Centocinquantatré amministrazioni su 390 non hanno usato nemmeno un centesimo delle risorse destinate allo strumento che coinvolge i cittadini nella scelta dei progetti da finanziare. La maglia nera va alla provincia di Ragusa. Palermo caso eclatante
Democrazia partecipata, un terzo dei Comuni la snobba Dovranno ridare alla Regione i fondi stanziati non usati
Sono 153 (sul totale dei 390) i Comuni siciliani che dovranno restituire alla Regione i fondi che avevano già ricevuto per la democrazia partecipata per il 2017. Per queste risorse assegnate, infatti, c’è «l’obbligo di spendere almeno il 2 per cento delle somme trasferite con forme di democrazia partecipata, utilizzando strumenti che coinvolgano la cittadinanza per la scelta di azioni di interesse comune, pena la restituzione nell’esercizio finanziario successivo delle somme non utilizzate». Ed è proprio questa la «pena» a cui sono andati incontro i Comuni totalmente o parzialmente inadempienti. La Regione, infatti, si vedrà tornare indietro un ammontare complessivo di 2.053.088,13 euro (a fronte di un totale di 3.853.710,05 euro destinati ai Comuni).
Il caso più eclatante è certamente quello di Palermo che dovrà restituire al mittente la cifra più alta: 314.468,60 euro di cui non ha usato nemmeno un centesimo. Nessuna delle nove province dell’Isola è rimasta indenne alle restituzioni: sono infatti 16 (su 43) le amministrazioni comunali dell’Agrigentino che dovranno riconsegnare alla Regione l’intera cifra loro destinata; il territorio più virtuoso è quello della provincia di Caltanissetta dove, su 22 Comuni, solo cinque faranno il reso. Dei 58 Comuni del Catanese a non essere riusciti a spendere nemmeno un centesimo delle somme ricevute sono stati ben 33. Venticinque (dei 108) Comuni in provincia di Messina dovranno tornare indietro l’intera somma ricevuta, mentre sono 35 (su un totale di 82) quelli del Palermitano. Maglia nera alla provincia di Ragusa dove, su 12 Comuni, sono ben nove quelli a non avere usufruito dello strumento della democrazia partecipata. Nel Siracusano la stessa situazione vale per quasi la metà delle amministrazioni comunali: undici su 21, mentre nel Trapanese sono dieci i Comuni (su un totale di 24) che avranno visto solo passare dalle proprie casse questi fondi da utilizzare facendo scegliere ai cittadini la destinazione.
Elenco dei Comuni che devono restituire l’intera cifra che era stata loro destinata.
Provincia di Agrigento.
Alessandria della Rocca: 22.527,07 euro; Calamonaci: 8.277,25 euro; Camastra: 12.511,82 euro; Canicattì: 17.167,23 euro; Comitini: 5.657,51 euro; Favara: 576 euro; Licata: 2.829,92 euro; Lucca Sicula: 9.167,19 euro; Menfi: 4.442,44 euro; Montallegro: 11.211,50 euro; Palma di Montechiaro: 16.724,73 euro; Ravanusa: 280 euro; Sambuca di Sicilia: 6.977,31 euro; San Biagio Platani: 6.273,94 euro; San Giovanni Gemini: 11.568,72 euro; Santo Stefano Quisquina: 13.086,60 euro.
Provincia di Caltanissetta.
Mazzarino: 9.592,74 euro; Mussomeli: 7.014,33 euro; Niscemi: 17.009,59 euro; San Cataldo: 11.281,50 euro; Santa Caterina Villarmosa: 7.602,22 euro.
Provincia di Catania.
Aci Castello: 13.142,94 euro; Adrano: 10.545,44 euro; Belpasso: 11.392,76 euro; Biancavilla: 16.982,07; Bronte: 8.979,02 euro; Calatabiano: 8.527,66 euro; Castel di Iudica: 17.264,85 euro; Castiglione di Sicilia: 16.677,32 euro; Fiumefreddo di Sicilia: 12.010,31 euro; Giarre: 14.828,80 euro; Grammichele: 1.208 euro; Licodia Eubea: 13.085,62 euro; Maletto: 16.184,55 euro; Mascali: 8.794,71 euro; Mascalucia: 14.051,55 euro; Militello in Val di Catania: 6.870,70 euro; Mineo: 12.510,56 euro; Motta Sant’Anastasia: 9.076,31 euro; Palagonia: 12.366,11 euro; Paternò: 27.602,64 euro; Raddusa: 13.663,93 euro; Ragalna: 7.565,90 euro; Randazzo: 7.397,34 euro; San Cono: 11.754,44 euro; San Giovanni La Punta: 10.822,20 euro; San Michele di Ganzaria: 18.387,58 euro; San Pietro Clarenza: 6.213,84 euro; Sant’Alfio: 8.410,49 euro; Scordia: 3.221,31 euro; Trecastagni: 6.489,98 euro; Valverde: 7.842,93 euro; Viagrande: 9.550,40 euro; Vizzini: 7.632,63 euro.
