualcuno questo tratto del film anzichè un limite potrebbe rappresentare un pregio.
Nella parte di Domino, una Kiera Knigtley che forse non risulta credibile con il suo fisico esile quando imbraccia fucili e prende a pugni la gente, ma è bella e brava e le si perdona tutto. Mickey Rourke, ormai uno specialista nel ruolo delduro che vive ai margini della società e della legalità, interpreta Ed Mosbey calandosi perfettamente nel ruolo, ma non lascia il segno. Divertente invece il ruolo riservato a Ian Zering e Brian Austin Green attori della serie Beverly Hills 90210, che interpretano se stessi. Il resto del cast è ricco di nomi importanti, tra cui spiccano Christopher Walken che interpreta uno stralunato produttore televisivo e Tom Waits che interpreta una sorta di angelo che appare ai protagonisti mentre sono sotto leffetto della messalina.