Provincia di Enna.
Aidone: 14.378,20 euro; Centuripe: 5.089,53 euro; Cerami: 9.504,67 euro; Gagliano Castelferrato: 13.931,66 euro; Leonforte: 7.963,24; Piazza Armerina: 9.566,97 euro; Sperlinga: 8.398,80 euro; Valguarnera Caropepe: 6.807,46 euro; Villarosa: 10.343,21 euro.
Provincia di Messina.
Alì Terme: 5.162,18 euro; Brolo: 9.052,72 euro; Capo d’Orlando: 1.921,99 euro; Francavilla di Sicilia: 15.217,97 euro; Gioiosa Marea: 10.015,76 euro; Leni: 10.893,74 euro; il Comune di Messina deve restituire una grossa parte: 82.420,58 dei 109.208,96 euro; Milazzo: 15.891,25 euro; Militello Rosmarino: 8.764,56 euro; Monforte San Giorgio: 9.174,16 euro; Oliveri: 7.152,61; Pagliara: 8.378,28 euro; Patti: 5.336,06 euro; Piraino: 28.199,39 euro; Reitano: 4.607,27 euro; Rometta: 4.220,60 euro; San Teodoro: 4.931,75 euro; Santa Domenica Vittoria: 6.487,89 euro; Santa Marina Salina: 13.624,12 euro; Sant’Agata di Militello: 3.137,35 euro; Santo Stefano di Camastra: 20.354,89 euro; Savoca: 2.383,64 euro; Taormina: 15.542,04 euro; Tortorici: 4.547 euro; Villafranca Tirrena: 8.979,61 euro.
Provincia di Palermo.
Alia: 7.193,65 euro; Alimena: 11.150,84 euro; Altavilla Milicia: 3.717,24 euro; Bagheria: 18.873,01 euro; Bolognetta: 9.710,79 euro; Borgetto: 6.013,26 euro; Caccamo: 8.342,32 euro; Campofelice di Fitalia: 3.263,45 euro; Campofelice di Roccella: 7.769,23 euro; Camporeale: 24.596, 84 euro; Capaci: 4.221,10 euro; Castelbuono: 364 euro; Casteldaccia: 4.279,86 euro; Castronovo di Sicilia: 15.281,98 euro; Cerda: 4.125,81 euro; Ciminna: 11.664,66 euro; Ficarazzi: 5.899,94 euro; Giardinello: 3.178,07 euro; Lascari: 6.621,53 euro; Marineo: 9.514,29 euro; Mezzojuso: 11.195,15 euro; Montelepre: 4.390,85 euro; Palermo: 314.468,60 euro; Polizzi Generosa: 15.957,40 euro; Roccamena: 7.027,18 euro; Roccapalumba: 10.511,60 euro; San Cipirello: 5.486,22 euro; Santa Cristina Gela: 6.357,62 euro; Santa Flavia: 2.483,50 euro; Sciara: 8.871,60 euro; Sclafani Bagni: 8.354,18 euro; Terrasini: 2.446,24 euro; Trabia: 10.429,02 euro; Ustica: 12.943,46 euro; Villabate: 5.927,17 euro.
Provincia di Ragusa.
Acate: 10.377,58 euro; Chiaramonte Gulfi: 11.432,36 euro; Comiso: 19.379,67 euro; Ispica: 14.144,05 euro; Modica: 42.671 euro; Pozzallo: 20.772,83 euro; Santa Croce Camerina: 12.433,34 euro; Scicli: 24.066,67 euro; Vittoria: 47.487,80 euro.
Provincia di Siracusa.
Augusta: 618 euro; Buscemi: 5.415,13 euro; Carlentini: 14.018,76 euro; Cassaro: 4.904,18 euro; Francofonte: 11.444,34 euro; Noto: 17.114,95 euro; Pachino: 16.916,43 euro; Portopalo di Capo Passero: 7.081,14 euro; Priolo Gargallo: 11.540,68 euro; Rosolini: 13.362,27; Sortino: 7.991,24 euro.
Provincia di Trapani.
Campobello di Mazara: 262 euro; Castellammare del Golfo: 334 euro; Castelvetrano: 590 euro; Favignana: 46.887,69 euro; Marsala: 28.689,35 euro; Petrosino: 5.780,96 euro; Salemi: 3.517,55 euro; Trapani: 33.460,02 euro; Valderice: 4.809,40 euro; Vita: 8.463,46 euro.